Quando l'indomani mattina mi sveglio, le nostre mani sono ancora intrecciate.
Ripenso alla conversazione di Luna con i suoi e capisco: è davvero in carenza d'affetto. I suoi hanno colmato la loro non presenza con stupidi regali e milioni di vestiti, ma questo non basta, non basta mai.
La mia Luna, dorme profondamente e non si accorge che mi stacco dalla sua presa per andare a fare una doccia e scendere giù per prenderle qualcosa da mangiare.
Cazzo, sto uscendo folle.
Appena scendo giù, trovo Eva e Matteo lontani anni luce che si guardano di sottecchi e per paura di essere aggredito evito di chiedere cosa sia successo, anche se la cosa mi incuriosce alquanto. Sarebbero una coppia strana insieme, strana ma bella.
Appena entro nella sala colazione prendo i croissant per Luna e incontro Alessandra:
"Ehi Leo- inizia acida- a quanto pare lasciarmi in asso come una cretina è il tuo forte"
"Ale, mi dispiace ma..."
"Sempre ti dispiace, intanto la figura della cretina la faccio sempre io"
"Senti, io non voglio continuare quella cosa, non so cosa era con te...io, non voglio mentirti"
"Sei innamorato di quello troia!"
"Come ti permetti a parlare di lei così?"
"Leo, se la sono fatta tutti, tempo tre mesi! Forse sei l'unico a cui l'informazione non è arrivata! Ti userà, ti farà indossare un preservativo e poi sparirà!"
"Cazzate"
"No, Leo, non lo sono! Puoi chiedere a qualcuno se vuoi, io sono sincera con te"
Detto questo se ne va ed io sono incazzato come una bestia. Fermo un ragazzo del corso C e chiedo informazioni, che puntualmente mi conferma. E tanti altri.
Era una falsa, è una ninfomane del cazzo!
Salgo sopra e la trovo che si sta vestendo:
"Volevi giocare con me??"
"Leo, ciao anche a te- risponde lei dolce- giocare a che?"
"Smettila! Gli sguardi, la mano e le parole dolci, tutto solo per divertiti vero?"
"Divetirmi? Ma che cazzo stai dicendo?"
"Tutti mi hanno confermato che ti sei fatta mezza scuola! Tutti!"
Luna inizia ad urlare:
"No!!!! Lasciami spiegare, è un equivoco!!! No, Leo davvero, devi credermi!"
Non la voglio nemmeno ascoltare, sbatto la porta e scendo giù. Alessandra è nel corridoi e mi fermo un attimo:
"Avevi ragione Ale, era una falsa"
"Sono contenta che tu abbia capito"
Fa per avvicinare le labbra alle mie, ma stranamente non mi va, non me la sento. Non ho voglia e non voglio mentirle:
"Ale io..non me la sento..davvero"
Ovviamente Luna arriva giù proprio quando io e Alessandra eravamo vicinissimi. La vedo che ribolle di rabbia, scoppia in un pianto e scappa via.
Non me ne dovrebbe fregare nulla, lei mi ha tradito, ha tradito la mia fiducia e non posso.
Ma perché ragioni così ? Leo, tu non sei il suo ragazzo! Lei....ha tanti ragazzi.
Mi sento infastidito e triste. Io speravo davvero che, non so, qualcosa sbocciasse.
Quella mattina non ho la forza di uscire, troppi avvenimenti, troppe cose.
Vado in camera, Luna dorme, separo i letti e mi addormento pure io.
Io con le ragazze non sono mai stato fortunato. Stavolta speravo, speravo tanto in lei.
Non riesco nemmeno a condividere la stanza, prendo il cuscino e vado a dormire da Matteo.
Domani se mi proverà a parlare riceverà solo brutte parole.
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Nonostante tutto, nonostante tutti
RomanceLuna è figlia di un famoso giornalista e di una grande attrice. Viziata e materialista, si trasferisce a Firenze per seguire la madre sul set, cambiando scuola per la seconda volta. Leo è figlio di due ingegneri, timido, riservato e sognatore. Cond...