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Ma:Kate é pronta la colazione!
Io:Arrivo!
Sta per succedere qualcosa, me lo sento. C'è odore di frutta, che equivale ad odore di guai.
I miei fanno sempre così, quando c'è una brutta notizia mi fanno o una crostata o una macedonia visto che io amo la frutta. Come quando é morta la nonna. Mi hanno fatto una gigantesca crostata per farmi sentire meglio. Cosa che non é successo visto che mi sono messa a piangere e ad urlare. La nonna Katia é sempre stata un punto di riferimento per me; con la sua tenacia e la sua forza di volontà mi ha sempre spinto ad andare avanti. Quando è morta mi é crollato il mondo addosso, niente é riuscito a tirarmi su di morale. Neanche mio fratello Luca che é il burlone della famiglia, colui che ogni cosa succede riesce sempre a farti strappare un sorriso.
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Scendo le scale e appena entro in cucina vedo tutta la mia famiglia: mamma Sofia, papà Lorenzo e Luca, che oggi sembra più triste del solito. E poi una crostata enorme.
Io: Che succede?
Pa: Kate dobbiamo parlare.
Mi siedo suo sgabello della cucina, e prendo una fetta di crostata.
Pa: Ci trasferiamo a Londra.
La crostata mi va di traverso e sento che ho già gli occhi lucidi.
Io: Perche?! Qui abbiamo una vita perfetta, voi guadagnate bene, abbiamo una bella casa e siamo circondati di persone bellissime.
Ma: A tuo padre é stata affidata la gestione di un'industria molto importante dove guadagnerà il triplo di quello che prende ora.
E ora? Dove finirà la mia vita perfetta? La mia migliore amica Greta, il mio ragazzo Leonardo?
Sono riuscita ad avere molti amici, di diventare popolare, do stare con uno dei ragazzi più belli della scuola che amo tantissimo, una migliore amica fantastica che mi é sempre accanto. E ora va tutto a puttane per colpa di uno stupido lavoro di una stupida ditta.
Comincio a singhiozzare, poi a piangere. Fanculo. Hanno rovinato la mia vita. Quindici anni di vita buttati via. Non me ne frega più niente. Scappo in camera e mi butto sul letto a piangere.
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Non so quanto tempo é passato da quando sono chiusa in camera. Qualcuno bussa alla porta.
Lu:Kate? Posso entrare?
Io:Si..
Appena entra mi abbraccia. Da come é preso vedo che anche lui non l'ha presa bene. Lui é il capitano della prima squadra di calcio della scuola, ha una ragazzo stupenda che lo tratta benissimo e che lo ama. Ringrazio i miei genitori di aver rovinato le vite dei loro due figli.
Lu: Hey, stai tranquilla. Appena arriveremo lì ci fareno tanti amici e saremo di nuovo felici.
Io: Ma io sono felice qui, a Roma, con tutto quello che c'è in questa bella città.
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Il giorno dopo mi sveglio, go appuntamento con Greta e Leonardo per spiegargli che cosa succederà. Non rivolgo la parola a miei da tutta ieri. Prendo una mela, mangio velocemente e poi esco di casa per incontrare loro. Ma appena arrivo alle panchina dove ci dobbiamo incontrare vedo l'ultima scena che avrei desiderato vedere.

In Your Eyes ||Michele Bravi SOSPESADove le storie prendono vita. Scoprilo ora