Dimissioni

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La mattina dopo Tony si sveglia di buon umore e, sentendo Ziva e Gibbs addormentati accanto a lui, decide di non svegliarli e a punta di piedi raggiunge la cucina per preparare la colazione per tutti.
Nonostante la cecità, riesce perfettamente a muoversi per casa come se vedesse.
L'aroma del caffè sveglia Gibbs e Ziva di soprassalto, si preoccupano subito quando non vedono Tony a letto, così decidono di andare a controllare. Tony li sente arrivare da lontano, così riempie due tazze di caffè e le mette a tavola.

Entrando in cucina rimangono sbalorditi dalla destrezza di Tony così, senza fiatare, si siedono e fanno colazione con Tony, lo fissano a lungo per tentare di capire cosa pensi, Tony sente i loro sguardi su di se e inizia a parlare "Non c'è bisogno di fissarmi così intensamente..."
Gibbs e Ziva si guardano sorpresi di essere stati colti nel fatto così facilmente.
"Cosa vuoi fare oggi, Tony?"
"È naturale... andiamo all'NCIS... dobbiamo chiudere il caso, altrimenti Gibbs non potrà tornare al lavoro e non voglio che la squadra venga divisa..."
Ziva a questa risposta sgrana gli occhi, perplessa "Cosa vuoi dire? Perché dovrebbero dividere la squadra? E tu cosa vorresti fare... perché vuoi andare all'NCIS?"
Tony sospira scuotendo la testa "Voglio mettere dentro quei mafiosi, Ziva. So che Gibbs è stanco di star nascosto, solo mettendo fine a questa storia potrà uscire... riguardo alla divisione della squadra... lo scoprirai presto..."
Rimangono entrambi confusi dall'ultima frase di Tony, ma su una cosa ha ragione: Gibbs è stanco di non poter lavorare e di fingere, così decide di lasciar perdere il resto.
Finiscono velocemente di fare colazione poi si dirigono all'NCIS.

Al loro arrivo l'intero ufficio rimane incredulo del ritorno anticipato di Tony.
Tutti lo salutano con calore e affetto, anche McGee rimane alquanto sorpreso nel vederlo "Hei, Capo... cosa ci fai qui? Pensavo avresti riposato un po' prima... "
"... prima cosa, Mcgee? Non possiamo perdere tempo. Entro il weekend voglio chiudere il caso... muoviamoci! " "Si, Capo."
Con grande entusiasmo McGee si mette al lavoro "Capo... dalla sparatoria risultano 5 morti, un ferito e 2 fuggitivi, che l'FBI ha catturato subito dopo. Nessuno di loro vuole parlare... cosa facciamo?"
Tony riflette un'istante, poi parla con sicurezza "Voglio parlare con loro, tutti nella stessa stanza..." sorride mentre lo dice, un sorriso che mette i brividi a McGee, che forse ha capito il suo piano 'Malvagio'.
McGee e Ziva portano in sala interrogatori i tre sopravvissuti alla sparatoria mentre Tony sale le scale per parlare con Vance.

Apre la porta senza bussare, Vance lo guarda sorpreso della visita "Agente DiNozzo, come mai da queste parti?"
"Sono qui per chiudere il mio ultimo caso... "
Vance rimane sbigottito dalla risposta, alza lo sguardo sul suo agente e gli si avvicina "Cosa vorrebbe dire... perché sarebbe il suo ultimo caso?"
"Direttore... avrà certamente preso atto della mia situazione... "
"... certo... "
"Questo significa che non posso fare bene il mio lavoro. La cecità mi ha portato a prendere una sofferta decisione... "
"Cos'ha deciso?"
Rimane un attimo in silenzio per poter stampare nella sua memoria quest'ultimo doloroso momento che porrà fine a tutto.
"Direttore... alla conclusione di questo caso, visto la mia condizione, mi vedo costretto a dare le mie dimissioni."
Il silenzio invade la stanza, la sicurezza di Tony contrasta il timore e la tristezza del suo Direttore a quelle parole taglienti, che gli farebbero perdere un più che valido agente della sua agenzia.
Dopo quelle dure parole, Vance si dimostra più protettivo e comprensivo verso Tony per la sua decisione, appoggia dolcemente la mano sulla sua spalla e lo incoraggia "Tony... conosco bene la sua situazione e capisco possa sentirsi d'intralcio... accetto malvolentieri le sue dimissioni, ma sappia che può sempre cambiare idea o decidere di tornare a sua scelta. Mi dispiace perdere un valido componente del mio staff... le auguro di star meglio"
"La ringrazio della disponibilità, Direttore."
"Conti su di me per qualunque cosa... "
"Grazie."
Esce dall'ufficio distrutto dalla terribile decisione presa che si avvia con decisione verso la sala interrogatori.

Se Si Potesse Non MorireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora