Alessandra? Luna?

22 2 5
                                    

Appena ho comunicato ai miei amici la novità mi sono scoppiati a ridere in faccia.
Grazie, siete molto incoraggianti.
Quella stessa sera, dopo aver preso le chiavi per sistemare la stanza, io e Luna non abbiamo parlato e dopo un po' lei è uscita...a quando pare è andata a dormire nella camera di mia sorella. Mi dispiace per lei, ma la vicepreside è venuta a sapere della sua "scappatella" e l'ha ripresa la mattina davanti a tutti.
Voleva le mie attenzioni? Ci è riuscita, ora prende e resta in camera.
La mattina, poco dopo il rimprovero di Luna, la prof ci ha portato fuori e vado ad incontrare dinuovo Alessandra: mi guarda delusa e si avvicina verso di me:
"Ehi...mi avevi detto di vederci e quando sono scesa stavi andando via con Luna".
Cazzo! Durante tutta quella situazione mi ero completamente scordato di lei.
"Ale, scusami...è successo un casino con la vicepreside"
"Si, lo so, ho sentito tutto. Speravo solo che non ti scordassi di me..."
Mi guarda delusa e abbassa gli occhi. Devo rimediare.
"Ehi- le dico, prendendole il mento fra le dita- sono stato un vero idiota, scusami. Stasera non ci sono scuse o imprevisti, ci vediamo...sopra, nel terrazzo. Così non abbiamo il rischio di essere interrotti"
Le si illuminano gli occhi e finalmente torna quel meraviglioso sorriso:
"Ok, allora..a stasera! Stavolta sul serio!"
Le do un bacio sulla guancia:
"A stasera tesoro".
A quelle parole arrossisce e scappa via.
Entusiasta, dopo pranzo salgo in camera a prepararmi e....Luna! No! Devo prima affrontare un pomeriggio con lei!
Entro e trovo un manicomio: la stanza è piena di vestiti, piastre e trucchi! Anche il mio letto è occupato da alcune cose e Luna gira come una trottola:
"Che cazzo stai facendo?"
"Oh, Leo! Cercavo una maglietta ma non la trovo, merda! Voglio stare comoda un poco e tutte le altre che ho sono così strette..."
"Non esci stasera?"
"No! Ma tu si, vai con Alessandra..."
"Le notizie volano eh?"
"No, non lo sa nessuno...ero vicino quando l'hai invitata"
Ha un'aria delusa.
"Che c'è? Sembri delusa! Tu non passi la serata con mia sorella e le vostre amichette del cuore? Se ti va, ci copriamo a vicenda"
"Oh...certo! Si, si, casomai se la vicepreside dice qualcosa ci copriamo, ovvio!"
"Bene."
Mi siedo nel letto e non pronunciamo più nessuna parola.
Lei si mette nel letto con le cuffie, zitta e muta.
Passiamo il pomeriggio così e verso le sei mi alzo per vestirmi.
Ricordo di essermi portato una cravatta e una camicia bianca per le uscite serali....è perfetta per l'occasione!
Mi faccio una doccia e inizio a vestirmi. La camicia ha il collo alto e molto duro: non si riesce a mettere.
Luna si alza dal letto, posa il cellulare e mi fa:"Posso darti una mano, lo faccio sempre a mio padre"
Luna è gentile con me?
Acconsento e si avvicina.
Con le sue sue mani affusolate mi sistema velocemente la camicia e la cravatta alla perfezione.
La osservo un attimo.
Luna Montes non è sicura di sé.
In questo momento desidererebbe scomparire, conosco quello sguardo...è quello che un tempo avevo io.
I capelli castani le ricadono sulla fronte ed istintivamente glieli sposto dietro l'orecchio. Luna stacca le mani dalla mia cravatta perfettamente sistemata e mi guarda:
"Dovresti provare a non truccarti, secondo me saresti ancora più bella!"
Cosa? Che ho detto?
Luna sgrana gli occhi e scappa in bagno. Leo, ma come ti salta in mente?
D'istinto scappo anch'io e vado in corridoio. Ora si farà idee strane. Per due secondi mi è sembrata così... vulnerabile.
Scaccio via questo stupido pensiero e salgo sul terrazzo, dove Alessandra mi aspetta:
"Signorina buonasera! Oggi lo chef offre....panino con prosciutto rubato a colazione!"
Si mette a ridere e mi abbraccia:
"Non vedevo l'ora che arrivassi"
È bellissima.
Ci sediamo a mangiare i panini e poi ci mettiamo a parlare di noi. Istintivamente le do la mano, lei interrompe il racconto di sua nonna che guidava la moto di suo padre e ricambia la stretta.
Ok Leo, ora dovresti baciarla.
Mi avvicino e poggio le labbra sulle sue, piano piano.
No.
Luna??

Nonostante tutto, nonostante tuttiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora