Capitolo 13

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Pov's Alessio
Eravamo in macchina, io ed Isabel stavamo dietro, Francesco guidava e Elisa stava affianco, non le toglievo gli occhi di dosso per un secondo, dio era così bella con quel vestito che gli metteva in risalto il suo corpo magnifico. Stavo pensando di portarla da qualche parte dopo cena, vedrò se finiamo verso le 23:30 potremo andare in un parco che conosco, se finiamo piú tardi penso di portarla al luna park. Mentre stavo pensando mi accorsi che eravamo arrivati visto che Isabel mi scuote.
I:"Alé dai su scendi che siamo arrivati."
Io:"Si scusa arabo pensando ad una cosa."
I:"Ah e sentiamo cosa sarebbe?"
Io:"Stavo pensando di portarmi qualche ragazza a letto stasera visto che è da molto tempo che non faccio sesso."
I:"AH SI ALLORA VAI A FANCULO CON QUALCHE TROIA."
Io:"Ma hahahahaha, ci credi anche stupidina."
I:"Stronzo quindi non è vero?"
Io:"Ma certo che non è vero, ho la mia principessa qua con me, che dovrei farmene di una troia cara, però quando fai la gelosa sei troppo idjsaosmsoal."
I:"No ora sembri io quando fangirlo, giuro hahahahahaha."
Io:"Vedi mi tratti male mi prendi in giro."(voce da cucciolo offeso.)
I:"Beh so quale è il rimedio per renderti felice."
Senza che le dicessi niente mi diede un bacio a stampo e dopo un po' si stacco.
I:"Alé prendi la salviettina pulisciti che ti ho messo il rosetto sulle labbra e andiamo da quei due che aspettano noi per ordinare su."
Io:"Si eccomi andiamo."

Pov's Isabel
Aspetti Alessio che doveva ancora scendere dalla macchina, dopo due minuti scese e insieme ci avviammo verso il ristorante, da fuori era stupendo, c'era un giardino enorme con delle altalene e degli scivoli. Salimmo le scale ed arrivammo nella sala, era tutto stupendo, su ogni tavolo c'erano delle rose di colore differenti e il tavolo era apparecchiato divinamente. Quando arrivammo al nostro tavolo notai che le rose erano di colore rosa, ho sempre amato le rose fin da bambina, infatti nel vecchio giardino di casa mia mamma aveva tre piante d rose e quando sbocciavano le coglievo anche se mi pungevo.
Io:"Alé è tutto magnifico qui."
A:"Si magnifico ma mai quanto te."
Io:"quanto sei carino quando fai il ragazzo dolce."
F:"Si però basta mi fate salire il diabete ora."
E:"Ma zitto fossi tu dolce come lui guarda."
F:"Ora mi sono offeso."
E:"Oh piccolo dai vieni qui ti do un bacino così ti passa tutto su."
Francesco si avvicinò e si baciarono.
A:"Poi saremmo noi il diabete, ma per favore."
Io scoppiai a ridere per l'intonaziome che aveva avuto Alessio nel pronunciare la frase e loro si staccarono dal bacio. Dopo un po' arrivò il cameriere e ordinammo.
C(cameriere):"Buonasera, cosa potrei servirvi?"
A:"Per me arrosto all'arancia."
E:"Per me e il ragazzo una frittura di pesce."
C:"Per lei signorina?"
Io:"Beh non so."
C:"Le posso dare una mano se desidera."
A:"No non si preoccupi, l'aiuto io."
Alessio mi fisse che il tonno alla piastra al profumo di arancia era ottimo, quindi decisi di prendere quello.
Io:"Per me del tonno alla piastra al profumo di arancia."
C:"Va bene, da bere cosa porto?"
F:"Quattro calici di vino rosso."
C:"Bene, penso che tra quarantacinque minuti ci servo il tutto, a dopo."
Il cameriere se ne andò ed io e Alessio decidemmo di uscire un po' fuori mentre Elisa e Francesco rimasero dentro a parlare.
Io:"Alé perché prima ti sei rivolto in quel modo sgorbutico al cameriere?"
A:"Cucciola non hai notato che quello ti stava mangiando con gli occhi, ti aveva squadrata dalla testa ai piedi e questo non mi faceva piacere."
Io:"Eheheheh gelosonee."
A:"Si ok sono geloso."
Io:"Meglio guarda."

Pov's Elisa
Erano passati già una decida di minuti da quando quei due stavano fuori ed io ero sola con Francesco e mi sentivo in imbarazzo.
F:"Piccola, successo qualcosa?"
Io:"No, mi sto solo preoccupando perchè quei due non tornano."
F:"Penso che staranno parlando di quel che è successo prima, sai Alessio è un tipo un po' geloso."
Io:"Ma dai solo perché il cameriere si era rivolto in quel modo ad Isabel."
F:"Eh si, io avrei fatto di peggio se si sarebbe rivolto così a te."
Io:"Ma povero ragazzo, con i clienti deve essere per forza gentile."
F:"Si ma non troppo."
Io:"Bah siete strani a volte voi due."
F:"Ma no siamo solamente protettivi nei vostri confronti perché siete di nostra proprietà."
Io:"Ah e chi te lo dice che sono di tua proprietà?"
F:"Uhm...vieni un attimo con me."
Mi prese per mano e andammo nel giardino del ristorante dove non c'era nessuno.
Io:"Fra ma non c'è nessuno, entriamo dai."
F:"Un attimo solo dai."
Non mi diede il tempo di rispondere che le sue labbra si precipitarono sul mio collo, mille brividi percorsero il mio corpo, alterava baci e morsi in un punto ben preciso. Dopo cinque minuti si staccò e presi il telefono per vedere cosa aveva combinato, mi aveva fatto un succhiotto ben evidente, mentre ci passavo sopra la mano lui me la prese.
F:"Beh questo marchio ora definisce la mia proprietà cara e guai a chi si azzarda a toccarti."
Io:"Ti amo troppo quando fai la parte da ragazzo geloso, entriamo ora dai."
Lo predi per mano e ci avvviammo al nostro tavolo dove ora c'erano anche Alessio e Isabel. Aspettammo qualche minuto e poi arrivò quello che avevamo ordinato. Mentre stavo mangiando qualcuno mise una mano sulla mia gamba, mi voltai e quel qualcuno ovviamente chi poteva essere se non Francesco.
Io:"Fra per fovore."
F:"Ma dai piccola l'ho solamente appoggiata la mano, se la muovo che fai."
Inizia a muovere la mano sulla mia gamba fino ad arrivare alla coscia.
Io:"F-fra-a ti p-p-reg-go."
Isabel mi sentì e sussurrò qualcosa ad Alessio che venne vicino a Francesco.
A:"Amico mio dai fai il bravo, lasciala stare."
F:"Si dai hai ragione."
Quando tolse la mano tornai a mangiare e quando finimmo i ragazzi andarono a pagare anche se io ed Isabel volevamo pagare il nostro conto ma non ce lo permisero. Una volta pagato Alessio disse che avrebbe accompagnato me e Francesco a casa perché doveva portare Isabel in un posto, poi domani ovviamente la mia amica mi deve raccontare tutto quando la vedo.

Pov's Alessio
Accompagnai Francesco ed Elisa a casa e poi visto che erano le 23:35 decisi di portarla al parco, ma lei non sapeva ancora nulla. Per la strada fece sempre la solita e noiosa domanda cioè "Dove mi stai portando?" e io le dicevo la solita risposta "Non ti dico nulla, abbi un po' di pazienza." Dopo un paio di volte si arrese a chiedermi dove eravamo diretti. Alle 23:55 arrivammo in questo parco, parcheggiai la macchina e la feci scendere, la portai subito in un prato perché fra un po' avrebbero attivato le fontane per innaffiarlo, ma lei non sapeva nulla.
I:"Amore perché mi hai portato qui?"
Io:"Beh aspetta ancora dieci secondi e vedrai."
Dopo qualche secondo si accesero le fontane e ci bagnammo tutti e due.
I:"Caro mio Bernabei aspetta solo che mi tolga i tacchi e vedrai cosa ti combino."
Io:"Uh guarda sto tremando."
Di tolse veramente i tacchi e iniziò a correre, ma io ero più veloce di lei quindi non mi avrebbe mai preso.

Pov's Isabel
Ma come faccio a prenderlo se è cento volte più veloce di me uff, ma aspetta so come fare a prenderlo. Mentre corredo feci finta di cadere, Alessio mi vide e si avvicinò a me.
A:"Amore ti sei fatta male?"
Io:"Si vieni a controllare un attimo Alé, penso che non sia nulla di grave."
Si abbassò e lo buttai in una delle fontane che si trovavano in questo parco.
A:"Ma sei proprio una stronza."
Io:"Beh stronzo e stronza vanno d'accordo però."
A:"Beh in effetti non hai tutti i torti, vieni con me che ti faccio vedere una cosa."
Si avvicinò a me, mi prese per mano e mi portò su un ponte dove si vedeva un fiume con alcuni cigni.
Io:"Che ballo Alé."
A:"Si piccola, però vogliamo rendere questo scenario un po' più romantico stasera?"
Io:"Beh bastava chiedere caro."
Mi precipitai con le mie labbra sulle sue, fu un bacio lento e molto dolce, le nostre lingue giocavano insieme in sintonia, in quel momento per me c'eravamo solo io e lui. Dopo cinque minuti ci staccammo.
A:"Principessa andiamo che ti riaccompagna a casa che è tardi su."
Io:"Uff va bene."
Andammo verso la macchina e poi prese il tragitto per accompagnarmi a casa, dopo un paio di minuti arrivammo.
Io:"Alé."
A:"Si piccola."
Io:"Vuoi rimanere a dormire qua con me visto che i miei non ci sono perché ritornano domani pomeriggio."
A:"Si va bene piccola."
Scendemmo dalla macchina e andai a mettermi il pigiama e a struccarmi, nel frattempo Alessio si stava cambiando. Dopo una ventina di minuti andai verso la camera dove dovevamo dormire e sul letto mi ritrovai a letto Alessio con solo i boxer e una maglia a giro maniche, mi farà venire qualche infarto un giorno sto ragazzo.
A:"Ehi piccola non sbavare su, vieni qua."
Io:"S-s-i-i."
Andai a stendermi sul letto vicino a lui, gli diedi il bacio della buonanotte e mentre mi accarezzava i capelli mi addormentai.

Mattino seguente
Mi svegliati verso le 10:00 e Alessio stava ancora dormendo come un ghiro quindi decisi di non svegliarlo, scesi giù e andai a preparare la colazione, solo che dopo cinque minuti sentii bussare alla porta e decisi di andare ad aprire.



Spazio autrice:
Hei, per ringraziarvi ho deciso di fare questo capitolo un po' più lungo rispetto agli altri, lasciate un commento e qualche stellina se vi va, questa volta vi ho lasciato con un po' di suspance😏.A presto babies.♡
-Martina

"Innamorata Di Uno Stronzo"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora