cap.3

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"Tesoro, ti stavamo aspettando." dice mio padre. Prima di dar retta a lui, guardo con tutto l'odio che ho in copro la donna davanti a me, quella che dovrebbe essere mia madre. 

"Che ci fai lei qui?" chiedo senza distogliere lo sguardo.

"Crystal, sono venuta qui per portarti a New York con me. Voglio farti scoprire un mondo nuovo, darti un'istruzione migliore, farti conoscere persone nuove e..." 

"Aspetta, cosa? Tu credi veramente che prenda in considerazione l'idea di venire con te e con il tuo fidanzatino a New york?" stringo i pugni e respiro profondamente. "Sei sparita per dieci mesi! Dieci mesi in cui non ti sei fatta sentire, nemmeno un messaggio o una chiamata. Niente! E adesso hai pure il coraggio di venire qua con i tuoi vestiti firmati e volermi portare con te a New York."

"Crystal, calmati." mi dice mia nonna accarezzandomi la schiena.

"No, non mi calmo! Io non ci posso credere." sbraito.

"Crystal scusa, hai ragione. Sono stata una pessima madre, ma giuro che non volevo farti soffrire." dice mia mamma mentre mi si avvicina.

"Per una buona volta hai detto una cosa giusta. Hai ragione, sei stata una pessima madre." dico e, subito dopo, esco di casa. Cammino frettolosamente. Non so nemmeno dove stia andando. In pochi minuti sono davanti alla sua tomba, che consiste in un piccolo loculo, vicino a quello di sua madre. Guardo la sua foto e l'accarezzo dolcemente. Quella foto gliela avevo fatta io, a casa mia: era un giorno qualunque e non sapevamo cosa fare, allora la invitai a casa mia e chiacchierammo tutto il tempo. Ci divertimmo un sacco e, facendoci foto per scherzare, uscì quella. Era così spontanea, un sorriso che trasmetteva allegria. Audrey era davvero una bella ragazza. Aveva i capelli neri, che le scendevano fino a metà schiena in boccoli morbidi; aveva gli occhi azzurro ghiaccio, che riuscivano a farti incantare; aveva un fisico mozzafiato, molto proporzionato considerando la sua bassa statura. Audrey pareva una ragazza così innocente, dolce e indifesa, ma era tutto il contrario. Era una vera stronza, provocava la gente e se la prendeva con i più deboli. Non so perchè con me, che sono una sfigata, abbia deciso di costruire una grande amicizia. Senza rendermene conto inizio a piangere. Questa volta però è diverso, perchè il pianto non è causato solo dalla perdita della mia migliore amica, ma anche dalla rabbia che provo verso mia madre. Continuo a piangere fino a quando sento qualcuno che mi chiama.

"Audrey, sei tu?" ripete. Riconosco la voce, perciò mi giro e trovo Steve che mi guarda preoccupato. Non mi chiede nulla e mi abbraccia. Ricambio il suo abbraccio e il mio pianto si fa più forte.

"Che ne dici se andiamo fuori da qua?" propone.

Annuisco e lo seguo fino alla panchina fuori dal cimitero. 

"Come mai sei qua?" gli chiedo.

"Sono venuto a trovare mio zio, il fratello di mia mamma. Dopo che ella ci ha abbandonati mi ha aiutato a non pensarci. Era un grande."

"Ah, mi spiace."

"Tranquilla. Tu sei venuta solo per Audrey? Perchè da come piangevi non sembrava."

"E' tornata mia mamma."

"Ma è fantastico! Oppure no?"

"Sai perchè è tornata? Per portarmi con sè a New York. Ti sembra ancora fantastico?"

"No, adesso no. Tu non ci andrai, vero?"

"Ma certo che no! Piuttosto scappo di casa. Perciò prepara un letto in più a casa tua in caso dovessi scappare."

"Sarai la benvenuta." mi sorride. 

Ricambio il sorriso. Solo ora mi rendo conto che Steve è proprio bello. Non è figo, come la maggior parte dei ragazzi. Lui è bello, tutto qui. Ha degli occhi che sono scuri come la pece. Chissà cosa nascondono. Chissà che storia ci sarà dietro a quei occhi. Con tutti questi pensieri non mi sono resa conto del fatto che lo sto baciando. Finito di baciarci ci guardiamo intensamente e, imbarazzata, scappo. Inizio a correre fino a quando non arrivo davanti alla porta di casa mia. Prima di entrare controllo chi c'è in sala e, quando vedo che non c'è nessuno, apro la porta lentamente ed entro. Senza far rumore vado in camera mia e mi infilo subito sotto le coperte. 

Quella ragazza così misteriosa.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora