10

4 2 0
                                    


Michael aveva lo sguardo perso nel vuoto. Non riusciva a credere di aver perso una delle persone più importanti della sua vita. Si sentiva morire quando ripensava a ciò che gli aveva detto Daphne prima di andarsene. Non riusciva proprio a capire se l'aveva detto perché lo odiava davvero o perché era presa dal momento.
Il ragazzo guardò fuori, come se nel cortile della scuola ci fosse la soluzione a tutti i suoi problemi.
-Harris!-
Michael si voltò di scatto:-Sì prof?-
-Cosa stava guardando fuori di tanto interessante?-
-Hem...niente prof, scusi.-
-Non vogliamo ragazzi imbambolati qui!-
-Sì scusi...-
-Continua tu a leggere.-
-D'accordo...- Kenneth gli segnò il punto in cui erano.
-Matthews?! Ci si mette anche lei?-
-Eh prof...se non ci si aiuta tra compagni...-
-Ah, la pensate così voi due? Allora credo che vi aiuterete anche in punizione oggi pomeriggio. No?-
I due si ammutolirono:-Va bene...-
-Ci sono tutti i palloni da ginnastica da gonfiare e pulire. Vi divertirete. Forza Harris, continui a leggere.-
Il ragazzo riprese a leggere e riuscì a distogliere i suoi pensieri da Daphne.

Per tutte le quattro ore che seguirono Michael e Daphne non si videro più e all'uscita da scuola praticamente lei corse via, mentre Michael e Kenneth si fermarono a mangiare fuori, perché comunque dopo un'ora sarebbero dovuti rientrare a scuola per via della punizione.
Intanto Jamie era salita sull'autobus per raggiungere la casa dei suoi nonni. Erano veramente poche le volte che prendeva l'autobus ma puntualmente era sempre pieno. Per fortuna quel giorno trovò una coppia di posti liberi così si sedette e appoggiò pure la sua cartella sul sedile vuoto. L'aspettava una corsa di venti minuti, così si mise le cuffie e chiuse gli occhi. Li riaprì solo quando sentì una mano batterle le spalle:-Sì?-
-Posso sedermi qui?- il ragazzo indicò il sedile con la cartella di Jamie sopra.
-Certo...-
-Grazie.- la ragazza guardò l'individuo. Non era niente male: era alto poco più di lei, avrà avuto la sua età. Aveva gli occhi nocciola, esattamente come quelli di Daphne, e i capelli sistemati in un ciuffo di un bellissimo castano scuro.
Fu proprio lui a parlare per primo:-Bene, quindi...come ti chiami?-
-Sono Jamie. Tu?-
-Sean.-
-Piacere.- si strinsero le mani, sorridendo.
-Allora Jamie...quanti anni hai?-
-Sedici, vado per i diciassette al tre dicembre. Tu?-
-Indovina.-
-Devo indovinare la tua età?-
-Esatto.- il ragazzo sorrise, aveva un sorriso magnetico.
-Beh, io ti darei sui...diciotto?-
-Mancato di uno, ne ho diciassette. Compiuti in novembre.-
-Ah...figo.-
-In che scuola vai?-
-Senti Sean, non è che sei un maniaco?-
-Un...un maniaco?- il ragazzo scoppiò a ridere:-Solo perché sto facendo conoscenza non vuol dire che sia un maniaco!-
Jamie si perse per un attimo in quella risata cristallina per poi ridestarsi e ritornare alla normalità:-Vado alla Kingsley High School. Te invece?-
-Io alla Donald High School.-
-Chiaro. Dove devi scendere?-
-Non è che sei una maniaca per caso?!-
-Ti giochi la carta della legge del taglione eh?!- la biondina si mise a ridere...non era affatto male quel Sean.
-Già. Comunque scendo alla prossima.-
-Ah...-
-Non vieni spesso in autobus te, vero?-
-No. Vengo solo quando devo andare dai miei nonni.-
-Non sei di queste parti, vero?-
-In realtà no, sono dell'Irlanda.-
-Da quanto sei qui?-
-Saranno due settimane. E' solo la seconda volta che prendo il bus.-
-Difatti mi sembrava di averti già visto...giovedì scorso. Può essere?-
-Sì, sono andata dai miei nonni giovedì. Hai una memoria d'acciaio Sean!-
-Ricordo solo quello che voglio ricordare.- Jamie arrossì, era una bella frecciatina quella.
-Capito...Mi sa che devi scendere.- la biondina spiò fuori dal finestrino, scorgendo la fermata del bus.
-Già, purtroppo. E' stato un piacere conoscerti Jamie, spero che ci rivedremo presto.-
-Anche io...-
-Magari in una terra di sogni e speranze.- il ragazzo si alzò.
-Come?-
-In una terra di sogni e speranze...sarebbe un bel posto in cui incontrarsi, no?-
-Credo di sì...-
-Allora è un arrivederci...ciao biondina!-
-Ciao Sean!- il moro scese dall'autobus. Se avesse creduto nell'amore a prima vista, di sicuro quel Sean sarebbe stato il suo principe azzurro. Lei sfortunatamente non ci credeva, ma stava cominciando a ricredersi. Sembrava davvero un bel tipo, simpatico, carismatico, gentile e per non parlare della sua bellissima risata. Era un bel po' di tempo che Jamie non si sentiva così attratta da un ragazzo. Su di lei però incombeva l'incubo della sua migliore amica e della fine che aveva fatto a causa di un ragazzo. Quindi scosse per un attimo la testa cercando di togliersi l'immagine di quel ragazzo dalla mente, ma più ci provava, più la risata cristallina di Sean si faceva sentire, così ci rinunciò e si rimise le cuffie, pensando ad una terra di sogni e speranze, che sperando e sognando, un giorno sarebbe stata loro.

LoveshipDove le storie prendono vita. Scoprilo ora