'Se si potesse camminare verso il cielo ad occhi chiusi
consapevole che non si smette mai di respirare...'Mal di testa.
Un dolore atroce che gli impedisce di respirare.
Tony si risveglia ancora un pò stordito e confuso dai medicinali, alza una mano, sentendo un peso sul suo petto, accarezza la pelle morbida del viso di Ziva, risvegliandola dai suoi incubi.
Lo vede aprire piano gli occhi e sente mormorare il suo nome, lei accarezza il viso pallido di Tony per fargli sentire che è presente, accanto a lui nel bene e nel male, l'elettrocardiogramma impazzisce di colpo, spaventando Ziva, che esce dalla stanza per chiamare un medico.Il risveglio di Tony, così improvviso e inaspettato, sorprende il medico che inizia a controllarlo.
Esce dalla stanza profondamente dispiaciuto per parlare con Ziva "Signorina David... Purtroppo le porto cattive notizie... il Signor DiNozzo, dopo il recente intervento piuttosto complicato e pericoloso, ha perso totalmente la vista.
Tuttavia sta bene, reagisce bene ai farmaci e credo che domani mattina potrà tornare a casa, ma avrà bisogno di una guida... "
"Grazie, dottore. Sarò io la sua guida."Ziva torna nella stanza, prendendo la mano di Tony e stringendola forte "Tony? Sei sveglio?"
"Si."
"Mi prenderò cura io di te... ti assicuro che starai meglio, domani mattina ti porto a casa, così potrai riposarti, penserò io a tutto... "
"Ziva... grazie. Mi basta sentirti per stare bene... visto che non posso vederti... "
Tony le sorride contento, facendo sorridere anche lei mentre ricomincia a piangere "Ehi, perché piangi?"
"Non puoi vedere, Tony... come puoi ancora sorridere?"
"Semplice. Ti amo. Questo mi basta. Siamo qui... insieme... cosa posso chiedere di meglio?"
Ridono entrambi tenendosi per mano, fino a quando il sonno prende il sopravvento.La mattina dopo, Ziva chiama i colleghi per aggiornarli sulle condizioni di Tony, poi, insieme, vanno a casa di Tony.
Gibbs è steso sul letto con una birra in mano quando sente aprirsi la porta tra le risate di Ziva.
Incuriosito, sbircia nascosto dalla porta, vedendo entrare Tony. Rimane sulla porta a guardare mentre i due parlano "Ziva, non devi guidarmi. Conosco casa mia..."
"Oh, andiamo Tony! Non puoi ricordarti esattamente tutta la casa... prima o poi inciamperai...!"
"Ah ah... molto spiritosa... cosa fai?"
"Preparo qualcosa da mangiare..." da lontano Tony percepisce passi veloci e capisce che stanno arrivando i suoi colleghi...
"Ziva? Li hai chiamati tu?"
"Chi?"
"Loro... guarda fuori..." Ziva guarda fuori dalla finestra, vedendo in lontananza Abby, McGee e Ducky arrivare di corsa.
"Ma... come hai fatto...?"
"Ehi... ho perso la vista, non l'udito..."
Gibbs sente quelle parole e capisce ciò che sta succedendo, gli occhi iniziano a pungergli mentre cerca di non piangere.Dopo pochi secondi, Ziva accoglie i colleghi che, appena vedono Tony, si fiondano ad abbracciarlo, facendolo sorridere.
"Ehi, ehi... state buoni! Il dottore ha detto che non deve sforzarsi e sopratutto sarebbe meglio parlare a bassa voce..." Abby interrompe Ziva, gettandosi tra le braccia di Tony "Oh, Ziva... mente prediche per oggi... Tony è vivo e dobbiamo festeggiare!!"
"Ok. Ma non fate rumore... "
Ziva si allontana per tornare ai fornelli, lasciando Tony tra i colleghi. Tutti lo abbracciano e lo baciano ma poco dopo la situazione degenera quando iniziano a discutere su ciò che può fare o meno senza vedere.Le voci si alzano, Tony inizia a sentire fitte dolorose e sempre più forti alla testa, stringe gli occhi e si mette le mani sulle tempie, che sembrano scoppiargli.
Si appoggia al muro dietro di se mentre le voci aumentano di volume, si lascia scivolare a terra, finendo seduto con le ginocchia al petto e le mani a stringere forte la testa.
Appena Ziva si accorge della situazione, sgrida i colleghi, cacciandoli sedutastante, poi si siede accanto a Tony abbracciandolo dolcemente ed accarezzandogli delicatamente la testa.
Lo sente tremare tra le sue braccia, fragile e senza difese come non lo ha mai visto, lo culla dolcemente per calmarlo fino a quando lo sente addormentarsi, smettendo di tremare. Gibbs, che ha assistito a tutta la scena, esce dalla stanza e s'inginocchia davanti a Ziva
"Ehi... tutto bene?"
"No. Non va bene... ora non ci vede ma è comunque più forte di me... ha accettato la situazione come se non fosse nulla di grave... "
"Hai ragione, è più forte, di tutti noi... questo perché ci siamo noi a sostenerlo e lui lo sa. È in gamba... ed è molto coraggioso"
Gibbs la bacia sulla fronte, rassicurandola "Ce la farà! " prende delicatamente Tony in braccio e senza svegliarlo lo porta nella sua camera per lasciarlo riposare.
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Se Si Potesse Non Morire
FanfictionSeguito di "Luce nel cuore" Momenti dolorosi, un funerale straziante, un caso da risolvere, un ritorno insperato e uno spiacevole incidente portano lentamente alla luce un amore nascosto e rafforzano un rapporto 'padre-figlio' che rischiava di esser...