cap.9

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Tutti mi stanno fissando e io non so cosa dire. Non posso dire a Steve che stamattina sono andata con Chris al Princeton per cercare suo cugino. Si infurierebbe troppo e la cosa mi spaventerebbe tantissimo.

"Stamattina io e Crystal eravamo in biblioteca, per finire il nostro progetto di matematica." dice Chris tutto d'un tratto.

"E perchè oggi a casa mia non me l'hai detto?" mi chiede Steve.

"Non mi sembrava importante. Adesso possiamo smetterla di discutere e andare a vedere questo maledetto film?"

"Concordo." dice Holly.

Facciamo per andarcene, ma le urla di una ragazza catturano la nostra attenzione.

"Sasha!" dice la ragazza in questione che non ho mai visto. E' molto bello però: ha lunghi capelli mori e un fisico da modella. Magari lo è pure.

"Amanda! Oddio quanto mi sei mancata!" esclama Sasha abbracciandola.

"Ma chi è?" chiedo a Steve.

"E' una sua cara amica. Viene dalla Francia e per questo si vedono raramente. Si chiama Amanda Aubert."

"Capito. Però adesso possiamo andarcene? Sul serio."

"Va bene, andiamo." risponde il mio ragazzo dandomi un leggero bacio sulle labbra. Dopo aver salutato Aaron e Sasha andiamo nella sala per vedere il film, finalmente.

***

Il film non era niente male, anche se non del mio genere. Adesso però vorrei soltanto tornare a casa e dormire.

"Che ne dite se andiamo in un locale? Ho proprio voglia di bermi un drink." propone Holly.

"Io in realtà sono un po' stanca..." dico sbadigliando.

"Dai Crystal, è sabato sera. Non puoi tornare a casa prima di mezzanotte come minimo." dice Erick.

Non aggiungo altro e decido di seguire i miei amici e il mio fidanzato. Ovviamente non berrò nulla. Holly alla fine ci ha portati in un locale abbastanza tranquillo, non troppo lontano da dov'eravamo prima. Tutti prendono da bere, tranne me. Steve ha insistito più di una volta per farmi prendere anche una semplice Coca Cola, ma non ho proprio voglia di nulla.

"Ei, potresti darmi una sigaretta? Ho voglia di uscire e voglio compagnia mentre voi state dentro a bere." sussurro a Steve che, senza farsi vedere da Erick, tira fuori dalla tasca del suo cappotto una sigaretta e un accendino.

"Stai attenta e, se inizia a girarti la testa, torna subito dentro." 

Annuisco e, dopo avergli lasciato un lungo bacio, esco dal locale. Appena varco la soglia della porta l'aria fresca mi circonda e sento una specie di sollievo. Con una mano tengo la sigaretta, mentre con l'altra faccio da barriera per poterla accendere tranquillamente. Al primo tiro tossisco un po', ma dopo altri tre inizio a farci l'abitudine. Mi siedo sul bordo del marciapiede e guardo il cielo, rimanendo meravigliata dalle numerose stelle che lo costituiscono. Audrey è una di loro, e probabilmente adesso mi starà guardando da lassù. Chissà cosa mi direbbe se solo potesse farlo. Mi urlerebbe che sono una testa di cazzo per aver in mano una sigaretta e, dopo avermela strappata dalla mano, mi darebbe una botta in testa, come suo solito fare. Quanto mi manca. Senza accorgermene una lacrima inizia a percorrere la mia guancia destra e, sentendo dei passi, mi affretto ad asciugarla. Prendo un altro lungo tiro e lascio che invada i miei polmoni.

"Ma guarda che bulletta che abbiamo." esclama Chris sedendosi affianco a me.

"Ah, sei tu. Pensavo fosse..."

"Steve? Che ci fai qua fuori da sola? E perchè stai fumando?"

"Avevo bisogno di respirare aria fresca, e per la sigaretta non ho una motivazione, è solo una piccola ribellione."

Quella ragazza così misteriosa.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora