*Attenzione: I comportamenti dei personaggi descritti nella fan fiction non sono assolutamente da imitare: quello che fanno e pensano spesso è sbagliato. Con questo mio scritto pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di queste persone, né offenderle in alcun modo*
But your words cut like knives.
A Fede.
Perché è difficile essere e non apparire, perché è difficile scoprire come sono io realmente.
Perché sotto la mia determinazione, nascondo tanta insicurezza
che minaccio di sgretolarmi da un momento all'altro.
Perché ho paura di ciò che sono, di ciò che diventerò.
Per avermelo fatto capire, per essere stato la persona di cui avevo bisogno,
al momento giusto, nel posto giusto.
Per avermi fatta crescere, grazie.Diciassette, diciotto, diciannove, venti, ventuno, ventidue, ventitré, ventiquattro. I giorni passavano così veloci che erano confusi nella mia mente: non ricordavo quando era finita la scuola, quando avevano consegnato gli attestati agli universitari, ponendo fine al loro tutoraggio. Ponendo fine alla custodia di Louis.
Non ricordavo neanche più le chiamate senza risposta né, tanto meno, quanti messaggi Harry mi inviava. Nella mia mente tutto era confuso in quei giorni, ero costretta a scrivere ogni appuntamento sulla mia agenda e a controllarla costantemente.
Ventiquattro Dicembre. La mia agenda, per quel giorno, riportava una grande scritta: Compleanno di Louis. A farla non ero stata io, ma lui, qualche giorno prima; quando aveva visto il diario che portavo sempre con me, si era fatto spiegare cosa ne facessi e, dopo avermi preso in giro per un po', aveva appuntato tre o quattro eventi che secondo lui dovevo ricordare e dei quali, invece, mi sarei dimenticata.
Il compleanno del mio ragazzo, però, non era tra quelli ai quali sarei facilmente passata sopra, senza ricordarlo.
Louis non poteva sapere quanto la mia povera vita, ormai, girasse completamente attorno a lui. Vivevo nell'attesa di una sua chiamata, un suo messaggio, una sua visita. E quando Eleanor mi veniva a prendere senza preavviso per portarmi da lui, mi infilavo velocemente nella sua macchina, senza curarmi di come fossi vestita, di Frank, di mia madre. Senza curarmi di avere appresso il cellulare, la borsa, persino l'agenda.
Vivevo aspettando lui, aspettando che si preoccupasse di me.
«Non è questo che devi fare, Chantal.»
Mi aveva ripetuto preoccupata Eleanor, quando con una sigaretta in mano, gliene avevo parlato. Avevo sbuffato poi, soffiandole tutto il fumo sul viso e facendola tossire ed arrossire per il nervoso. Adoravo farla innervosire in quel modo.
«Questo non è un rapporto normale, sano.»
Continuava, nonostante il mio continuare a passeggiare per le vie di Holmes Chapel, alla ricerca di vetrine colorate.
In cuor mio, sapevo che Eleanor aveva ragione: ero appena guarita da Harry, mi stavo ammalando di Louis.
Eppure nella mia vita non trovavo altro motivo per voler vivere che non fosse Louis. Solo Louis, neanche quegli stupidi numeri ammassati sul display del mio cellulare, bastavano più.
Avevo bisogno di Louis per sentirmi viva.
Lui non sembrava accorgersi di quanto fosse importante per me, anzi. Quando eravamo insieme si comportava sempre come se fosse lui quello che ci teneva più, fosse lui ad amarmi di più, fosse lui a soffrire di più.
Eppure, ne ero certa, ero io a perdere in quella relazione. Ero io a vivere affinché essa continuasse il più a lungo possibile.
Cosa avrei fatto se Louis mi avesse lasciata? Probabilmente mi sarei lasciata morire, secondo Eleanor. Avrei smesso di provare interesse in qualunque cosa, mi sarei abbandonata alla realtà circostante, nella speranza che qualcuno mi facesse riemergere dal baratro in cui mi ero lasciata cadere, di nuovo.
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He'll only break you
FanfictionChantal è cambiata, non è più la stessa ragazza dolce e fragile di un tempo. Harry l'ha resa più esperta, Zayn più estroversa, Niall più loquace, Liam più determinata. Loro hanno giocato per anni con il suo corpo, trattandola e rendendola una ragazz...