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Passarono diversi giorni e loro continuarono a parlare ogni secondo: Luke continuava a fare le sue battute di rimorchio pessime e Ash continuava a deriderlo senza sosta.
Poi arrivò una sera in cui Luke spense il suo cellulare in compagnia dei suoi amici - quello non era un posto dove avrebbe voluto portarci Ashley- ma tutto quello che successe fu che ce la portò eccome. Ashley visse un'altra di quelle pericolose serate, quelle in cui l'unica soluzione era rinchiudersi a chiave nella sua camera e sperare, sperare di poter arrivare alla mattina successiva senza che accadesse nulla. La ragazza prese il telefono e iniziò a scrivergli:

Ashley: Ehi..
Inviato alle 23:49
Consegnato: /

Ashley: Che fai?
Inviato alle 23:51
Consegnato: /

Ashley fremeva di una sua risposta, perché pensava che una delle loro solite conversazioni potesse distoglierla da quella paura, dalle grida, dalle bottiglie di vetro scagliate contro la sua porta. "Forza, rispondi! Avanti...Rispondi!". Continuava a mormorare tra sé. Le ginocchia, le mani, tutto il corpo le tremava dalla paura. E più ci pensava, più si dannava. Perché non era uscita? Se fosse uscita, avrebbe scampato tutto questo casino, la reazione inspiegabile di sua madre o dell'alcool che ormai ne aveva preso pieno possesso.
Le dita non si lasciarono fermare da dei messaggi e, in pochi secondi, lei era lì ad elemosinare la sua voce, una banale risposta, la fine di quegli squilli uno dopo l'altro.
Luke non sapeva cosa stesse accadendo, anzi non sapeva proprio di niente: Ashley non aveva accennato niente nei riguardi di sua madre. Lui era lì che passava quella stupida serata tra bevute e ragazzate e lei invece era lì ad aspettarlo. Lui non rispose, il suo telefono era spento del resto.
Uno dei suoi amici però, un certo Matthew scambiò tra i cellulari che erano sul tavolo il suo con quello di Luke. Lo accesse e lo sbloccò in poco tempo. Vide i messaggi e la chiamata allora le scrisse accorgendosi del cambio.
Luke: ehi! Sono Matt. Che succede?
La ragazza visualizzò subito.
Si illuse per qualche secondo che fosse lui e poi lesse il messaggio delusa.
Ashley: Niente che ti possa interessare.
Inviato e visualizzato: 01:21

Ashley: Puoi passare il cellulare a Luke, dato che è con lui che stavo parlando?
Inviato e visualizzato 01:22

Il ragazzo esistò un momento a risponderle, individuò il ragazzo sul salotto in fondo dove c'erano praticamente tutti a fare giochi stupidi come il giro della bottiglia e obbligo e verità. Scattò una foto e gliela inviò. Luke si stava alzando per andare verso una ragazza.
Luke: [FOTO] sta giocando a uno stupido gioco.
Inviato 01:25
Visualizzato 01:26

La ragazza annuì e lo lasciò perdere, non rispose. Matt era un ragazzo abbastanza sulle sue, non capiva perché stesse invadendo la privacy del suo amico, ma la noia per quello che stavano facendo gli altri era talmente alta che messaggiare con quella "tizia" le sembrava l'unica cosa meno annoiante. Non sapeva se Luke se la sarebbe presa, perché erano amici dalle elementari, ma quella era la prima sera dopo anni che uscivano insieme. Ci pensò su. Non sentiva di star facendo qualcosa di sbagliato.
"Hey Luke!" Gridò. "Posso usare il tuo cellulare?!". I loro telefoni erano uguali, ma il suo era scarico. Era stata una sorpresa vedere che si accendeva, ma aveva capito tardi che non fosse il suo. Luke non capì cosa gli avesse chiesto, ma annuì e gli alzò il pollice all'insù. "Forzaaaa! È il tuo turno Luke devi baciare Melanie"
Luke aveva bevuto solo qualche birra, ma anche lui non se la spassava benissimo ed iniziava a pensare che tutto sarebbe diventato man mano sempre più noioso. Sbuffò. "Raga basta fare obblighi da bambini, rendiamo le cose più serie e mettiamoci a bere come si deve". La maggior parte dei ragazzi e ragazze lì presenti annuì entusiasta e lui riuscì a scampare a quel bacio. Non si accorse di Matt e non provò a vedere cosa gli avesse chiesto da così lontano.
Rimase nella mischia tra tutti e iniziò ad ubriacarsi tra uno sbottino e l'altro.
Matthew, nel frattempo, continuò a scriverle.
Luke: è successo qualcosa? Sono ancora Matt.

Ashley: niente avevo bisogno di dire una cosa a Luke. Tu perché non sei lì?

Luke: mi annoiavo. Ti chiami Ashley?

Ashley: Si. Perchè? Come mi ha salvata Luke?
Il ragazzo fece uno screenshot e glielo inviò.
Luke: [FOTO (Ashloquio😝❣️)] così.
Ashley sorrise. Sua madre aveva smesso di bussare alla sua porta da un po' e si sentiva finalmente più sicura.
Più serena.

Ashley: 🙄🙄🙄
Ashley: Tu invece?
Luke: Matthew.
Ashley: Perchè mi scrivi da questo telefono?
Luke: il mio si è scaricato ed ho scambiato inavvertitamente il mio cellulare con quello di Luke.
Ashley: capito. Quanti anni hai?
Luke: 18 appena compiuti.
Ashley: Anch'io faccio 18 quest'anno.
Luke: Ti sei mai innamorata?
Ashley: che domanda è?
Luke: Boh, è una domanda.
Matthew era un ragazzo particolare: schivo, sempre da solo, gli piaceva stare con i suoi amici stretti, ma quella serata, con una decina di persone che non conosceva, si sentiva a disagio. Lui poneva sempre domande, queste domande personali che spesso si ha paura di chiedere, non per le domande in sé, ma per il coraggio che bisogna porci nel risponderle.
Ashley rispose.
No. Non credo lo farò mai.
Luke: Perchè?
Ashley: Devo occuparmi di me prima...
Luke: Ok.
Inviato e visualizzato alle 01:48

Luke: Neanch'io mi sono mai innamorato.
Inviato alle 01:59

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 01, 2020 ⏰

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Colloquio Di Lavoro [Luke Hemmings]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora