✖Fourteen✖

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A Doncaster ormai tutti parlavano di Harry e Louis, la loro storia all'inizio non era stata accolta di buon grado dalla piccola comunità (oltretutto molto religiosa) e ogni volta che camminavano per strada tutti li guardavano, alcuni fieri del loro coraggio, altri schifati, ma tutti parlavano di loro.

Nonostante ciò, i due non si voltavano quando sentivano le persone parlare loro alle spalle, e continuavano per la loro strada, mano nella mano, anche se Harry si sentiva spesso a disagio.

Era un'afosa giornata di luglio, ed Harry e Louis erano seduti al parco, sull'erba appoggiati ad un albero all'ombra, col più piccolo tra le gambe del liscio, mentre beveva un frullato alla banana.

"Lou?" Chiamò il più piccolo alzando la testa "Quelle signore ci guardano" piagnucolò in imbarazzo, nascondendo il volto nel collo del fidanzato.

Il liscio lo avvolse tra le braccia e gli baciò la fronte.

"Ignorale, sono solo delle vecchie megere incapaci di farsi gli affari loro." Gli sussurrò rassicurante, continuando a lasciargli dei piccoli baci sul viso accaldato.

"Ma Lou..." cercò di protestare il riccio.

"Andiamo, fa il bravo bambino." Sussurrò ancora Louis baciando gli la mascella. Harry chiuse gli occhi, cercando di non farsi prendere dall'eccitazione, accoccolandosi ancora di più al ragazzo dagli occhi azzurri.

Adorava quando Louis gli dava del "bravo bambino" soprattutto quando a letto faceva qualcosa che lo eccitava e glie lo sussurrava con voce roca e sensuale. Ma anche la mattina, quando gli faceva trovare la sua colazione preferita, o quando si coccolavano...be' in effetti adorava essere chiamato così in ogni momento.

Harry si morse il labbro, decidendosi poi a finire quel frullato.

Tornarono a casa qualche ora dopo, dopo aver visto il tramonto insieme. Era diventata quasi un'abitudine, una cosa solo loro e se il riccio pensava che dopo appena qualche mese sarebbe tornato a scuola e non avrebbe più potuto passare tutta la giornata con il suo Lou, gli si attorcigliava lo stomaco.

Arrivati a casa, Harry decise di cucinare qualcosa di semplice, della semplice carne al forno con patate. Aromatizzò la carne e tagliò le patate, poggiando poi il tutto sulla teglia coperta da carta da forno, raggiungendo poi il suo ragazzo in salotto.

Louis gli sorrise, e poi aprì le braccia, pronto ad accoglierlo, come sempre.

"Tesoro" tubò Louis quando finalmente si accoccolò a lui.

"Si, Lou?"

"Ti amo." Gli disse guardandolo negli occhi, Harry sorrise luminosamente baciandogli le labbra.

"Ti amo anche io."

Si coccolarono per minuti, o forse ore, finchè Harry non si divincolò dalle braccia del suo ragazzo, correndo verso il forno, per evitare che si bruciasse tutto.

Riuscì a salvare tutto tranne un paio di patate leggermente bruciacchiate, ma mangiabili. Louis lo osservava divertito, poggiato allo stipite della porta.

Harry gli sorrise con le guance arrossate, mentre porzionava il cibo nei piatti e lo metteva a tavola.

Il liscio si avvicinò baciandogli il capo, e poggiando un braccio sulle sue spalle, sorridendo.

"Il mio bambino pasticcione." Disse facendo arrossire ancora di più il più piccolo.

"Il tuo bambino però." Borbottò Harry imbarazzato.

"Sempre il mio bravo bambino." Disse Louis abbracciandolo stretto per qualche secondo, andandosi poi a sedere ed iniziando a mangiare  seguito subito dopo da Harry.

Quando finirono di mangiare, Harry sparecchiò e Louis si offrì di lavare i piatti e alla fine si ritrovarono, da piccoli schizzi sul viso, con le magliette bagnate di acqua e sapone, e dei sorrisi divertivi sul volto.

"Ti va una doccia?" Chiese il riccio, sbadigliando subito dopo, Louis annuì e si diressero verso il bagno.

Si lavorano  a vicenda, toccandosi  un po' più del necessario poi si avvolsero in degli accappatoi puliti e si asciugarono, indossando solo delle magliette di cotone e dei boxer.

Louis era teso e nervoso, ed Harry se ne accorse, trovandolo molto strano dato che meno di dieci minuti prima si stavano lavando ed era super rilassato.

"Lou? C'è qualcosa che non  va?" Chiese il riccio preoccupato. Il più grande si morse il labbro inferiore, prendendo un profondo respiro e scendendo dal letto. Frugò tra i cassetti per un po', trovando poi l'oggetto del suo desiderio.

"Harry" iniziò Louis serio "so che siamo giovani, che tu devi ancora finire la scuola e che io lavoro in un misero Starbucks, ma so anche che l'unica cosa di cui sono certo, è che ti amo, e voglio passare tutta la mia vita con te."

Gli occhi di Harry si fecero lucidi e si poggiò una mano sulla bocca cercando di non urlare come una ragazzina. 

"Voglio svegliarmi la mattina con i tuoi capelli ricci che mi sfiorano il viso, voglio vederti tutte le mattine mentre bevi il tuo latte e mangi biscotti, voglio che il pomeriggio quando torno tu sia lì a baciarmi, che la sera quando laviamo i piatti ci troviamo come questa sera, con le magliette bagnate ed espressioni felici in faccia, voglio fare l'amore con te per il resto dei miei giorni. Voglio donarti amore per il resto dei miei giorni, e soprattutto, voglio averti con me per il resto dei miei giorni. Quindi, Harry Styles, mi renderesti l'uomo più felice del mondo sposandomi?" Finì il più grande, aprendo una Scatoletta di velluto, mostrando un anello in oro bianco, con un piccolo zaffiro al centro.

Harry era ormai un casino singhiozzante, ma riuscì comunque a sussurrare un sì convinto, mentre si lanciava tra le braccia di quello che sarebbe stato suo marito.

Bad Boy《Larry Stylinson》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora