*Attenzione: i comportamenti dei personaggi descritti nella fan fiction non sono assolutamente da imitare: quello che fanno e pensano spesso è sbagliato. Con questo mio scritto pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di queste persone, nè offenderle in alcun modo*
I know we only met but let’s pretend it’s love.
Quel Sabato mattina mi alzai con fatica dal letto, avevo sonno ma mia madre aveva deciso che dovevo alzarmi e sistemare la mia stanza, così alle dieci di mattina aveva acceso la luce ed alzato le tapparelle, disturbando il mio meritato riposo.
Mi ero alzata controvoglia dal letto, lasciando le mie calde e soffici coperte e dirigendomi verso la cucina. Lì avevo trovato Frank, intento a leggere un giornale e trangugiare il suo piatto di uova e bacon.
«Buongiorno.»
Lo avevo salutato sorridendo, e lui aveva ricambiato con un sorriso disinteressato e frettoloso, facendomi incupire. Ero arrivata davanti al frigorifero con una lentezza disarmante, aprendolo e trovando di tutto e di più: latte succo, uova, torta, ciambellone, yogurt, mousse, budino e chi più ne ha più ne metta, avrei potuto fare una colazione degna di questo nome se solo avessi avuto fame.
Anzi, diciamo le cose come stavano. Avrei potuto fare una colazione degna di questo nome se solo avessi voluto. In quel momento i crampi mi attanagliavano lo stomaco, avendo vomitato tutto quello che avevo mangiato il giorno prima, ma di cibo ne avevo fin sopra i capelli.
Volevo diminuire i fianchi, la vita, la pancia, il sedere, le cosce… volevo essere più magra, proprio come lo era Danielle.
Avevo deciso, e nessuno avrebbe potuto farmi cambiare idea, ne ero certa. Avevo preso solo un bicchiere di succo all’Ananas e lo avevo bevuto velocemente.
«Non mangi nulla?»
Mi chiese Frank quando notò che stavo per tornare in camera mia.
Sotto questo punto di vista, il compagno di mia madre, ero sempre stato molto apprensivo: mentre lei non si era neanche accorta di quello che avevo passato quando ero più piccola, lui aveva vissuto e compreso tutti gli stadi della mia anoressia. Non aveva, però, fatto nulla per evitarla, nulla per curarla, nulla percapirla, a parte ingozzarmi fino alla morte, non riuscendo ad ottenere alcun risultato visto che, di nascosto, andavo a vomitare tutto quello che mi aveva costretto a mangiare. A farmela passare, in compenso, ci aveva pensato il figlio.
«Non ho molta fame a quest’ora.» Ammisi ma, notando il suo sguardo ammonitore, mi affrettai subito ad aggiungere «ma tanto pranzo da Zayn, sicuramente lì ci sarà cibo a volontà.»
Gli dissi facendo l’occhiolino e tornando in camera, senza dargli il tempo di rispondermi.
Ignorando mia madre che passava l’aspirapolvere per tutta casa – aveva deciso di iniziare a fare le pulizie natalizie… che poi, a Natale mancavano quasi due mesi – decisi di studiare qualcosa, tanto per dimostrare a Louis, nelle prossime lezioni, che poi alla fine qualche nozione base la sapevo.
Mi rinchiusi in camera mia con i libri per un paio d’orette, ma quando la testa iniziò a surriscaldarsi ed io ad innervosirmi, lasciai tutto lì dov’era e decisi di prepararmi per andare da Zayn.
Tutti i Sabati pomeriggio, prima di uscire, tutti noi li passavamo a casa di qualcuno. Harry, Liam, Zayn, Niall e, quando i miei non c’erano, anche da me. Guardavamo film, giocavamo a biliardo, ci divertivamo e poi, insieme, arrivata la sera andavamo a ballare o a bere qualcosa in qualche locale.
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He'll only break you
FanficChantal è cambiata, non è più la stessa ragazza dolce e fragile di un tempo. Harry l'ha resa più esperta, Zayn più estroversa, Niall più loquace, Liam più determinata. Loro hanno giocato per anni con il suo corpo, trattandola e rendendola una ragazz...