The Truth.

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Non potevo lasciare quella ragazza sola con il mio Lucky, così li seguii, non potevo fare altrimenti.
Mi sentivo una sorta di spia segreta, in teoria avrei dovuto essere in hotel ma Lucky era mio e forse quella sera sarebbe stata la volta buona per capire veramente quanto Lucky teneva a me, non solo apparentemente.
Arrivarono fino al bar sulla spiaggia, di sera tutto era più romantico e il fatto che si trovassero lì, circondati da luci soffuse non mi piaceva affatto.
Presero da bere e poi si andarono a sedere in riva al mare.
Avrei voluto intervenire e rovinare tutto con una scenata davanti a Lucky, ma decisi di osservare il biondo fino a dove si sarebbe spinto?
Ashley molto delicatamente iniziò ad appoggiare la testa sulla spalla di Lucky, bella strategia, pensai dentro di me.
Passarono alcuni minuti e Lucky non cedette ma la ragazza ben preso si avvicinò alle labbra del mio ragazzo e in pochissimi istanti lo baciò, il biondo senza esitare ricambiò quel bacio rubato.
Non volevo credere ai miei occhi, così decisi di non intervenire è semplicemente di sparire.
Tornai in hotel poco dopo, correndo per le larghe e trafficate strade di Sydney sino ad arrivare in camera con centinaia di lacrime pronte a rigarmi il viso.
Arrivata in stanza mi lasciai cadere sul letto, senza forze, distrutta moralmente, mi misi sotto le lenzuola e continuai a piangere facendomi scorrere nella mente tutte le immagini di quella serata, compreso il bacio.
Sentii bussare...
Era Lucky che entrò piano in stanza.
-"Ei Felicity, dormi già?" domandò a voce bassa.
Io nn risposi e lasciai che fosse Lucky a parlare.
-"Felicity, che hai? Stai piangendo?" mi chiese avvicinandosi a me e asciugandomi il viso con le sue mani fresche con le quali poco prima aveva sfiorato il volto di Ashley.
-"Com'è andata? Hai accompagnato Ashley in hotel?" gli chiesi con un filo di voce.
-"Certo, abbiamo preso l'autobus e poi sono tornato indietro." mi spiegò il biondo.
-"Strano, perché quando stavo tornando in hotel ti ho visto intento a baciare Ashley sulla spiaggia.." dissi tutto ciò senza fermarmi, non stavo piangendo ma fissavo i suoi occhi e lo vidi subito sbiancare.
Lucky si alzò e iniziò a camminare lungo la stanza fissando il vuoto.
-"Senti Felicity, non è stata colpa mia, non era mia intenzione ricambiare quel bacio. Non me l'aspettavo credimi." poi si avvicinò di più a me e cercò di baciarmi, ma io mi spostai, non volevo l'ennesimo bacio falso da lui.
-"Io avevo invitato te alla sfilata, non lei, non so manco chi sia, ci ha messo due secondi a baciarti e tu cosa fai? Ricambi! Chissà da quanto tempo ti sentivi con questa ragazza, mi hai deluso Lucky, te lo dico sinceramente, credevo che fino a questo punto fossi stato sincero con me, ma a quanto pare non eri vero, era solo apparenza tutto l'amore che mi dimostravi e che vedevo in te. Non so cosa dirti, ti auguro di continuare la tua storia con Ashley, buona fortuna Lucky" gli dissi con le lacrime agli occhi, cercando di non far vedere troppo quanto mi sarebbe mancato se mai non l'avessi più voluto vedere, speravo che un giorno mi chiedesse scusa, ma chissà se quel giorno fosse mai arrivato.
-"Senti Felicity ti chiedo scusa, okay ho sbagliato, però siamo umani, tutti sbagliano. Mi sento in colpa ancora ora, non dovevi baciarla è stata lei ha prendermi alla sprovvista, ma ora cosa vuoi che faccia per farmi perdonare?
-"Non devi fare niente Lucky, hai già fatto gin troppo non scomodarti, hai perso la mia fiducia, l'unica cosa che era importante per me!" ribattei.
-"Non ho potuto fare altrimenti, chiunque avrebbe fatto lo stesso se fosse stato nella mia situazione, credimi!" ribattè lui.
Squillò il telefono di Lucky..
-"Perché no rispondi? Non vorrai perdere anche lei, l'hai appena conquistata o vuoi fare come hai fatto con me, illuderla un po' per poi lasciarla?" dissi a Lucky con un sorrisetto falso, ma alla fine quella era la verità, poteva nascondersi quanto voleva ma arrivi ad un punto in cui le cose le devi affrontare.
-"Dammi ancora una possibilità, dammi modo di dimostrarti che lo sbaglio che ho fatto non avevo intenzione di farlo, perfavore!"
Lucky si mise in ginocchio e mi disse ciò, non sapevo se credergli o no, nel mentre i suoi occhi si stavano sfumando di "rosso", presto una lacrima sarebbe scesa da quegli occhi di ghiaccio. Sapevo che Lucky non piangeva per le sciocchezze, piangeva raramente ma per le cose vere, quelle che avevano un senso ma soprattutto per ciò che gli importava realmente.
-"Sono importante per te?" chiese Lucky, immobile.
-"Lo sei sempre stata, pochi istanti dopo che ti ho conosciuta, ho capito veramente che persona sei veramente, sei te stessa in tutto e per tutto" mi spiegò Lucky, sprecando quelle lacrime per me, per dirmi tutto quello che realmente provava, per farmi capire che aveva qualcuno di importante con lui e che non voleva perdere.
Ed ero felice, perché quella persona ero io.

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