✖ Three ✖

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Appena Louis entrò in casa, si gettò sul divano e poggiò il braccio sugli occhi.

Cazzo, quel ragazzino lo attirava troppo, era talmente sexy e nemmeno lo sapeva, e questo lo rendeva fottutamente innocente. Ed eccitante.

Grugnì infastidito, gli aveva fatto un succhiotto, non avrebbe neanche dovuto avvicinarsi a quel riccio, ma andiamo! Chi poteva resistere a quella pelle nivea? Alle labbra rosse come due petali di rose, e ancora non era riuscito a capire come avesse fatto a controllarsi da non baciarlo fino a consumarle, quelle labbra.

Non poteva immaginarle avvolte al suo cazzo. No Louis. Non farlo non- ah porca puttana, le aveva immaginate ed era la cosa più eccitante che avesse mai immaginato.

Bene. Ora si trovava con un'erezione tra le gambe da soddisfare. Sarebbe diventato un segaiolo per colpa di quel ragazzino.

Dopo una doccia più lunga del previsto, per colpa della fottuta bocca del ragazzino riccio, Louis decise di ordinare una pizza, aveva fame e non aveva intenzione di bruciare la cucina. Ancora.

Chiamò la pizzeria e dopo dieci minuti, riuscì ad avere la sua pizza. Il fattorino, Nick da quel che aveva capito, ci aveva provato parecchie volte ma dopo qualche occhiataccia e qualche porta in faccia ci aveva quasi rinunciato.

Ripeto, quasi.

Si sedette sul divano, la pizza sulle gambe ed una birra in mano, iniziando a fare zapping ed a mangiare, ma in realtà, i suoi pensieri erano diretti ad un ragazzino riccio dagli occhi verdi.

Harry era steso sul suo letto con un sorriso da ebete sul viso continuando a sfiorare il punto in cui Louis l'aveva marchiato.

Quando era entrato in casa per fortuna la madre era in cucina, ed era riuscito a sfuggire al suo interrogatorio. Ma non poteva restare in camera a fantasticare per sempre.

"Harry! La cena è pronta!"

Il riccio sospirò, si cambio la maglietta con una meno scollata, per nascondere il succhiotto e poi scese.

"Tesoro ho preparato il risotto." disse la madre sorridendo, il riccio sorrise a sua volta e si sedette a tavola.

"Allora Harry" iniziò Anne "dove sei andato, oggi?"

"Umh...da...un amico" rispose non alzando lo sguardo dal piatto. La madre alzò un sopracciglio scettica.

"Oh. Ti sei già fatto qualche amico? Come si chiama?" disse poggiando la forchetta nel piatto e guardandolo.

"Louis. Louis Tomlinson." rispose alzando la testa e guardandola finalmente negli occhi. La vide aggrottare le sopracciglia.

"Ascolta Harry. Ho sentito cose non buone su questo ragazzo. E siamo qui solo da un giorno." il riccio stava per interromperla ma la donna fu più veloce "Ma. Ti ho sempre detto di non fermati alle apparenze ed ai pregiudizi. Quindi se vuoi essere amico di questo ragazzo, potresti anche presentarmelo, un giorno." concluse sorridendo.

Harry sorrise ancora di più, e si avvicinò alla madre per abbracciarla.

"Grazie mamma." le sussurrò prima di tornare in camera sua.

Prese il cellulare ed entrò su Facebook cercando Louis. Quando riuscì a trovare il suo profilo gli inviò una richiesta d'amicizia prima di iniziar a vedere le sue foto.

Ritraevano Louis alle feste, Louis con delle ragazze che gli somigliavano molto, probabilmente le sue sorelle, Louis...con una ragazza.

Capelli castani e mossi, occhi marroni e un fisico da modella. Davvero bella.

Harry aggrottò le sopracciglia, sperò che quella ragazza non fosse la sua fidanzata.

Spense il suo iPhone e andò a farsi una doccia, prima di indossare il pigiama ed infilarsi sotto le coperte e cercar di dormire, senza risultati.

In fondo erano appena le nove e un quarto, come avrebbe potuto dormire?

Uscì fuori dal balcone della sua camera, poggiandosi alla ringhiera ed osservando le stelle. Quella sera il cielo era scuro, e solo poche stelle si intravedevano.

Sospirò pensando alla scuola, non era riuscito a farsi neanche un amico, a parte Louis ma non sapeva se potevano definirsi 'amici'.

Si era accorto di alcune ragazze che lo avevano squadrato dalla testa ai piedi non appena era entrato in classe, facendo commenti e ridacchiando tra di loro.

Okay, Harry sapeva di non essere propriamente brutto ma non pensava neanche di essere tutta questa bellezza. Era solo un semplice ragazzino di quasi  diciassete anni con un po' di ricci ed il viso pulito, c'erano centinaia di ragazzi come lui.

Sospirò, sfiorandosi per la centesima volta il punto in cui si erano fermate le labbra di Louis ripensando a quella ragazza.

Che Louis fosse fidanzato?

Mille pensieri gli vorticavano in mente e solo dopo un'ora riuscì a prendere sonno.

La mattina dopo venne svegliato dal fastidioso suono della sua sveglia. Rimase steso ancora per qualche minuto poi si alzò e si diresse in bagno per fare una doccia.

L'acqua calda sciolse i suoi muscoli dal torpore del sonno e rilassò la sua mente, svuotandola dai pensieri del giorno prima. Rimase sotto la doccia per circa mezz'ora, poi uscì e indossò uno skinny jeans nero ed un maglione beige che lasciava scoperto il piccolo pezzo di pelle su cui si erano posate le labbra di Louis.

Sorrise allo specchio e scese in cucina rendendosi conto che fosse già molto tardi, prese una brioche e la mangiò in tutta fretta, lasciando un bacio sulla guancia della madre per poi scappare fuori indossando la sua solita felpa morbida e pelosa all'interno.
Ma appena mise piede fuori non si aspettava di trovare Louis appoggiato alla sua moto mentre fumava una sigaretta più sexy che mai. Spalancò gli occhi e si avvicinò.

"Ehi Louis. Che ci fai qui?" Chiese il riccio nervosamente. Louis alzò lo sguardo e fece un sorrisino malizioso, gettando la sigaretta e buttando il fumo sul suo viso.

Il riccio tossì per l'odore fastidioso e lanciò un'occhiataccia al più grande che rise.

"Andiamo, ti accompagno a scuola." Disse il liscio passandogli il casco. Nonostante il riccio fosse ancora leggermente scosso, accettò il casco e salì in moto aggrappandosi alla vita del più grande.

Louis sfrecciò a tutta velocità verso la scuola, facendo si che il più piccolo si aggrappasse in modo più forte alla suo vita.

Quando arrivarono Harry non di staccò dalla vita del più grande, finché quest'ultimo non rise leggermente, per poi posare le sue mani su quelle del riccio, che imbarazzato si staccò immediatamente e scese dalla moto con le guance arrossate.

Louis sorrise e dopo essersi tolto il casco si avvicinò al più piccolo facendo sfiorare i loro nasi. Harry alzò lo sguardo e lo incastrò a quelo azzurro del più grande, finché i suo occhi non scesero fino ad arrivare alle labbra del castano, dove si formò un sorrisetto malizioso.

Harry chiuse gli occhi, aspettandosi qualcosa. Un qualcosa che non arrivò. Cavolo era la seconda volta che gli negava quel bacio!

Infatti il più grande gli lasciò solo un leggero morso sul collo che lo fece sospirare e prima di allontanarsi gli sussurrò con voce roca "Fatti trovare qui alla fine delle lezioni. Devo portarti in un posto."

Poi si diresse verso la classe, sempre con quel sorrisino sulle labbra.

Harry sospirò. Era davvero cotto.

Bad Boy《Larry Stylinson》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora