Piccola intro: I'M BACK. Finalmente ho finito gli esami e sono tornata. Spero che siate ancora qui :)
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Certo che quel tipo era inquietante. Pensa Jimin rabbrividendo, mentre torna a passo svelto verso Yoongi e suo fratello. Li raggiunge dopo poco, accorgendosi della presenza di un'altro ragazzo, alto, dai capelli corti e neri e un largo sorriso sulle labbra.
Si ferma accanto a Yoongi e osserva il nuovo arrivato. Poi richiama l'attenzione del fidanzato con una leggera gomitata sul fianco. Il celeste si gira sobbalzando leggermente, si accorge di Jimin e gli sorride, stringendolo a se. "Oh, Minho, lui è Jimin, il ragazzo di Yoongi" interviene allegramente Taemin, indicando il rosso alla destra di Yoongi. Jimin sfoggia uno dei suoi soliti sorrisi contagiosi e alza una mano per salutare, mentre Yoongi coglie il momento per stappare la bottiglia e scolarsela in quattro sorsi. "Tu devi essere Minho, Lee Minho. Piacere di conoscerti!" Esclama poi porgendo il braccio in avanti, per stringere la mano al ragazzo. Questi ricambia il gesto e sorride a sua volta. Poi guarda Taemin con occhi pieni di dolcezza. "Hai un'ottima compagnia, devo venire a trovarti più spesso" esclama posandogli un dolce bacio sulla guancia. Taemin serra le labbra evidentemente imbarazzato e arrossisce, limitandosi ad annuire, mentre gli altri ragazzi scoppiano a ridere. "Jimin, io devo studiare, torniamo a casa?" Chiede Yoongi voltandosi a guardare il fidanzato, intento a cercare di stappare la sua bottiglia. Annuisce e torna al suo lavoro. Yoongi ridacchia, gli ruba la bottiglia dalle mani e con un colpo di polso fa saltare via il tappo, restituendo al rosso la bottiglia stappata. Jimin mette il broncio e la prende, bevendo poi qualche sorso. "Potevo farlo da solo" borbotta poi. Yoongi ride e gli mette le braccia sulle spalle, circondando il collo del più piccolo. "Mh, si, ma prima di riuscirci saresti morto disidratato, quindi ho preferito aiutarti" ghigna avvicinandosi al viso di Jimin. Questo arriccia il naso e si avvicina alle labbra del fidanzato, rubandogli un bacio veloce. "Antipatico" gli dice ridacchiando. Quando si staccano Taemin li raggiunge. "Ragazzi, Minho deve andare ed io mi sono ricordato che ho da fare una visita ad una mia compagna di classe. Vi dispiace se vado?" Chiede guardando il fratello.
"No, fai pure, anche noi torniamo a casa" risponde con gentilezza il celeste, facendo un cenno del capo. Taemin lo abbraccia e, sorridendo, si avvia con il suo ragazzo.
"Ok, Jiminie, adesso io e te ce ne torniamo a casa" dice Yoongi prendendo per mano Jimin e trascinandolo verso la via di casa. Jimin stringe le dita attorno alla mano del fidanzato e sorride, seguendolo.~
"Ti lascio qui?" Chiede Minho accostando la macchina rossa al marciapiede. Taemin annuisce, leggermente scocciato per il fatto di non poter rimanere di più con il suo fidanzato. "Ci possiamo vedere di nuovo? Presto, intendo" chiede tristemente rivolto all'altro. Lo sguardo di Minho si riempie di dolcezza. Il ragazzo prende con due dita il mento dell'altro, costringendolo ad alzare il viso. Poi poggia delicatamente le labbra su quelle del fidanzato, muovendole dolcemente e leccando quelle gemelle.
Taemin sorride e ricambia il bacio, stringendosi all'altro, non volendolo più lasciare. Gli circonda il collo con le braccia e si tira a sedere su di lui, mentre Minho passa con delicatezza una mano sotto alla maglietta del ragazzo. Taemin rilascia un gemito dalle labbra socchiuse, sorridendo lievemente. "Do-Dovrei andare..." sussurra ansimando. Minho ridacchia, lasciandogli un ultimo piccolo bacio a fior di labbra. "Va bene. Quando sei libero chiamami che organizziamo un'uscita" gli dice esibendo un dolce sorriso. Taemin inclina la testa di lato e sorride, socchiudendo gli occhi. Annuisce e apre la portiera della macchina, uscendo sul marciapiede sotto al sole di Novembre. La macchina del fidanzato si allontana e lui si avvicina alla porta di vetro del palazzo e fa per suonare il campanello, quando si accorge che la porta è aperta. Decide di non disturbare la sua compagna ed entra senza avvertire, sistemandosi la sciarpa sul collo. Sale lentamente le scale e arriva al secondo piano, per poi piazzarsi davanti alla porta della ragazza da cui doveva presentarsi.
Sta per bussare quando sente un'altra voce provenire da dentro l'abitazione. È la voce di un ragazzo, calda e leggermente graffiante. Spinto dalla curiosità appoggia l'orecchio alla superficie di legno e si mette in ascolto, concentrandosi sul discorso.
"Mark, ti ho detto che non mi importa con quali mezzi lo farai, basta che ci riesci, chiaro?" La voce di Taeyeon risuona acuta e stridula da dietro la porta, facendo arricciare il naso di Taemin. Non ha mai provato piacere a sentirla parlare, detesta la sua voce.
L'altra voce sembra ridere sommessamente. "Va bene, a te non importa di lui, a quanto ho capito. Tu vuoi solo avere il dolce, etereo, carismatico Yoongi"
Taemin si gela sul posto. Strizza gli occhi, credendo di aver sentito male, ma sa che il nome che ha appena sentito non è frutto della sua immaginazione. Il sangue è diventato freddo, scomparendo dal suo viso e facendolo sbiancare. Cosa c'entra Yoongi adesso? Scuote la testa e torna a concentrarsi su ciò che sta accadendo all'interno dell'appartamento.
"Si, esatto. Quindi vedi di levarmi dai piedi quel Jimin. E alla svelta."
Taemin sente un nuovo brivido di terrore percorrergli la schiena. Gli occhi spalancati, le braccia accasciate lungo i fianchi. Che diavolo sta succedendo li dentro? Una fitta al petto lo colpisce all'improvviso, facendolo piegare ancora di più. Ha paura.
Non riesce a muovere un muscolo, neanche quando sente la porta della casa aprirsi. I capelli si rizzano sulla cute, il terrore si impossessa di lui, sente le lacrime pungere gli occhi ma non si muove, non ci riesce.
"E questo chi è?" Gracchia la voce del ragazzo, sopra di lui.
Taemin sente il rumore dei tacchi di Taeyeon avvicinarsi velocemente, fermandosi davanti a lui.
"Merda" la sua vocina non sembra adatta a certe parole e Taemin lo trova tremendamente inadeguato e distorto.
"Insomma?" Chiede il ragazzo spazientito. La ragazza geme di frustrazione, battendo un piede in terra. "Portalo in casa, Mark, se ha sentito quello che ha detto dobbiamo lavorarci" sibila poi con voce agitata. Poi torna in casa. Taemin sente due grosse mani sulle sue spalle, prova a divincolarsi ma il suo stesso corpo glielo impedisce, non risponde ai suoi comandi. Il viso contratto in una smorfia di paura.
Viene trascinato dentro casa e sente il tonfo pesante della porta che si chiude dietro di lui. Non ha più vie di scampo.
Viene lasciato malamente su un divano di tessuto celeste, con cuscini bianchi e soffici. Un gridolino risuona nelle sue orecchie, risvegliandolo dallo stato di trance in cui si trovava. Si guarda intorno e si ricorda di essere nell'appartamento di Taeyeon. La ragazza lo sta guardando stizzita, con un cipiglio in volto tutt'altro che amichevole. Le lunghe unghie smaltate di lilla stanno picchiettando nervosamente sulla superficie levigata di un mobile in stile moderno, dipinto di grigio e celeste. Sopra vi sono delle foto.
"Taemin" è il nome che esce in modo acido dalla bocca della ragazza.
"Oh, Taemin. E chi sarebbe?" Chiede il ragazzo alla destra del diretto interessato, stirando le gambe e accasciandosi interamente sul divano.
La ragazza tira i muscoli del viso in un'espressione infuriata. "Tu leva i tuoi sudici piedi dal mio divano, razza di idiota" sibila indicando il ragazzo. Questi sbuffa ma obbedisce anche se evidentemente contro voglia. "È il fratello di Yoongi" dice amaramente Taeyeon, rilasciando un leggero sbuffo dal naso piccolo e schiacciato.
Il ragazzo dai capelli rossi sembra interessarsi. "Oh, davvero?" Chiede improvvisamente attento.
La bionda annuisce e guarda il soffito.
"Ha sentito qualcosa?" Chiede il rosso rivolto a Taeyeon.
Taemin, come mosso da una forza interiore, scuote improvvisamente la testa, negando tutto e portando la sua posizione in svantaggio. "Non ho sentito nulla, lo giuro" dice con voce tremante, tenendo lo sguardo fisso sul pavimento coperto da un tappeto azzurro.
"Perfetto" esclama sarcasticamente la bionda, emettendo un suono sgradevolmente acuto. "Ha sentito tutto" aggiunge poi con irritazione evidente. "Quindi adesso sa che cosa vuoi fare tu e che cosa voglio fare io?" Chiede sospetto il ragazzo dai capelli rossi spostando lo sguardo su Taemin.
"Mark, qualunque cosa abbia sentito, sa che c'entrano suo fratello e il suo ragazzo" sbotta spazientita la ragazza cominciando a camminare avanti e indietro davanti ai due ragazzi. Il suono dei suoi tacchi alti arriva alle orecchie di Taemin come un rumore tremendamente fastidioso e irritante.
Arriccia il naso e scuote lievemente la testa, cercando di ignorarlo.
"Allora dobbiamo liberarcene" prorompe Mark alzandosi in piedi e indicandolo. Taemin sente una nuova scossa elettrica provocata dalla paura all'altezza del suo collo.
"Vuoi macchiarti di omicidio? Ah, fai pure" Taeyeon emette una risatina priva di allegria, quasi malata.
Mark ringhia qualcosa e poi le si avvicina. "Allora che cosa vuoi fare? Tu mi stai dicendo di allontanare Park Jimin dal tuo tenero Yoongi ed io ho acettato." Protesta ancora il ragazzo dai capelli rosso scuro, quasi gridando.
Taeyeon si gira di scatto, premendo un dito sul petto di Mark. "Tu hai detto che avevi sempre provato un'attrazione particolare nei confronti di Jimin. Quindi non dirmi che ti ho costretto, perché neanche io dico bugie così grosse! E poi sei mio cugino, i consanguinei si aiutano sempre" ringhia.
Taemin si sente terribilmente spaventato. Quei due sembrano due adolescenti in piena crisi ormonale, ma il fatto che più lo terrorizza è come stanno gestendo la faccenda. Come se si trattasse di qualcosa di illegale. È solo un modo di separare una coppia, e, anche se è un'azione non del tutto corretta, non è decisamente un crimine. Ma allora perché quei due sono così agitati?
Taemin si agita scompostamente sul divano, preso da un forte senso di inquietudine. Hanno in mente qualcosa, ne è certo.
"Senti, io avrò Yoongi, con qualsiasi mezzo. Levami di torno Jimin. Tanto ti piace, no?" Chiede acida Taeyeon, facendo schioccare la lingua contro il palato con fare sufficiente. Mark alza lo sguardo e i suoi occhi si illuminano, come attraversati da una voglia quasi malata. Annuisce leccandosi le labbra, poi torna a guardare Taemin con aria apatica. "E lui?" Chiede senza nascondere una smorfia di disgusto. La ragazza bassina si volta e guarda Taemin con espressione vacua, come se si fosse dimenticata che era li, in casa sua, sul suo divano. Fa scorrere lo sguardo sulla figura gracile spaventata del ragazzo, mentre la tensione cresce ogni secondo di più. Poi Taeyeon scuote la testa, facendo spezzare quel momento silenzioso, come una bolla di sapone che sale in alto e poi scoppia all'improvviso, cadendo in piccole goccioline verso il basso. "Non lo so" biascica annoiata la bionda. Non vede l'ora di eliminare il problema ma è costretta a pensarci. "Minaccialo" dice poi rivolta a Mark. Taemin sussulta. Questa cosa non gli è chiara, non capisce cosa ci sia di serio in un complotto contro una coppia. La cosa che però lo spaventa non è la situazione in se per se, ma il ragazzo alto e magro, dai capelli corti e rosso scarlatto. Il ragazzo in questione muove le iridi a destra e a sinistra, confuso. "Come?" Chiede riducendo gli occhi a due fessure. A Taemin, Mark ricorda un serial Killer, e questa cosa lo spaventa non poco. Taeyeon rotea gli occhi. Odia dover ripetere le cose due volte. "Minaccialo" ripete velocemente guardandosi le unghie e appoggiando la spalla allo stipite di legno chiaro della porta. "Mark assume un'aria infastidita. "Non sono sordo" sibila con irritazione. "Cosa vuol dire minaccialo?"
"Sordo no, ma stupido si" commenta Taeyeon con tono sarcastico, forse fin troppo.
"Trova un modo per convincerlo a tenere la bocca chiusa" spiega poi, vedendo che il collega si ostina a non voler capire. Mark si gratta la nuca, alzando lo sguardo verso il soffitto nel tentativo di trovare un punto debole del ragazzo. Dopo qualche minuto si stufa e gonfia le guance spazientito, scuotendo la testa.
"Che c'è?" Chiede atona Taeyeon, alzando un sopracciglio per chiedere spiegazioni. Mark si gira verso di lei e le rivolge un'occhiata in cagnesco. "Non conosco neanche questo ragazzo, come pensi che possa trovare del materiale per minacciarlo?" Grida infuriato, le vene del collo esposte e le braccia tese lungo i fianchi, con i pugni stretti e le nocche bianche.
Instabile. La parola lampeggia nella mente di Taemin come un'insegna luminosa. Quel ragazzo è decisamente instabile, forse bipolare. Taeyeon sbuffa e Taemin si sente minimamente sollevato, nel sapere che per il momento non riescono a trovare nulla per minacciarlo. A cosa servirà una minaccia, poi, questo rimane un mistero. Ma la sua illusione dura solo pochi istanti. "Ha un ragazzo" dice con naturalezza la bassina bionda, arricciandosi i capelli. Taemin sente il mondo crollargli addosso e un senso di impotenza lo colpisce al petto, assieme ad un moto di rabbia improvvisa. Minho non c'entra, devono lasciarlo fuori. La sua calma vacilla ma non trova ancora la forza per reagire. La figura del rosso davanti a lui lo paralizza. Una sorta di Jeff the Killer, con quel sorriso storto e inquietante.
"Oh" esclama Mark facendo un passo indietro.
"Ottimo" sorride. Un sorriso sghembo che fa attorcigliare lo stomaco di Taemin.
"Per il bene del tuo ragazzo, fossi in te non parlerei di questa faccenda con nessuno." Continua il ragazzo con il suo familiare sorrisetto, picchiettandosi il braccio con le dita sottili della mano destra.
Taeyeon lo sapeva, merda. Pensa Taemin spaventato. La rabbia si fa strada dentro di lui, che stringe i pugni fino a conficcarsi le unghie nei palmi delle mani. L'adrenalina inizia scorrere velocemente nelle vene e lui si alza in piedi di scatto, attirando l'attenzione degli altri due ragazzi. Apre la bocca ed emette un verso strozzato prima di riuscire a parlare correttamente.
"Taeyeon, ti rendi conto di quello che state dicendo?!" Grida infine, preso dalla furia del momento. Taeyon lo guarda con acidità, facendogli capore con un solo sguardo che la sua considerazione nei confronti del biondo non è mai stata alta, e mai lo sarà.
"State solo cercando di separare una coppia!" Continua il biondo gridando. Finalmente ha trovato il coraggio di reagire e non intende sprecare questa occasione. Fa un passo indeciso verso la ragazza, poi alza lo sguardo e l'irritazione cresce nel vedere le labbra di Taeyeon serrate in una sana espressione di menefreghismo.
"Per quanto possa essere brutto e meschino, ciò che state cercando di fare non è un crimine! Perché diamine avete bisogno di minacciarmi?" Chiede esasperato.
Mark gli mette una mano sulla spalla, facendolo tremare e costringendolo a tornare seduto, mentre la bionda si avvicina al frigo, irritata.
"In caso le cose si mettessero male" lo avvisa il rosso, battendogli fraternamente una mano sul braccio. Taemin sente tutta la sua convinzione scivolargli via, come acqua fra le dita aperte di una mano. Il terrore lo assale di nuovo, facendolo sprofondare in un abisso nero di preoccupazione.
In caso le cose si mettessero male.
Cosa ha intenzione di fare? Perché è così importante che io tenga la bocca chiusa? pensa Taemin, le labbra sigillate dalla paura, gli occhi incollati avanti a se nell'espressione di chi è stato ormai messo con le spalle al muro.
"Bravo bambino" si complimenta Mark inclinando la testa a sinistra, sorridendo ad occhi chiusi con soddisfazione. "Adesso te ne vai e fai finta di non sapere nulla, ok?" Gli chiede poi stringendo la presa sulla sua spalla. Il biondo cerca di annuire ma tutto ciò che riesce a fare è un movimento sconnesso del capo. Il rosso lo tira per un braccio, stringendo le dita attorno ad esso. Taemin mugola di dolore e costringe il suo corpo ad assumere una posizione eretta. Mark lo scorta fino alla porta di casa e poi lo spinge fuori, mantenendo quell'espressione malata sul volto. Socchiude gli occhi e alza una mano in segno di saluto, facendo scattare all'indietro il ragazzo davanti a se.
"Ciao, ciao" dice muovendo la mano lentamente, sorridendo ad occhi semi chiusi. Poi emette un risolino quasi isterico, che fa accapponare la pelle al biondo.
Mentre la porta si richiude, Taemin riesce a sentire un ultimo scambio di parole fra i due.
"Allontana Park Jimin il più presto possibile. Non lo voglio vedere con il mio Yoongi"
"Con piacere"
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𝐂𝐎𝐅𝐅𝐄𝐄 [y o o n m i n] (in revisione)
Fanfiction【 《Grazie mille, io sono Park Jimin.》 《... Yoongi, Min Yoongi.》 Sometimes you just have to say "yes" to yourself.