Love, hope, despair

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Avvilito, distrutto, smarrito.


Questo lo stato d'animo di chi pensa di aver perso tutto ciò per cui valeva la pena vivere e lottare, tutto ciò che conta veramente, tutto ciò che è stato, è e sempre sarà... siede immobile sul divano, tormentato dal pensiero fisso di non essere stato in grado di proteggerlo, nemmeno se gli fosse stato accanto in quel momento al posto di Ziva... avrebbe semplicemente peggiorato suo dolore.
Si sente soffocare dalla rabbia che vorrebbe uscire per scaricarsi su chi se lo merita, ma lui non vorrebbe.
Non vorrebbe che rischiasse la vita per lui, che ora forse non ne ha più una.
Gli si spezza il cuore a sapere che, almeno per un po', non potrà stargli accanto per fargli comunque sentire che c'è, che è li per lui perché è tutto vero: gli vuole bene.

Mette le mani tra i capelli e chiude un momento gli occhi per ritrovare un pò di calma nella mente confusa e sconvolta.
Rimane fermo fino a sera, seduto a pregare che tutto questo finisca presto, per non soffrire più 'TORNERÀ A CASA DA ME... NE SONO SICURO. LO ABBRACCERÒ ANCORA E NON LO LASCERÒ PIÙ SOLO' continua a pensare, sperando che qualcuno lassù ascolti le sue preghiere.

Intanto, in ospedale, McGee non riesce a stare fermo, gira avanti e indietro per i corridoi aspettando che qualcuno gli dia notizie sulle condizioni di Tony.
Per due giorni non ha fatto altro che chiedere a medici e infermieri, ma nessuno si è degnato di rispondergli.
Solo Ziva, stranamente, arriva la possibilità di venire a conoscenza di ciò che succedeva in terapia intensiva.
Era uscita solo per prendere dei vestiti puliti per Tony, era fuori da più di un'ora e Tim non sapeva spiegarsi il motivo di tanti misteri. Ducky e Abby erano appena stati avvertiti dell'accaduto.

Entrando in ospedale, Ziva li vede correre verso di lei e si ferma "Hei, Ziva! Cos'è successo? Come sta? Cosa sta facendo? Forza, rispondi... ti prego! Ti prego! Ti prego!"
Le domande di Abby la rattristano e lei se ne accorge "Non volevo intristirti... scusami, sono stata troppo dura... "
"Abby, non preoccuparti... lo sarei comunque... "
"Come sta Tony?"
"Beh... Tony è stato colpito alla testa. L'hanno operato subito e l'unica cosa che mi hanno detto è che... è possibile che non si risvegli mai più. È in coma, forse irreversibile..."
Abby inizia a piangere disperata, abbraccia forte Ziva mentre Ducky cerca di tirarle un po' su "Mie care... non dovete sentirvi in colpa... Anthony non avrebbe mai voluto essere la causa delle vostre sofferenze, abbiate fede in lui, e un ragazzo forte, ce la farà! " entrambe grate delle rassicurazioni abbracciano Ducky, che si lascia scappare una lacrima dagli occhi.

Entrano in sala d'aspetto, trovando McGee alquanto agitato.
Abby gli si avvicina e lo abbraccia forte "Abby? Abby?? ABBY??? Il mio braccio... ti prego, lasciami!"
"Oh, scusa. Sono stata troppo avventata... "
"Non ti preoccupare... Ziva?"
"Dimmi..."
"Ti prego, sono disperato! Dimmi di Tony... qui nessuno mi dice niente...!"
"Mcgee... Tony... è in coma. Il proiettile ha attraversato la tempia destra... potrebbe non risvegliarsi più.
I danni celebrali sono gravi, i dottori non credono in un possibile recupero..." le lacrime tornano a scorrere sul viso di Ziva, queste laceranti parole lasciano McGee turbato e incredulo, ripensa inevitabilmente agli ultimi giorni passati con lui, giorni che non torneranno più.

Tutti tornano a casa, arresi davanti al destino atroce che in pochi giorni li ha separati da Gibbs e ora da Tony.
Ziva, al contrario, rimane all'ospedale in attesa di un permesso per poter entrare nella stanza di Tony in modo da rimanergli accanto facendo sentire la sua presenza.
Un Dottore la lascia finalmente entrare, così, senza far rumore, entra e siede accanto a lui, tenendogli forte la mano.
Le lacrime continuano a scorrere, appoggia la testa sul suo petto e chiude gli occhi, pregando che si rimetta presto, che torni da lei... che le regali ancora i suoi baci e i suoi abbracci.

Se Si Potesse Non MorireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora