Mi guardate?

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Coma profondo.
Certo, dopo che ho dormito solo due ore !
Mi alzo totalmente stonato, mi faccio una doccia e mi vesto: metto la mia maglietta Lacoste e le mie Vans.
Corro in cucina a fare colazione e trovo mamma e papà già in agitazione per la riunione. Per fortuna mia sorella si muove ed alle 7:00 siamo davanti la scuola.
L'incubo ritorna.
È ancora troppo presto e tutti i miei compagni non sono arrivati. Vado al bar di lato a prendere qualcosa con Eva e nel frattempo aspettiamo Matteo.
La TV è accesa e posso vedere l'anteprima del nuovo film di Marylin Blood. Ehi, è girato a Firenze, proprio qui! Oggi pomeriggio mi farò un giro, così forse potrò riuscire a vedere qualcosa.
Marylin Blood!
Non ho mai visto una donna con più classe di lei. Quando recita è divina, ha una tecnica davvero stupenda ed è anche una bella donna. Sono immerso nei miei pensieri quando vedo arrivare Matteo col motorino che posteggia velocemente e fa cadere tutte le bici vicino a lui. Il solito, quando mai non fa danno!
Mi avvio verso di lui ed entriamo poco il suono della campana per conquistare il nostro amato ultimo banco. Purtroppo la nostra missione fallisce e riusciamo a prendere uno scomodo terzo banco al centro, mentre quella bastarda di mia sorella prende l'ultimo. La costringerò a cambiare, usando Matteo come arma. Il nostro professore di matematica fa il suo ingresso, tutto sudato di prima mattina e con l'aria avvilita. Scoppiamo tutti a ridere, ma lui sembra non accorgesene e si mette a chiamare l'appello. Poco dopo, arriva il professore Verdi e lo chiama fuori. Spettacolo, ora possiamo fare casino! È vero, ho impiegato tre anni per ambientarmi, ma ora sono tenuto abbastanza in considerazione nella classe. Circa 20 minuti dopo il nostro professore rientra, portandosi dietro una ragazza.
Ammutolisco, io come tutti i miei compagni di classe.
La ragazza che entra sarà alta 1,70, capelli biondi ed occhi blu mare. Ha un magnifico portamento, indossa un jeans attillato, una camicetta con una bella scollatura ed un paio di tacchi vertiginosi. Dove sta andando questa? Ha scambiato la scuola per una discoteca? Sarà pure bellissima, ma non posso nemmeno dirlo davvero: è piena di trucco.
Con aria di superiorità fa cenno al professore, che si alza di malavoglia dalla cattedra e dice:" Ragazzi, date il benvenuto alla vostra nuova compagna, Luna Montes, che affronterà con voi la maturità".
La signorina sembra ancora poco soddisfatta, mette il broncio e dice:" Non mi degnate nemmeno di uno sguardo qui! Insomma, sono la figlia di Marylin Blood!".
Tutte le mie compagne sgranano gli occhi, ma io no. Sarà pure la figlia di una grande attrice, ma è troppo altezzosa e non voglio averne a che fare. Dopo aver finalmente ottenuto la sua amata attenzione, la signorina prende posto al primo banco ed il nostro professore inizia la lezione.
Alla ricreazione, si fiondano tutti davanti il banco della famosa Luna, compresa quella scema di mia sorella. Io e Matteo ce ne andiamo, ma veniamo fermati:
"E voi? Non abbiamo avuto ancora il piacere di scambiare una parola" asserisce Luna, iniziando a camminare verso di noi.
"Scusaci, ma andiamo di fretta" rispondo irritato.
"Ho capito, ho capito. Siete gli sfigati della classe, i più timidoni. Andate, in effetti non ho alcun motivo di parlare con voi due"
"Senti signorina-rispondo, alzando di molto il tono- se qualcuno qui dentro è sfigato, quella sei tu! Sei qui da tre ore e non riesci a stare senza qualcuno che ti dica quanto sei bella! Sei ridicola!"
"Almeno io sono bella!" ribatte Luna, ridendo come una matta.
Irritato, me ne vado. La odio. Non le rivolgerò la parola per tutto l'anno. Arrivo a casa tutto agitato, studio un pochino e poi esco subito con Matteo. Ci facciamo un giro col motore e passando davanti piazza Signoria notiamo degli enormi camion e telecamere ovunque. La mamma della montata sta girando il suo film e giusto giusto lei è lì, impegnata ad atteggiarsi davanti le persone. Ci fermiamo e la guardo un attimo.
È bella, molto bella. Ha degli occhi dove ti puoi specchiare. Ma è priva di valori e questo no, non lo posso accettere.

Nonostante tutto, nonostante tuttiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora