~7~

68 6 1
                                    

Cercai di dormire fino alle 3, dopodiché ci rinunciai e mi sedetti alla scrivania a fare quei dannati esercizi di matematica, che non avevo fatto nel pomeriggio.
Li finii tutti verso le cinque e mezza,perciò presi della biancheria intima, un paio di pantaloncini Adidas neri ed una maglia bianca, corta con fantasie floreali.Quella mattina avrei fatto ginnastica,perciò il completo era perfetto.
La doccia mi servì a togliere il mix di ansia, paura e rabbia che non mi aveva permesso di dormire e mi aveva fatto rimanere sveglia.
Dopo aver asciugato i capelli ed essermeli legati in una coda alta,impugnai lo zaino e il cellulare per poi uscire di casa.
* * * * *
Finita la scuola chiamai Chalsey:
"Ehy"mormorò ed io contraccambiai con aria sconsolata.
Era da quella mattina che mi sentivo "triste" e pensavo sempre al tono che mi aveva rivolto Luke la notte precedente.
"Vieni a casa mia?Così mi racconti cosa ti passa per la testa,eh?"ridacchiò ed io le concordai con un semplice "arrivo".
Chalsey poteva sembrare una cattiva compagnia solo perché fumava canne ed aveva ogni mese capelli di colore diverso, ma era una fantastica amica...era divertente, comprensiva e sapeva dare bei consigli, ecco perché era la mia migliore amica.
Ci eravamo conosciute un giorno mentre camminavo per le strade desolate della mia città verso le due del mattino.Lei aveva visto la mia espressione triste e mi aveva offerto un tiro della sua canna, dopo che io avevo rifiutato mi invitò a sedermi accanto a lei e da lì diventammo amiche raccontandoci a vicenda le nostre sventure.
Arrivai in poco tempo alla sua porta,e non esitai a bussare incontrando nuovamente il suo sorriso smagliante.
* * * * *
"Quindi cosa passa per la testa di questa piccola macchina?"mi chiese, seduta a gambe incrociate, sul divano nero in pelle.
"Ti ho parlato della mia ricerca di lavori estivi..beh il figlio del padrone del parco divertimenti acquatico di Sydney; sai, quello dove vogliamo tanto andare? Beh, ha letto la mia email e mi ha contattata sostenendo che il nostro dialogo sia obbligatorio dato che é una specie di "colloquio di lavoro" " le spiegai in imbarazzo.
"Wow!E lui com'è? "Mi chiese
"Non ne ho idea,ma é abbastanza irritante. Non ha un'immagine del profilo"sostenni.
"Voglio leggere la chat:immediatamente!"gridò con voce stridula,perciò le passai il cellulare.
Dopo pochi minuti quando ebbe finito di leggere parlò:
"Scrivigli"mi ordinò.
"No..hai visto come mi ha parlato?"le risposi negativa.
"Lo so..però siete teneri"annunció
"Teneri?!Ma scherzi? Mi prende per il culo tutto il tempo..io non gli scrivo. "
Incontrai il suo sguardo per un momento e intravidi l'adrenalina, chinò lo sguardo ed inizió a digitare qualcosa sul MIO telefono; perciò saltai giù dalla poltrona di fronte e cercai in tutti i modi di afferrare il cellulare:
"Lascialo!"gridai,ma lei lo prese e cliccò un'ultima volta prima di gridare:
"Troppo tardi bella gnocca!"e mi porse il cellulare.
"Troia"mormorai sottovoce, assicurandomi però che lei lo sentisse.

Io: venerdì verrò a Sydney per il rave che ci sarà..spero che tu venga ;)

"Cosa cazzo hai scritto? Io non andrò a nessun rave venerdì! E nemmeno a Sydney..sai cosa mi combina mia madre?" dissi,ma lei si limitò a ridere e ridere.
"Ci verrai con me, fine della storia e a tua madre dirai che sei a casa mia " propose.
"Tu!"la indicai "Vuoi andare a Sydney venerdì, ma ti serviva qualcuno con cui andare: sei una stronza, cazzo!" Gridai per poi scoppiare a ridere con lei...le nostre risate,però,furono interrotte da una notifica sul mio cellulare,che prese prima lei.

"Ti ha risposto, Ash "pronunciò guardandomi negli occhi.

Colloquio Di Lavoro [Luke Hemmings]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora