XXI

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Taemin non riesce ancora a muovere un muscolo.
È fermo nella stessa posizione da due minuti interi, le braccia stese lungo i fianchi, come se non avesse la forza sufficiente per alzarli.

Minho sta guardando la panchina. Taemin ha detto che Jimin era qui, ma potrebbe benissimo essersi confuso.
Il corvino si morde il labbro inferiore e alza la testa per guardarsi intorno, cercando altre panchine con cui Taemin potrebbe essersi confuso.
Niente. Sulle panchine nel raggio degli adiacenti dieci metri non è seduto nessuno, mentre le panchine sull'altro lato del viale sono di metallo e con la vernice rovinata dal tempo.

Le mani iniziano a sudare e sente un pensiero fare pressione per invadere la sua testa. Cerca di scacciarlo, ma sa che le probabilità che ciò che pensa sia vero sono abbastanza alte.
Ed è sicuro al cento per cento che anche Taemin pensa la stessa cosa, altrimenti non se ne starebbe li come un baccalà a fissare la panchina, come se avesse visto un fantasma.

"Taemin, so quello che stai pensando ma ti prego, cerca di rilassarti" prova a dire dolcemente Minho, afferrandolo per la spalle con delicatezza e accarezzandolo.
Taemin si accascia sulla panchina, con gli occhi spalancati e le mani fra i capelli, mormorando qualcosa che l'altro ragazzo non riesce a capire. Sembra quasi una cantilena o una preghiera.

"Lo sapevo, lo sapevo. Mark... lo sapevo che qualcuno ci stava seguendo, me lo sentivo, dannazione!"

-Tae" prova a dire Minho. Il suo tono di voce lo tradisce, perciò le parole gli muoiono in bocca prima che possa aggiungere altro.
Il moro cerca di schiarirsi la voce per rassicurare il fidanzato, facendo ricorso a tutti i pensieri positivi che riesce a formulare.
Alla fine, se pur riluttante, si fa di nuovo avanti.
"Minnie, sarà solo andato a prendersi un gelato" gli dice accennando un sorriso che di vero non ha neanche l'ombra.

Taemin alza la testa verso di lui e cambia espressione per un attimo, diventando sarcastico.
"Un gelato? A novembre?" chiede scettico.
Minho si morde il labbro, cercando di trovare qualcosa di logico da dire.
"Magari aveva bisogno di andare in bagno" riprova, cercando di sembrare il più convinto possibile della sua teoria.

Ma non ci riesce, anzi.

"Minho lo sappiamo entrambi che cosa è successo!" esclama a denti stretti il più piccolo fissando i suoi occhi in quelli del corvino.
Sono pieni di disperazione.
Minho si avvicina a lui e si siede al suo fianco, portandolo vicino a se e stringendolo per riscaldarlo.

Il biondo è sempre stato un ragazzo sensibile, che si prende cura degli altri prima di se e mette il bene dei suoi amici prima del suo.
Per questo il corvino ha ragione di pensare che adesso si senta come se stesse vivendo l'esperienza di Jimin in prima persona.

"Mark..." quel nome fuoriesce dalle labbra del minore quasi come una maledizione.
"Sembra che abbia occhi ovunque, io ho paura. Non posso fare nulla ma allo stesso tempo vorrei poter far tutto per mettere le cose a posto" dice con amarezza, sentendo il cuore che si stringe ad ogni parola.
Minho sa che se provasse solo a fare un passo verso la centrale sarebbe subito bloccato dal fidanzato.
Se Taemin fosse stato minacciato di morte è probabile che avrebbe già sporto denuncia da un pezzo.
Il problema è che la minaccia nei suoi confronti consiste nel fare del male ai suoi cari.
E questo Taemin non lo può sopportare.

È talmente preoccupato che possa succedere qualcosa al fidanzato che si è fatto sopraffare dalla preoccupazione e non riesce più a pensare con la sua testa.
E questo Minho lo sa. Purtroppo.
Quel Mark ha toccato un tasto dolente senza, probabilmente, neanche saperlo.
Il biondo continua a rammaricarsi e a pensare ad un modo per ritrovare Jimin, mentre Minho è assorto nei suoi pensieri.

~

Jimin esce dal piccolo bar dove era precedentemente entrato per svuotare la vescica che minacciava di esplodere.
Tira un sospiro di sollievo e torna sui suoi passi. Non ha pensato ad avvisare Taemin, tanto ci avrebbe messo meno di dieci minuti.
Scarta la barretta al cioccolato che ha comprato e la addenta, masticando lentamente.

𝐂𝐎𝐅𝐅𝐄𝐄 [y o o n m i n]   (in revisione) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora