Capitolo uno

2.2K 64 5
                                    

22 Gennaio 2000:
Nell'orfanotrofio di Modena arrivò una neonata dai piccoli occhi azzurri come il mare e la testa piena di capelli soffici e sottili biondi. La piccola all'età di 2 anni fu adottata da una famiglia originaria di Miami. La coppia appena vide la foto della bambina sul sito della casa famiglia se ne innamorò subito. Infatti scesero a Modena per passare un po di tempo con la bambina e creare un bel rapporto. Il 16 Marzo Mary e Caleb decisero di adottarla in tutto e per tutto, firmarono i dovuti documenti e da quel momento diventarono una bella famigliola felice. Piccola ma bella. Giorno 25 Marzo la famiglia Castro prende l'aereo diretto per Miami, dove finalmente potranno riprendere la loro vita come prima, solo con qualche responsabilità in più. La piccola fu chiamata Angel. La sua vita era tutta rose e fiori, viveva ogni giorno magnifiche giornate in compagnia dei suoi genitori, giornate che a volte passava anche con la migliore amica dell'asilo Madison. Due piccole bambine felici e spensierate insomma. Angel era bionda con due codine sempre ben fatte, un sorriso che metteva buon umore a chiunque e due occhi color cielo. Madison invece era una bambina ribelle già da piccola, due occhi marroni scuri, capelli sempre legati in due treccioline corte e un sorriso accattivante.
22 Gennaio 2014:
Angel aveva compiuto finalmente 14 anni, cosi Caleb e Mary decisero di farla festeggiare in un modo particolare dagli altri anni, la portarono per la prima volta in discoteca, naturalmente insieme ad Angel c'era la sua migliore amica Madison. Ballarono e festeggiarono per molte ore, finché allo scoccare della mezzanotte i genitori della festeggiata la aspettano fuori il locale, tenendosi al caldo dentro la macchina con l'aria calda. Mad e Angel ci misero ben 10 minuti a salutare tutti gli amici in discoteca, ma appena salite in macchina Caleb mise in moto la macchina e si avviarono verso casa. La serata era perfetta, cielo stellato, fresco che ti sfiora la pelle , insomma una serata magnifica. Ma si sa, le cose perfette hanno un tempo limite. E cosi fu. Successe tutto in un attimo. La macchina volò fuori la corsia stradale. Ne uscirono illese solo le due ragazzine. Ma per i genitori nulla da fare. Qualche giorno dopo ci furono i funerali, una giornata molto pesante per Angel, aveva perso quella felicità che portava sempre con se, aveva un vuoto nel cuore. Aveva perso quello che amava, aveva perso la sua famiglia. Il dolore che reprimeva ben presto si trasformò in rabbia e frustrazione, tanto da abbandonare il funerale e andarsene a casa. Perse un anno di scuola per via del suo nuovo lavoro, cosicché da mantenersi da sola. Nella stradina di Miami street trovò un lavoro come cameriera, un po pesantuccio per una 14 enne, ma lottava con tutte le sue forze per andare avanti, e convincersi che la vita sicuramente sarà positiva per lei e che aveva in serbo un futuro più sereno e prosperoso.
12 Febbraio 2016:
Suona la sveglia del telefono, con la suoneria di Tutto ad un fiato di Benji e Fede. Apre gli occhi molto lentamente per via della luce soffusa che penetrava dalla serranda della finestra di camera sua, prende il telefono e stacca la suoneria a malincuore, amava quei ragazzi, da quando gli aveva sentiti casualmente su MTV se ne era innamorata totalmente. Scuote la testa per questi pensieri cosi belli e decide di alzarsi dal letto, per poi vedere che erano le 8:10 di mattina.
-Oramai è tardi per andare a scuola, e alle 8:30 ho il turno al bar fino alle 20:00. Meglio che mi preparo di corsa, prima di sentirmi un'altra ramanzina da parte di Matt.
Sbuffa sonoramente pensando alla scena mentre si dirige in cucina per fare una colazione veloce, che consiste in una fetta biscottata con tantissima nutella sopra. Finisce di mangiare e si dirige velocemente in bagno, dove si lava faccia e denti, si trucca con leggerezza e sistema in una coda di cavallo i capelli tinti di viola lunghi fino alla schiena. Indossa gli occhiali da riposo e va in cameretta per vestirsi.
-Cavolo sono già le 8:20, ho solo 10 minuti esatti per dirigermi li.
Prende dall'armadio una maglia a maniche lunghe nera, un jeans dello stesso medesimo colore, le vans bianche e nere e infine una giacca bianca da mettere sopra la maglia. Prende il cellulare (un po rotto) e lo mette in tasca, per poi dirigersi velocemente in garage per prendere la bicicletta e salirci sopra, per correre a lavoro.
Ore 8:35:
Entra nel bar di soppiatto per non farsi beccare e dirigersi al suo posto, ma un colpo di tosse monitorato la fa scattare sull'attenti, mentre guarda negli occhi il suo datore di lavoro, nonché il famoso Matt.
-Matt ho fatto solo 5 minuti di ritardo, non credo ci sia bisogno della ramanzina..pure oggi
Lo guarda speranzosa, in una risposta positiva del ragazzo.
M: va bene ma solo per oggi sia chiaro, ora muoviti e vai al tuo posto di lavoro,alias bancone. Forza e non perdere tempo.
La guarda con un sorriso sincero, sapeva cosa ha vissuto quella ragazza, e anche se non sembra ci teneva ad Angel.
Sorridente Angel si dirige al bancone, non prima di aver messo il grembiule del locale e legato i capelli in un tuppo da dove fuoriuscivano ciocche viola ribelli.
M: Angi ricorda che oggi chiudi tu il locale, quindi miraccomando quando chiudi la serratura, controlla anche il gas dei fornellini e pulisci per bene, intesi?
- si signore, oramai ci sono abituata, domani però puoi sostituirmi tu? Sto facendo troppe assenze a scuola e non vorrei perdere un altro anno.
M: va bene ma solo per domani, sai come funzionano le cose qui.
- si lo so, scusa ci sono dei clienti, ci vediamo dopo Matt.
Lo saluta con un bacio leggero sulla guancia e si dirige al suo banco di lavoro, iniziando a servire i clienti. Verso le dodici e trenta ( giorno) entrano due ragazzi incappucciati, uno di loro portava una felpa nera com un minions stampata sul davanti della felpa, capelli coperti dal cappuccio dell'indumento, jeans neri semplici e delle nike e infine un paio di occhiali neri sugli occhi. Ma se ci sono al massimo 10 gradi perché dovrebbe tenere gli occhiali? #complessiarandom.
L'altro era più alto, anch'esso aveva la stessa felpa portata allo stesso modo dell'amico, stessi occhiali, jeans blu larghi e delle vans rosse, ( che gusti che ha il ragazzo. Uh.) però una cosa che lo distingueva dal ragazzo accanto era un piercing familiare al labbro.
Chissà dove avrò visto questo piercing.. Mi è stranamente familiare.
Dopo che i ragazzi si erano comodamente seduti al tavolo, la ragazza si avvicina e sorride ai due ragazzi.
-Buongiorno ragazzi, cosa volete ordinare?
Uno dei due, quello con il piercing al labbro la guarda e sorride per poi dire una battutina.
X: ma guarda volevamo ordinare due finestre al ketchup e la cassa con budino, ma preferisco un'insalata con un po di riso.
Questa voce non mi è nuova.. Non ricordo dove l'ho sentita.
Annuisce per poi guardare il ragazzo di fianco, in attesa dell'ordine.
Y: guardi io prendo un cornetto alla nutella e tanto zucchero a velo sopra.
Scrive gli ordini su un taccuino e scoppiando silenziosamente a ridere prepara ciò che le era stato richiesto, per poi portarlo al tavolo e lasciarli mangiare in pace.
Mentre serviva gli altri clienti nota i due ragazzi che le si avvicinano e le porgono la mancia, ognuna di 5 euro.
-oh, vi ringrazio tantissimo.
Sorride grata ai due, notando che il ragazzo senza piercing la guardava da sotto gli occhiali.
X: ma no grazie a te, ci siamo divertiti a scherzare con lei signorina, e poi il cibo era buonissimo.
Y: già il mio amico ha ragione, ci vedremo presto, perché credo che verremo qui molto spesso. Arrivederci.
Detto ciò i ragazzi vanno via con un sorriso stampato in volto, mentre lei era di un colorito rosso acceso sulle guance.
Ore 20:00
Finalmente era orario di chiusura, oggi ci sono stati più clienti del solito, e la cosa che le dava un po di fastidio è che dalle 18 In poi si potevano servire alcolici. Per qualche ragione gli odiava, erano come dei nemici per lei, proprio non poteva ne vederli ne sentirli nominare. Pulisce tutto il locale come ordinato da Matt, per poi dare un'occhiata all'orario.
- wow sono addirittura le 23.. Dovrei sbrigarmi a tornare a casa, anche perché domani sarà una giornata piuttosto pesante.
Si dirige al bagno dei dipendenti e si toglie il grembiule, scioglie i capelli dal fastidioso tuppo e rimette la giacca, per poi prendere la borsa e dirigersi fuori il locale, per poi chiuderlo ed abbassare la serranda di ferro. Sente un brivido percorrerle la schiena quando la sua pelle viene a contatto con la neve. (NEVE A FEBBRAIO? A MIAMI? MA OKAY.)
Si strofina le mani sulle braccia mentre si dirige al parcheggio dove ha lasciato la bici, ma non vedendola sgrana gli occhi e scuote velocemente la testa in modo nervoso.
-ma io dico! Pure la bici dovevano rubare! Ma che fortuna che ho.
Incrocia le braccia per il nervoso accumulato e si dirige alla fermata dell'autobus , per poi indossare le cuffie e sedersi sulla panchina per aspettare il mezzo, facendo partire Stroboscopica. Era cosi presa dal cantare quella canzone a bassa voce che non si accorge che dei ragazzi ubriachi l'avevano accerchiata, ma quando Angel si toglie le cuffie capisce la situazione. Era nella merda. - Che volete?
Cercava di usare un tono diffidente e sicuro, si era già trovata in situazioni simili, ma c'era Matt che la difendeva, ora invece era sola e le strade erano isolate e bianche per via della fitta neve.
X¹- stai tranquilla ragazzina, vogliamo solo accompagnarti a casa, giusto ragazzi?
Il ragazzo guarda gli amici con un sorrisetto di chi aveva bevuto, e dalla puzza di alcool che emanavano quei ragazzi non era difficile intuire cosa cercassero.
-Molto gentili ma no,sto aspettando il bus.
Con tono e passo deciso Angel comincia a camminare in avanti, quando una mano le afferra il polso con poca grazia.
X²- Non hai capito, tu vieni con noi, non è una richiesta, è un ordine.
-Ho detto che non voglio! Lasciami stare!.
X³- Sta zitta e vieni.
La iniziano a trascinare con poca grazia, mentre la ragazza continua a dimenarsi inutilmente, nessuno l'avrebbe sentita in quelle circostanze.
-Ho detto di no! Aiutoo! Aiutatemi per favore!
Urlava con tutte le sue forze, mentre cercava di allentare la presa della mano che aveva sul polso. Oramai aveva perso totalmente le speranze, quando come per magia, una macchina frena di colpo davanti ai tre ragazzi leggermente impauriti da chi potrebbe guidare quel veicolo.
Dalla macchina scende un ragazzo incappucciato.. Quel ragazzo incappucciato al bar, quello con l'amico con il piercing.
Nella testa di Angel scorrevano varie domande, a cui non sapeva proprio dare una risposta ben precisa. Ma non le importava, era sicura che la stavano salvando da una brutta fine.
Y- non l'hai sentita?! Lasciala stare.
X2- ah si? E tu chi saresti? Il suo angelo custode?
Y- una specie, ora lasciala oppure sarai un ragazzo strapazzato dalla macchina del mio amico.
Il ragazzo molla la presa sul polso della ragazza e indietreggia borbottando alcune paroline poco belle sul conto del misterioso ragazzo, per poi andarsene con la sua gang.
Angel spaventata da tutto ciò si siede sul gradino imbiancato della strada, pensando a quanto fortunata sia stata ad essere salvata dal ragazzo. Quest'ultimo si avvicina e si siede accanto a lei, rivolgendole un sorriso e sistemandosi gli occhiali da sole, anche se era notte.
Y- Stai bene vero? Ti hanno fatto qualcosa? Puoi fidarti di me.
Le sorride dolcemente, per poi prenderle la mano, in modo da farle capire che lui era buono. In tutto ciò Angel sorrise e ricambiò la stretta di mano.
Y-ti ringrazio, senza di te non l'avrei scampata di certo con quei tipacci..
Y:tu sei la cameriera del bar vero?
-si e tu sei il ragazzo con l'amico incappucciato immagino.
Y:si ahahaha, senti vuoi un passaggio a casa?
- bhe ecco, non voglio disturbare, avete già fatto tanto per me.
Y-nessun disturbo vieni.
La porta dov'è parcheggiata la macchina e le apre lo sportello, per poi farla entrare , dopodiché entra pure lui, per poi girarsi con l'amico.
Y¹- stai bene? Ci siamo fiondati qui appena abbiamo visto la scena.
-si grazie sto bene, posso sapere come vi chiamate?.
I due sorridono per poi guardarsi negli occhiali da sole.
Y: non possiamo dirlo,è un segreto di stato.
Y¹- però ci piacerebbe sapere il tuo.
Sorride un po imbarazzata, per poi arrotolare le cuffie e metterle in tasca.
-Il mio nome è Angel, Angel castro.
I due sorridono e dopo aver saputo dove abitava la ragazza decisero di mettere in moto.
Questi due hanno una voce troppo familiare.. Devo scoprire dove gli ho sentiti.
Senza pensieri Angel rimette le cuffie con Tutti i tuoi problemi come canzone di sottofondo.
- L'amore è la sostanza che ti serve,l'amore è.. Dai portami un'altra dose, a che prezzo fai la felicità. Fa nessun'altra quanto basta ma non dura mai abbastanza. Si scioglie tra le mani come ricordi di quei giorni passati...
I due ragazzi si fermarono davanti casa della ragazza, quando il ragazzo con il piercing la guarda curioso, per poi farle una domanda.
Y¹-ascolti Benji & Fede?
-Si, cioè in verità gli amo, mi hanno aiutata in un momento molto difficile della mia vita con le loro canzoni, sono tutto ciò di cui ho bisogno, quando cantano sono felice, perché immagino che le parole siano dedicate a me, parole che mi dicono di farmi sempre forza, che non bisogna mai perdere le speranze, che qualcuno prima o poi ti amerà.
I due ragazzi si guardano con un sorriso compiaciuto, per poi guardare la ragazza.
Y-piacciono anche a noi , infatti andremo allo store che faranno dopo domani in una libreria del corso, tu ci sarai? Faranno il firmalibri, una foto e ti abbracceranno.
Y¹-il tuo sogno insomma.
Angel abbassa leggermente lo sguardo dispiaciuta.
-non credo che verrò..comunque ora è meglio che vada. Grazie di tutto ragazzi, ve ne sono grata, buonanotte.
Scende dalla macchina, per poi aprire la porta di casa, mentre guarda la macchina andare via. Si erano proprio degli angeli quei ragazzi, dal nome inesistente.
Scuote la testa e si dirige in camera sua senza cenare, si mette un pigiama a random e va a dormire, sognando un'altra volta i suoi idoli.

SPAZIO AUTRICE.
UCCIDETEMI PER IL CAPITOLO VERY VERY LONG, MA QUANDO L'IMMAGINAZIONE ESCE NON POSSO STACCARE. SE VI È PIACIUTO COME PRIMO CAPITOLO DITELO NEI COMMENTI CHE LO CONTINUO.
VOSTRA : ILVENTOSTACAMBIANDO.

L'incontro Più Bello Della Mia Vita /Benji&Fede /Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora