Allora vorrei cominciare proprio con un racconto horror scritto da me. Con questo racconto voglio far capire che nessuno è immortale, che la morte colpisce tutti, nessuno escluso... Prima di leggere il racconto, vi voglio "copiare" la definizione di morte:
La morte è la cessazione di quelle funzioni biologiche che definiscono gli organismi viventi. Si riferisce sia ad un evento specifico, sia ad una condizione permanente ed irreversibile. Con la morte, termina l'esistenza di un vivente o più ampiamente di un sistema funzionalmente organizzato.
Ecco, dopo aver appreso cos'è la morte, leggete il mio racconto e fatemi sapere cosa ne pensate:Loris Dunning ogni mattina si alza alle sette dal suo lettone per poi far colazione con una bella ciotola di cereali davanti a qualche cartone animato. Questa volta le cose andranno diversamente, stamattina Loris non si sveglierà per andare a scuola com'è solito fare, perché Loris morirà.
Immagino già le urla dei genitori quando troveranno il loro caro figlioletto immerso in un sonno eterno, quel sonno che tutti prima o poi dovrete provare.
Io non sono uno spietato assassino, tanto meno uno psicopatico che si diverte ad uccidere... io sono nient'altro che la Morte. Sono quello che quando finisce la sabbia dentro la clessidra viene a reclamare la vostra anima, sono quello che mette la parola fine su ogni cosa.
Ecco, adesso sono qui per porre fine alla vita di Loris. Devo per forza cogliere questo dolce fiore di ciliegio perché ha già dato tutto a questa misera terra.
Tolgo dolcemente il cuscino dalla sua testa e l'appoggio delicatamente sul suo visino, inziando a far pressione. Il bambino cerca di urlare ma non può, il cuscino soffoca la sua debole voce. Inizia a scuotere le manine cercando di liberarsi ma è tutto inutile... la morte è potente, la morte vince su tutto. Il bambino smette di far resistenza, alzo il cuscino per assicurarmi che sia andato tutto a buon fine e vedo i suoi occhioni blu che fissano un punto vuoto del soffitto. Do un bacio sulla fronte pallida, e sbarro il nome dalla lunga lista.
Mi incammino verso la finestra evitando i vetri rotti a terra, ed esco usando una scale di emergenza mentre mi godo le prime luci del mattino.
Leggo il numero civico sulla porta di casa Dunning e vedo il numero tredici... tredici, come l'età in cui ho scoperto la mia dote. Ero solo un ragazzino quando per la prima volta ho trovato a terra una lista stropicciata con su scritto: "LISTA GITA SCUOLA"
Io ero molto furbo per la mia età ed ho subito capito che quella non era una semplice lista ma una lista che Dio mi aveva inviato dal regno dei cieli. La lista ogni giorno si aggiorna con nuovi nomi, Dio me li sussurra nella mia mente e io li trascrivo nella lista, poi sta a me capire di chi si tratta.
Molti credono che i mietitori siano degli scheletri con indosso una veste nera e che vanno in giro a baciare persone, invece no, sono persone comuni, persone come me e come te... Può essere che adesso uno è seduto accanto a voi, magari è un vostro parente o magari un vostro amico, ma state tranquilli, siete al sicuro finché non è arrivata la vostra ora.Firma:
-Ciccio
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Dark Side Of The Mind
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