Un vaso di cristallo.

24 2 1
                                    

La notte non chiudo occhio.
Penso a Luna e non dovrei.
Io e lei ci odiamo.
Ripeto, io non mi sono mai innamorato, ma questa sensazione che provo, qualsiasi cosa sia, non è una semplice cotta.
Non ce la faccio, sto impazzendo.
Mando un messaggio a mia sorella e Matteo e gli chiedo di venire fuori, davanti la scale per andare nella hall.
Mia sorella è perfettamente sveglia e Matteo assonnato da morire:
"Lo so già qual'è il tuo problema"- asserisce Eva
"Sentiamo un poco"
"Leo, tu vuoi Alessandra vero?"
Sarà pure mia sorella, ma è stupida.
"Eva, Alessandra è una brava ragazza...ma ho paura che, insomma....io"
"Luna?"- risponde Matteo.
"Non lo so, per ora l'attenziono troppo e sono anche geloso, mi sento strano"
"Leo! Leo, che cavolo, di Luna ti dovevi innamorare?"
"Innamorato è una parola grossa! Solo ...non la odio più!"
Mia sorella scoppia a ridere, finché Matteo non mi prende e mi porta in camera da lui, lasciando quella cretina nella sua risata.
"Fratello, ti è mai capitato si "sentire il silenzio"?
Sembrerebbe una cosa pazzoide, ma io ho capito perfettamente cosa voleva dire:
"Si, l'ho sentito. Proprio poche ore fa"
"Ancora non l'hai capito, ma ti stai innamorando di lei. All'inizio nemmeno io capivo cosa provavo, ma il "silenzio che parla" è il campanellino d'allarme.
"Tu? Tu con chi?"
"Eva...scusa fratello"
"Stai scherzando??"
"Io...Leo, tua sorella è bellissima! Mi migliora le giornate quella ragazza"
"Matteo, valle a parlare. Ora."
"Come ora ?"
"Ora ho detto"
"Ma sei sicuro?"
"Fidati di me e vai a parlarle"
Matteo mi sorride felicissimo.
"Ascolta Leo, tu vai in camera e goditi la visione della tua bella Luna. Studieremo i suoi comportamenti e poi ti farai avanti anche tu"
"Grazie fratello!"
Se avessi saputo prima che Matteo è perso di mia sorella!
Corro in camera, ma prima di entrare sento urlare. Luna parla al telefono:
"Perché non tornate? E aspettate notte fonda per dirmelo? Mi lasciate sempre sola! Mentre scopate, mattetelo il preservativo, almeno evitate di fare una figlia e abbandonarla così! Non vi voglio sentire! Avevate promesso..."
Subito dopo entro, lei è in lacrime, il telefono le cade dalle mani e si butta sul letto, coprendosi la faccia col cuscino.
"Luna..."
"Lasciami stare!"
Non oso toccarla. Dopo cinque minuti si addormenta stremata.
Senza fare molto rumore, unisco i letti e mi corico vicino a lei.
Durante la notte, sento una mano intrecciare le dita alla mia.  

Nonostante tutto, nonostante tuttiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora