NEW YORK - 2016
Mi chiamo Jennifer e ho trent'anni anni. Ho ricominciato a sorridere sette mesi fa, quando ho rincontrato Lucas.
Io sono sposata con Jason, un imprenditore troppo occupato con il lavoro per ricordarsi di avere una moglie. Di solito se si accorge che nella stanza ci sono anch'io mi rivolge un breve sguardo e poi torna a controllare le sue scartoffie.
Lucas, invece, era un mio ex compagno di scuola. Eravamo stati fidanzati per quasi tutto il liceo prima che lui sparisse e io conoscessi Jason. A dire il vero mi chiedo ogni giorno perché ho sposato quest'uomo. Probabilmente è stato solo per i soldi.
-Ehi Jen!- urla qualcuno.
Mi guardo intorno nel bar e vedo Lucas seduto al bancone che si sbraccia per farsi vedere.
Subito sento un enorme sorriso allargarsi sul mio volto e provo una strana sensazione al cuore, come se facesse le capriole.
Lo raggiungo e lui mi abbraccia.
Oggi abbiamo deciso di andare al parco e fare un pic-nic.
Usciamo dal bar e lui mi prende per mano. Io ricambio la stretta e lo guardo. Lui mi sorride e si avvicina ancora di più a me.
Ho un amante e sono felice. Per la prima volta dopo dieci anni sento di nuovo la voglia di sorridere e di saltare e di correre, perché mi sento amata.
Quando arriviamo Lucas stende una coperta e si siede. Io mi accomodo vino a lui e appoggio la testa alla sua spalla.
-Sai, mi sei mancata moltissimo in questi anni Jen- mi dice.
Io non so cosa rispondere. Dopo aver sposato Jason lui per i primi tempi era stato davvero un marito perfetto. Be' in realtà solo per il primo mese.
-Jen io ti ho già spiegato che non me ne sarei voluto andare ma ho dovuto!- esclama esasperato alzandosi in piedi. - Mio padre voleva a tutti i costi che frequentassi Harward è così ho fatto! Ma non è solo per lui che l'ho fatto. Io volevo laurearmi e poi trovare un bel lavoro per poi poterti assicurare uno stile di vita decente!-
Sono scioccata.
-Aspetta Lucas, cosa significa che volevi "assicurarmi uno stile di vita decente"?-
Si inginocchia davanti a me e mi prende il viso fra le mani.
-Volevo chiederti di sposarmi Jen-
Non so cosa rispondere. Ci metto un attimo a realizzare quello che mi ha appena detto. Lui mi voleva sposare. Per fortuna non devo dire niente perché lui continua a parlare, sempre più eccitato.
-Poi, però, quando sono tornato ho scoperto che ti eri già sposata e allora ho capito di essere stato un idiota è un egoista. Mi chiedo ancora adesso come ho potuto pensare che tu mi avresti aspettato, nonostante me ne fossi andato senza dirti nulla-.
Finalmente smette di parlare e mi guarda.
I suoi occhi brillano e sembrano scavarmi dentro.
Non so cosa si aspetta che dica.
Non so cosa voglio io. So solo che queste parole mi hanno colpita. Hanno fatto breccia nel mio cuore.
Poi, improvvisamente, lui mi sorprende dicendo - Jen sei felice?-
Mi viene quasi da ridere al suono di questa domanda. Lui non sa in questi anni quante volte me la sono fatta guardandomi allo specchio e la risposta era sempre la stessa.
-No-
-Jen sei mai stata felice con quell'uomo?- mi chiede con guardandomi intensamente.
Il suo sguardo sembra trapassarmi e capirebbe subito se dicessi una bugia.
-Forse il primo mese dopo che ci siamo sposati- dico facendo una risata amara.
-Senti Jen io non posso ridarti questi dieci anni che hai buttato con lui, ma posso evitare che tu ne perdi altri dieci, la scelta è tua Jen-
Credo di aver capito cosa intende, ma voglio che sia lui a dirlo.
-Lascialo Jen, vieni via con me. Io ho un lavoro e anche tu e io ho anche una casa a Londra. Jen ti prometto che io ti tratterò come una regina, non ti farò mai pentire della tua scelta se sceglierai di seguirmi, ma non voglio metterti pressione, devi essere tu a decidere-
Mi lascia andare e si alza.
-Vado al Bar a prendere una bottiglietta d'acqua- mi dice sorridendomi e si allontana confondendosi con le persone che passano.
Non mi muovo. Sono paralizzata.
La verità è che nel corso di questi dieci anni ho immaginato tantissime volte di lasciare Jason e andarmene via, ma poi mi dicevo "E che cosa faccio poi? Dove vado?". Adesso, però, avrei avuto un posto dove andare e qualcuno su cui contare.
Lucas torna cinque minuti con la bottiglietta.
-Scusa ma c'era solo frizzante e...-
Mi alzo di scatto ed esclamo -Sì!-
Lui mi guarda confuso -Sì cosa?-
-Sì voglio venire con te. Voglio stare con te! Non voglio sprecare un mese in più con Jason! Io ti amo ancora Lucas, non ti ho mai dimenticato- gli dico di slancio abbracciandolo.
Lui mi stringe forte e le lacrime mi bagnano le guance.
-Jen anch'io ti ho sempre amata! Tu sei stata il mio primo e unico amore e credevo di averti persa per sempre! Questi dieci anni sono stati tremendi senza di te ma, quando ti ho vista in quel bar sette mesi fa, una piccola speranza si è riaccesa in me e ho pensato che forse il destino mi stava regalando una seconda possibilità con te e l'ho colta al volo-
Dopo esserci rivelati tutto l'amore che proviamo l'uno per l'altra torno a casa.
Dentro è tutto buio e non sento rumori.
Accendo la luce e entro in cucina. Sul bancone trovo un bigliettino su cui c'è scritto
"Per Jennifer". Lo apro e leggo:
Sono dovuto partire per un viaggio di lavoro.
Non so quando tornerò.
Mi viene da ridere leggendolo. Non c'è scritto neanche un "Ti amo". È questo vuol dire che tornerà se va bene fra otto mesi.
Senza pensarci chiamo Lucas e poi mi precipito a fare la valigia.
Prendo solo le cose più importanti: dei vestiti, qualche libro, e i miei gioielli.
In questa casa lascio solo quei pochi regali che mi ha fatto Jason.
Gli scrivo di corsa un bigliettino:
Sono partita. Ho deciso che tra noi ormai non può più funzionare, anzi, non ha mai funzionato.
Ti farò avere le carte del divorzio. Addio.
Mi precipito fuori da casa chiudendomi la porta alle spalle e non mi giro indietro.
Salgo sulla macchina di Lucas e lui mi bacia prima di partire a tutta velocità verso l'aeroporto.
Ho trovato la mia felicità. Ho trovato l'amore.