NEL CERVELLO DI MAGNUS #2

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Nel cervello di Magnus...

Apro gli occhi a fatica e ci metto un'attimo ad abituarmi alla luce del sole.
Sono in una sala pieni di letti sistemati contro le pareti, sul soffitto ci sono strani dipinti religiosi e sulle tende sono cucite antiche rune.
Giro la testa e sul comodino scorgo una caraffa trasparente piena di un liquido verdastro.

-sei sveglio finalmente-

Una ragazza dai lunghi capelli corvini avanza alla luce del sole. Izzy.

-ciao Izzy-
-come?-
-ho detto ciao Izzy-
-non ricordo di averti detto il mio nome-
-ah... Ecco... Ricordo che Alec lo ha urlato prima di uccidere quel coso ieri sera-
-ieri sera?-
-si-
-caso mai 3 giorni fa-
-come?-
-hai dormito per 3 giorni, Alec dopo aver ucciso quel "coso" (come lo chiami tu) ti ha portato qui per curarti... Hai preso una bella botta!-
-ah... Senti... E tuo fratello ora dov'è?-
-perché ti interessa? Lo conosci?-
-hem.. No non proprio-

Con un grande sorriso Izzy si dirige verso la porta della stanza.

-te lo vado a chiamare-

Detto questo esce chiudendosi la porta alle spalle.

Con un gesto fluido della mano mi tolgo le coperte di dosso e, solo ora, mi accorgo di essere solo in boxer.
Mi guardo in giro per ritrovare la camicia e i pantaloni, che indossavo il giorno dell'attacco, trovandola appoggiata su un lettino vicino al mio.
La porta si apre ed entra un Alec impacciato con i capelli corvini abbassati sugli occhi.

-Magnus, volevi veder...mi?- dice arrossendo appena nota le mie condizioni. -hem... Scusa-
Alec si gira e io con un sorriso un po' malizioso sulle labbra mi infilo i pantaloni.
-ho fatto-
-bene... Cosa volevi dirmi?- chiede tornando a guardarmi.
-Emm.. Niente in particolare volevo solo... Vederti-
-Magnus io... Non capisco come tu possa essere così legato a me.. In fondo..-
-ci siamo appena conosciuti, si lo so.-

Alec si siede sul bordo del mio letto e mi fa un sorriso dolce che solo lui sa fare.

-stai meglio?-
-abbastanza- dico recuperando la camicia.

Faccio per infilarmela, ma, appena sollevo il braccio, una fitta mi percorre tutta la spina dorsale fino ad arrivare alle gambe che iniziano a cedere...
Alec si alza e, infilando le sue braccia sotto le mie ascelle mi sorregge.

-tutto bene?-
-si- rispondo lasciandomi andare su di lui e appoggiando la testa nell'incavo del suo collo.

Mi aiuta a sedermi sul letto e,poi, con movimenti delicati e lenti mi infila la camicia.

-grazie-
-prego..- noto un velo di rossore sulle sue guance... Lo stesso che aveva la prima volta che ci siamo parlati.
Lo stesso di quando ci siamo baciati alla mia festa durante "il gioco della bottiglia".
Lo stesso che ha ogni volta che gli faccio un complimento.

Mi fa un sorriso impacciato e poi si passa una mano dietro la nuca.

-penso sia meglio che io...-

La frase viene interrotta da un forte boato che fa tremare tutto l'edificio.
Alec si gira violentemente verso le finestre instabili, nei suoi occhi riesco a scorgere tutta la preoccupazione che lo schiaccia.

-resta qui- dice posandomi una mano sulla spalla e stringendola leggermente.

Appena esce dalla stanza apro leggermente la porta per riuscire a vedere, o perlomeno sentire, quello che succede oltre quel legno massiccio.
Sento delle urla di un bambino.
Delle urla di ragazza.
Delle urla di un uomo.
Il verso di un gufo.
Un ringhi disumano.

Non ce la faccio più lascio quella che presumo sia l'infermeria e mi dirigo in direzione delle urla.
Vedo un piccolo ragazzino, con degli occhiali troppo grandi per la sua faccia, accasciato a terra con un buco nel petto, il sangue che gli inzuppa i vestiti.
Deve essere Max... Ricordo che Alec me ne aveva parlato... In un'altra vita...
Passo oltre cercando di ignorare i conati di vomito.
Attraverso un lungo corridoio e vedo la figura di un uomo piuttosto anziano piegato in modo disumano con un gufo, con il collo spezzato, adagiato di fianco.
Passo oltre.

Oh no...

Sdraiata davanti a me, con profondi tagli sulla faccia e con gli occhi semi aperti, c'è Izzy bianca come uno straccio.
Un po' di tristezza mi riempie il cuore.. Infondo Izzy la conosco da abbastanza tempo per essere triste per la sua morte improvvisa...

Vado avanti e poi lo vedo....
Alec sta combattendo con un enorme mostro pieno di denti aguzzi e artigli.
Infilza almeno 5 volte la spada nella carne del coso che ha davanti, ma nessuna sembra avere effetto.
E,poi, ecco che si avvera il mio incubo...
Alec viene infilzato da un grandissimo artiglio che lo fa cadere senza forze.
Mi ritrovo a correre prima di connettere le gambe al cervello.
Lo prendo tra le braccia e lo stringo a me..

-no no Alec... Apri gli occhi dai!-
-Scappa, scappa!- dice lui in un sussurro.
-no io non ti lascio qui-

All'ospedale...

Mi sveglio sulla scomoda poltrona sistemata all'angolo della stanza.
Mi alzo e mi sposto direttamente sullo sgabello di fianco al letto.
Gli prendo la mano, come sempre, e gliela stringo.

-Magnus... Sono 4 giorni che non sei più con me... Io... Ti prego svegliati! Mi manchi! Io non posso più vivere senza di te. Non sopporto tutto questo. Io so che sei abbastanza forte. Riuscirai a svegliarti dal coma. Apri gli occhi dai. Dammi un qualche segno di vita. Io così non ce la faccio più! Ti prego apri gli occhi.- a metà discorso ho iniziato a singhiozzare.

Non posso più sopportare di vederlo così.... Privo di vita..

-Magnus... Magnus ti scongiuro torna da me.. Torna da me!-

Nel cervello di Magnus...

-ti amo- dico

Lui scuote leggermente la testa prima che la luce abbandoni i suoi occhi colore del mare.

-no! No! Ti prego torna da me! Torna da me!- le lacrime mi scendono dagli occhi a cascate...
-no ti scongiuro non morire! Non morire! Io ti amo! È tutto sbagliato!! Non doveva finire così! Dovevamo invecchiare insieme! Ti prego apri gli occhi fiorellino!-

~Magnus...Magnus ti scongiuro torna me.. Torna da me!

-Alec!- dico alzando la testa e iniziando a guardarmi in giro.
Sembra una voce esterna, quasi un rimbombo nella mia testa.

~Magnus...Magnus ti scongiuro torna da me.. Torna da me!

Tutto l'edificio attorno a me inizia a sgretolarsi e a diventare fumo che si disperde nell'aria.
Tutto sta scomparendo e ancora non riesco a capire cosa stia succedendo.

Quella era la sua voce, era la voce di Alec ne sono certo...

Il corpo di Alec scompare e io inizio a sfumare come lo stesso edificio a fatto un attimo prima.
Buio.

Magnus
Sento le palpebre pesanti e collose.
Non riesco ad aprire gli occhi, ma la sento...
Sento la pressione calda della mano di Alec nella mia....
Sento la sua dolce voce sussurrarmi nell'orecchio parole dolci...

La sua mano scivola via dalla mia.
No.
Non voglio.
Voglio che torni qui!
Provo a muovermi.
Niente.
Dalla bocca mi esce un verso.
Mi brucia la gola, ma devo parlare...
Devo fargli capire che l'ho sentito..
Deve saperlo!

-Alec-

Malec || StayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora