Somehow you kicked all my walls in.

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*Attenzione: i comportamenti dei personaggi descritti nella fan fiction non sono assolutamente da imitare: quello che fanno e pensano spesso è sbagliato. Con questo mio scritto pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di queste persone, nè offenderle in alcun modo*

Somehow you kicked all my walls in.

A Lulù.

Perché mi sta annullando,

perché sta mettendo in dubbio tutto ciò che sono,

proprio come Louis con Chantal.

Perché sta facendo vacillare tutte le mie convinzioni.

«Vieni con me.»

La voce di Zayn irruppe nei miei pensieri come una doccia d'acqua gelida. Spalancai gli occhi, trovandomi nuovamente in quel campo da football, l'erba umida sotto di me, la folla stranita attorno, il moro davanti che mi porgeva la mano per alzarmi.

Cosa dovevo fare? Ormai fidarmi di Zayn andava contro ogni mio istinto naturale. Eppure, anche quella volta, sapevo di non aver molta altra scelta. Il ragazzo davanti a me mi guardava con occhi supplicanti, come a volermi pregare di seguirlo anche se, io, non avevo ancora capito né il luogo né il motivo.

Zayn, probabilmente comprendendo i miei dubbi e la mia diffidenza si affrettò a spiegarsi meglio, la mano sempre tesa verso di me, che ero sì tentata di afferrare, ma altresì timorosa di toccare.

«Avanti, Chantal. Li dobbiamo solo seguire. Ti porto da Harry e Niall, okay?»

Mi spiegò, come a volermi rassicurare. Ma quelle sue parole non fecero altro che far sorgere altri mille dubbi in me, non riuscendo bene a capire il significato delle sue azioni, delle sue intenzioni.

«Perché?»

Allora gli chiesi, sperando che finalmente fosse sincero e chiaro con me, che stavo facendo quell'enorme sforzo di parlare con lui senza scoppiare a piangere ed iniziare a tremare. Ce la facevo grazie alla mia bravura nell'accantonare i ricordi più dolorosi in un angolo, senza andare a ripescarli per alcun motivo.

«Harry non vuole che tu stia da sola, soprattutto con quel tipo in giro, okay? Ed io voglio andare ad aiutarli.»

Mi spiegò, quasi spazientito. Presi un enorme respiro guardandomi attorno. Incontrai gli occhi di Louis, quegli occhi che mi fissavano impietriti, probabilmente non riuscendo ancora a cogliere e a comprendere ciò che stava accadendo ma, semplicemente, non riuscendo a credere che stessi davvero per afferrare la sua mano, accettare il suo aiuto.

Louis non sapeva tutta la storia eppure, buona parte, l'aveva inconsapevolmente compresa da solo e non riusciva a spiegarsi i miei atteggiamenti, le mie reazioni.

Sotto lo sguardo stupito del castano tornai a guardare Zayn che mi protendeva ancora la sua mano, per aiutarmi ad alzarmi dal prato umido mentre io, ancora titubante, non riuscivo a decidere cosa fare.

Sapevo che il suo tocco per me sarebbe stato deleterio. Probabilmente avrei iniziato a rivivere tutto ciò che avevo passato qualche giorno prima, quando mi aveva violentata, di nuovo. Eppure mi costrinsi a ricordare che anche Zayn aveva una motivazione plausibile per farmi ciò che aveva fatto: sua madre era una donna di strada.

Consapevole di quanto quel ragazzo soffrisse e avesse sofferto, le mie iridi si fecero più liquide, più compassionevoli. In quel momento, forse, mi sarei anche potuta buttare tra le sue braccia e stringerlo a me, per consolarlo.

Poi, però, avvertii nuovamente la pesantezza dello sguardo di Louis su di me e mi costrinsi ad ascoltare la parte razionale della mia mente, non quella sentimentale.

He'll only break youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora