AKU CINTA KAMU

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Alec

-Magnus... Magnus ti prego torna da me.. Torna da me!-
-scusi... Signor Lightwood.. L'ora delle visite sta finendo; Se vuole può tornare tra 1 ora-
-hem... Certo esco subito-

Aspetto che il dottore se ne vada e poi torno a guardare il viso di Magnus.
Ricordo ancora quando gli ho parlato per la prima volta.
Pensavo che non sarei mai stato alla sua altezza.
Pensavo che uno come lui non si sarebbe abbastato al mio livello.
E poi c'è stato quel bacio.
Ricordo che ho messo da parte tutte le altre persone mente lo stringevo e lo baciavo.
Eravamo rimasti solo noi due... E ora, invece, sono solo io.

Una lacrima mi riga la guancia mentre gli stringo dolcemente la mano per poi lasciarla andare.
Mi allontano dal letto e mi dirigo verso la porta.
E poi la sento...
Sento quella voce che per tutto questo tempo mi è mancata così tanto..

-Alec-

Mi giro di scatto.

È ovvio che me lo sono immaginato...

Nonostante tutto cammino lentamente verso il letto per cercare di scorgere anche il più piccolo movimento.
Niente.
Mi risiedo con una mano appoggiata al materasso e l'altra a sfregarmi il viso.

Perché...
Perché proprio a me...

Sento qualcosa di caldo sfiorarmi il polso.
È la mano di Magnus..
Sorrido dolcemente senza farci caso.
Solo,ora me ne rendo conto...
È la mano di Magnus!
La mano di Magnus ha preso la mia!

-Magnsu! Magnus!-

Mi fiondo fuori dalla stanza urlando!

-è sveglio! È sveglio! È sveglio!-

Cerco di farmi capire in qualsiasi modo, ma, evidentemente, non tutti comprendono l'inglese.
Ritrovo il dottore che avevo visto qualche minuto prima e, senza accorgermene, mi ritrovo ad abbracciarlo con le lacrime agli occhi.

-è sveglio signore!-

Mi allontano e inizio a trascinarlo per una manica verso la stanza di Magnus.

Dopo aver dato un occhiata veloce a tutti i macchinari presenti nella sala si dirige verso di me con passo sciolto.

-il suo ragazzo sta bene... Ora è stabile e non è più in coma, tra qualche ora dovrebbe svegliarsi del tutto... Per ora è come se stesse solo dormendo...-

Una risata mi esce dalla gola, una risata che si porta via tutte le preoccupazioni e le paure che avevo..

-senta... Se vuole può rimanere qui, basta che non fa casino e che non si fa vedere troppo in giro..-

Detto questo esce dalla stanza lasciandomi solo con il mio pandacorno...
(Si... Sono un ragazzo e si ho quasi 18 anni)




Magnus

Mi sembra di avere le palpebre cucite agli occhi.
Sollevarle è molto più difficile di quanto credessi, sembra che qualcosa si stia strappando, ma ce la faccio...

Un forte raggio di sole mi punta sul viso e mi fa tornare in mente la mattina in cui mi sono risvegliato in quello stretto lettino dell'infermeria con Izzy che mi guardava.

Ora però non c'è nessuno, o perlomeno così sembrerebbe.
Cerco di sollevarmi facendo leva sulle braccia, ma è tutto inutile...
Una fitta mi attraversa la gabbia toracica e istintivamente mi porto una mano sul petto dove, con le dita, percepisco una crosta ruvida che mi attraversa sulla destra..

È lo stesso taglio del sogno...
Ma che diamine...

Inizio a ricordare tutto.
Emma che entra dalla finestra aperta.
Emma che mi spinge contro il muro e mi fa cadere tirandomi un pugno.
Emma che estrae un pugnale.
Emma che alza il pugnale.
Il dolore.
Il sangue.
La voce di Alec.
Il buio.
Le tenebre

Giro la testa a fatica e lo vedo..
Lì seduto su una scomoda poltrona con gli occhi chiusi e un cuscino sotto la testa.

-Alec- dico piano.

E senza doverlo ripetere lui apre gli occhi facendomi rivedere, finalmente, quel blu perfettamente perfetto.

-Magnus-

Rimane immobile, ma riesco a vedere tutto il sollievo farsi strada nel suo sguardo e le lacrime inondargli il viso portandosi via la tensione.

In un attimo me lo ritrovo accanto a stringermi la mano e a dire che andrà tutto bene.

-Aku cinta kamu- sussurro piano.
-cosa?-
-Aku cinta Kamu... Vuol dire "ti amo" in indonesiano-
-tu sai l'indonesiano?-
-in realtà no... Prima del coma non sapevo neanche che esistesse questo termine...-

Si china e posa dolcemente le labbra sulle mie trascinandomi in un bacio dolce e lento.

-Aku cinta Kamu, Magnsu-

~

Dopo 1 ora di andirivieni di dottori che continuavano a controllarmi la pressione e il battito cardiaco sono riuscito a convincerli a lasciarmi solo con Alec.
Mi sono spostato un po' dilato e lui si è sdraiato accanto a me... Dio quanto mi è mancato sentire la sua spalla contro la mia...

-... Non mi volevano credere così li ho mandati via- sta dicendo.

Non ho ascoltato una sola parola, ero troppo impegnato ad ammirargli il viso... Dovevo accertarmi che non fosse davvero morto...

-sai- inizio -ho fatto un sogno strano. strano, ma reale. Come se fossi stato in un mondo parallelo reale quanto questo. Un mondo in cui la magia è presente nella vita di tutti i giorni.... C'eri tu... C'erano  Izzy e Max... C'ero io e poi un sacco di persone che non conoscevo...
Eravamo a casa mia alla fine di una festa e quando ti ho trovato tu dicevi di non mi conoscermi...
sapevi chi ero solo perché sostenevi che fossi il sommo stregone di Brooklin...-
-il sommo stregone di Brooklin?-
-già- dico sorridendo- quando siamo tornati dagli altri.... Erano tutti morti... Tutti tranne Izzy che stava combattendo contro un mostro che poi tu hai ucciso. Solo che, prima di morire, mi ha scaraventato lontano facendomi svenire...-
-che strano... Ad un certo punto, mentre eri in coma, il tuo cuore si è fermato... È stato orribile.-
-coincidenze- sorrido e gli stringo di più la mano - quando mi sono svegliato c'era con me Izzy che è venuta a chiamarti e, mentre parlavamo, un altro mostro è venuto ad attaccare... E... E...-
-che c'è?-

Sorrido scuotendo la testa -sono morti tutti, Max, Izzy... Tu... È stato orribile... Sei morto tra le mie braccia e io non potevo dirti nulla, tu non mi conoscevi... Non potevo neanche darti un ultimo bacio... È stato allora che mi sono reso conto di averti perso prima ancora di poterti prendere...
Stavo già per lasciarmi andare completamente e mollare tutto, fino a quando non ho sentito la tua voce che mi chiamava, che mi pregava di tornare indietro.... E così è stato. Mia madre diceva sempre che, nei momenti più bui, certe persone brillano.... Ma non è così... La verità è che è la speranza a brillare... E tu eri la mia speranza!
Tu mi hai riportato indietro dalle tenebre.. E... Questo mi ha fatto pensare.-
-pensare a cosa?-
-al fatto che non voglio passare la mia vita con nessun'altro...-
-cosa intendi dire?- chiede mettendosi seduto

Alzo lo sguardo su di lui e lo fisso.
Ha le guance rosse, i capelli corvini scompigliati e gli occhi blu lucidi.
Sembra quasi un bambino...
Un bambino perfetto.

-intendo dire che non ho nessuna intenzione di perdere la mia luce, non ho intenzione di perdere la mia speranza.... Io voglio sposarti Alexander.-

Malec || StayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora