Il mio peggior incubo

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Non ci potevo credere, di sicuro stavo ancora sognando. Mi diedi un pizzicotto sul braccio, quello doveva essere solo un incubo. Cercavo di non guardarla negli occhi, ma ogni tentativo era invano, mi voleva provocare
- guarda chi si rivede, la ragazzina senza speranze - mi insulta con quella sua vocina arrogante
Io non le rispondo, mi limito a camminare dietro a mio padre.
- non parli? Ti hanno per caso tagliato la lingua?- ridacchia
- vuoi lasciarla in pace - sputa acido mio fratello
- Stefano è tutto okay, lo ha sempre fatto - gli spiego amareggiata
- sempre fatto?! -
Domanda il ragazzo
- non noti una certa somiglianza?- sbuffa la ragazza alzando gli occhi al cielo
- quindi siete sorelle?  - chiede stupito
- è una lunga storia - sintetizzo
- certo che con due ragazze a casa ci si diverte - dice ironicamente con sguardo malizioso
- ma vai via - ridacchiamo in coro dandogli un pigne tot sulla spalla
Distolgo lo sguardo da Stefano e noto che siamo arrivati a casa. Mio padre apre la porta, corro in camera mia e mi lancio sul letto. Prendo un cuscino che appoggio successivamente sulla mia pancia e controllo qualche messaggio su Whatsapp. La maggior parte di essi erano scritti da Sasha, ma uno tra tutti quelli era di un'altra persona, lo leggo
_CHAT_
Lorenzo:
Emma.....
Emma:
Che vuoi ?
Lorenzo:
Lo so che la tua risposta continua ad essere no, ma devo dirti una cosa
Emma:
Non voglio sentire la tua voce
in questo momento
Lorenzo:
Invece io si
Emma:
Dovrai aspettare

Lorenzo's P.o.v

Devo incontrarla a tutti i costi, lei è il mio unico pensiero, e sono troppe notti che passo insonni per questo. Lo so che se la è presa per come l'ho tratta in ospedale, sono stato uno stronzo ma mi devo far perdonare. Scorro fra le chat ed entro in quella con Giuseppe

Lorenzo:
Giuse, Emma è ancora con voi?

Passano pochi minuti e la sua risposta arriva

Giuseppe:
No, è tornata oggi a casa
con Stefano
Lorenzo:
Stefano?! Che c'entra?
Giuseppe:
Si, il fratello
Lorenzo:
A grazie Giuse

Chiudo tutto e faccio un sospiro di sollievo, posso incontrarla e non mi potrà dire di no

Emma's P.o.v

- Emma - mi chiama la voce di mia sorella
Cavolo, non avevo chiuso la porta
- ancora tu, te ne vai? - sputo acida
- perché non ci possiamo comportare come due sorelle normali - sbuffa isterica
- perché non ti voglio considerare come una sorella?- dico ironicamente con gli occhi alti verso il cielo
- lo so che mi sono comportata male con te e quel ragazzo, ma non so che mi era preso - mi supplica cercando di abbracciarmi
- non sono ancora disposta a scusarti - sospiro uscendo dalla stanza e andando in cucina
Prendo il sacchetto dei pop corn, ma nel farlo incrocio lo sguardo di mio padre, grande sbaglio
- tesoro ti è piaciuta la sorpresa?- chiede l'uomo con voce entusiasta del lavoro svolto
- eh tantissimo - sbuffo in tono menefreghista
- non potete metterci una pietra sopra e ricominciare da capo - mi propone ormai stufo dei nostri litigi
- sfortunatamente per lei no, l'errore è suo - la incolpo
Raggiungo il salotto e mi siedo sul divano
Tra numerosi episodi di Scrubs e manciate di pop corn arriva anche l'ora di cena. La fame è poca, mi faccio un panino con il prosciutto e torno in camera, chiudendo la porta alle mie spalle. La mia schiena scorre su di essa finché non tocco il pavimento. Do un morso al pezzo di pane e riaccendo il telefono. I miei occhi sono fissi sulla chat tra me e Lorenzo, una lacrima bagna il mio viso
- Emma.... - una voce sottile e esile mi fa sobbalzare
- c'è qualcuno?- domando confusa cercando di capire da dove venisse quella voce
- ti prego affacciati - mi supplica
Mi alzo e velocemente raggiungo il balconcino collegato alla mia stanza. Abbasso lo sguardo, noto due mani aggrappate alla ringhiera e successivamente il ragazzo
- che ci fai qui?- chiedo stupita
- ti spiego dopo, aiutami -
Lo aiuto a salire e lo faccio entrare
- come hai fatto a sapere dove ero?- gli domando incuriosita
- l'ho chiesto a Giuseppe, ma ora ti devo assolutamente parlare - riprende l'argomento iniziale
- Lore.. - vengo interrotta dalla sua incantevole voce
- shh, non ti devi preoccupare di niente - mi zittisce dolcemente sfiorando le mie labbra con un suo dito
La distanza tra di noi è sempre meno, le sue labbra ormai sono vicinissime e le sue mani voglio esplorare il mio corpo
- sei la bellezza fatta a persona - mi sussurra all'orecchio prima di baciarmi
Le sue mani si intrecciano tra i miei capelli, per poi scendere facendomi venire dei continui brividi alla schiena. Sento il suo sospiro sul mio collo ricoperto dai suoi dolci baci
- aspettavo da tempo questo momento - afferma il ragazzo spingendomi sul letto
In quel momento una fitta al petto mi fa rielaborare
- non posso - mi allontano da lui finché non sono con le spalle al muro
- perché? Credevo ti piacesse -chiede confuso avvicinandosi
- Lorenzo devi andartene -
- voglio sapere il perché - dice accarezzandomi una gamba
- Lory, vai via ti prego - lo supplico
- no, resto con te - afferma raggiungendo la mia coscia e andando sempre più su
- vai via ti ho detto - grido alzandomi
- perché non mi vuoi?- mi domanda appoggiando la sua mano sulla mia spalla
- perché sono fidanzata - gli spiego
- come? Con chi? Perché? -
Mi chiede deluso e allo stesso tempo stupito
- ti ho detto anche troppo - mi interrompo indicandogli la finestra
Toc toc
- chi è?- mi chiede Lorenzo
- non ti deve importare, vai - affermo aiutandolo ad andare

Gli amici di mio fratello || MATES || ( completa )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora