✖Nine✖

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Perdonate il ritardo, ma con Natale e tutto il resto ho avuto un bel da fare. Detto questo, vi auguro un buon capodanno! Spero di farmi perdonare con questo capitolo ♡.

Alla prossima baes. xx

La mattina dopo, Louis si svegliò prima di Harry, ritrovandosi il volto del più piccolo totalmente nascosto nel suo collo e i suoi capelli che gli solleticavano le labbra.

Mosse leggermente il capo per guardare la sveglia e notò che erano appena le otto e trenta, così decise di far dormire ancora il riccio, dopo tutto doveva essere stanco dopo la sera precedente.

Prese ad accarezzarlo lentamente, sfiorando con le dita la sua schiena arrivando fino alle fossette di Venere e al suo sedere.

Adorava la sua pelle, era sempre così nivea, liscia, morbida e profumata, sembrava quella di un bambino.

Rimase ad ammirare il suo piccolo per quelle che sembrarono ore fin quando non sentì dei piccoli lamenti venire dal corpo appiccicato al suo.

Harry si scostò dal suo collo per poterlo guardare, gli occhi ancora semi chiusi dal sonno.

"Buongiorno, raggio di Sole, dormito bene?" Gli sussurrò guardandolo negli occhi.

Harry mugugnò e si accoccolò di nuovo nel suo collo mormorando un "Mi fa male il sedere." Seguito da dei piccoli lamenti che fecero scoppiare a ridere il più grande.

"È normale, piccolo. Mi dispiace se sono stato troppo rude ieri notte."

"No, va bene." Rispose Harry, lasciando dei piccoli bacini sulle sue clavicole.

"Puoi tornare a dormire se vuoi, sono le nove. Vado a preparare la colazione e poi ti sveglio quando è pronta, si?" Chiese Louis iniziando ad accarezzare i suoi ricci.

"No, non lasciarmi." Disse il riccio stringendolo ancor di più a se. Louis sorrise intenerito.

"Okay, amore."

Rimase abbracciati per un'altra buona mezz'ora, coccolandosi e parlandosi sottovoce, come se farlo ad un volume più alto potesse rovinare quel momento.

"Ora ti va di scendere a fare colazione? Ti faccio i pancake, mh?" Il più piccolo annuì sbadigliando e staccandosi malvolentieri dal corpo caldo del liscio.

Si vestirono lentamente, con Louis che rimase senza maglietta, e poi scesero in cucina.

Harry si lamentava ad ogni scalino per il dolore fin quando quasi a metà delle scale Louis lo prese in braccio stile sposa, sotto le proteste del più piccolo imbarazzato, e lo portò fino al tavolo dove lo fece sedere lentamente.

Poi prese tutto l'occorrente ed iniziò a praparare tutto, sotto lo sguardo attento e liquido del più piccolo.

Harry scese lentamente dalla penisola e si avvicinò al liscio abbracciandolo da dietro, aprendo i palmi sul suo stomaco nudo, tastando gli addominali accennati poggiando le labbra sul suo collo.

Louis si irrigidì per un momento poi girò il capo verso il più piccolo e incollò le labbra alle sue in un semplice bacio a stampo.

Ma a quanto pare al riccio non bastava, infatti schiuse le labbra e diede inizio ad un bacio decisamente poco casto.

Fu Louis a staccarsi a per primo, ghignando sulle sue labbra.

"Calma, tigre."

Harry mugugnò contrariato cercando ancora contatto con le labbra del più grande.

"Dai Haz, dopo ci sarà tutto il tempo." Continuò Louis malizioso ed Harry si staccò sbuffando, emettendo un piccolo verso quando si risedette, facendo ridacchiare il liscio.

Harry tenne il broncio anche quando Louis portò i pancake. Il più grande sospirò sorridendo, lo guardò da sotto le lunghe ciglia e strusciò il piede sulla sua caviglia.

Harry alzò di scatto lo sguardo sollevando le sopracciglia sorpreso e divertito.

"Mi hai appena fatto il piedino?" Domandò ridacchiando, Louis lo seguì poi prese i piatti vuoti e li portò in cucina per lavarli.

Sentì ancora il corpo caldo del più piccolo premere contro il suo. Cercò di dire qualcosa, ma la mano di Harry scese fino al suo cavallo e lo strinse piano, facendogli sfuggire un gemito rumoroso.

La mano di Harry si infilò dentro i suoi boxer iniziando a masturbarlo, premendo sulle vene sporgenti, facendo sussultare il ragazzo dagli occhi azzurri.

"Sensibile qui, Lou?" Gli sussurrò all'orecchio il riccio.

Louis si girò attaccando le labbra alle sue, facendo scendere le mani sulle natiche del più piccolo stringendole senza esitazione.

Lo spinse fino al tavolo facendolo sedere e infilandosi tra le sue gambe.

Harry miagoló quando Louis infilò le mani al disotto della tuta e dei boxer iniziando a stuzzicare la sua entrata.

"Direi di fermarci qui." Sussurrò Louis sulle sue labbra. "Ti fa ancora male il sedere da ieri, non vorrei farti ancora più male."

Harry mormorò una sfilza di "nononono" attaccando di nuovo le labbra a quelle del castano.

"Puoi...puoi farmi quella cosa con la lingua?" Disse il riccio staccandosi e guardandolo con occhi liquidi di lussuria.

Louis ghignò e gli sfilò velocemente la maglia, i pantaloni e i boxer lasciandogli un piccolo bacio prima di girarlo a novanta, lasciandolo appoggiato all'isola.

Baciò entrambe le sue natiche prima di lanciare uno sguardo alla panna lasciata sul tavolo e sorridendo sadicamente. 

Ne spruzzò un po' su una natica prima di leccarla via con una sola lappata.

Harry gemette quando Louis ne spruzzò un po' sulla sua apertura posando poi il barattolo a terra, dedicandosi completamente a lui.

Iniziò lasciando piccoli baci, rimuovendo piano la panna, mentre i gemiti e i miagolii di Harry gli riempivano le orecchie.

Harry si inarcò, spingendo il suo sedere ancora più verso il viso di Louis.

Il più grande lasciò una leggera sculacciata sulla sua natica, che lo fece ansimare.

"Fermo." Mormorò sul suo buco, affondando poi il viso nel suo culo iniziando a penetrarlo duramente con la lingua.

Harry cercava di non muoversi, voleva essere bravo per il suo Lou, ma a volte proprio non ce la faceva, come in quel momento.

Louis aveva infilato due dita nella sua apertura e non le muoveva, aveva fermato anche i movimenti della sua lingua, così Harry iniziò a muoversi contro le sue dita.

La sola idea che Harry si stesse in pratica fottendo con le sue dita lo eccitò all'inverosimile, tanto che dovette portare una mano nei suo boxer e masturbarsi per avere un po' di sollievo.

Iniziò ad andare incontro alle spinte di Harry che gemeva come un ossesso, Louis sapeva che stava arrivando al limite, così iniziò a fotterlo più forte, e a masturbarsi al ritmo delle sue dita.

Harry venne dopo qualche secondo quando Louis iniziò a lasciare morbide lappate sul suo buco distrutto, e il più grande lo seguì venendo poche stoccate dopo.

Il liscio si alzò e prese il più piccolo tra le braccia lasciando che si riprendesse dall'orgasmo, poi andò in cucina per ripulire il disastro sul tavolo.

Quando il tavolo fu pulito, Louis portò Harry sul divano e andò a cambiarsi i boxer senza indossare neanche i pantaloni, e tornò da Harry che si era appisolato. Gli accarezzò i ricci e si stese accanto a lui, abbracciandolo come se non volesse ma più lasciarlo.

Bad Boy《Larry Stylinson》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora