Voglio sentirti vicina

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Sollevo la testa dalla sua spalla
- Ste chi è stato?- domando guardandolo dritto negli occhi
- non ti arrabbiare - mi ferma appoggiando le sue mani sulle mie spalle
- chi è stato?- lo fulmino con lo sguardo
- Lorenzo - afferma amareggiato
- quello ancora non si fa gli affari suoi?! - sputo acida
- è stato un incidente, credo non ci abbia fatto apposta - suppone stringendomi a se
- lo conosco troppo bene per credere che sia stato un errore - sospiro immersa dalle lacrime
- Emma, ora torniamo da Sascha, forse si sarà svegliato - propone il ragazzo accarezzandomi i capelli
- Ste, io aspetto ancora un po' - gli dico prima che lui torna dentro
' è tutta colpa mia, se non facevo incontrare Lorenzo e Sascha... Se non venivo mai a Milano ' i miei pensieri vengono interrotti da una figura maschile che mi attira particolarmente. Due chiazze marroni, capelli riccioluti, labbra morbide......
Corro verso di lui finché non siamo faccia a faccia
- Emma, che bello rivederti - esclama sorridente
- sentimento non reciproco - sputo acida non guardandolo in faccia
- scusami......non volevo - dice amareggiato
- è difficile dire che non volevi se ora il mio ragazzo, di cui eri geloso, è in un letto di ospedale - grido isterica
La gente ci guarda leggermente impaurita
- Emma....- mi chiama
- per te sono solo una sconosciuta okay?!- continuo a urlare
Gli do uno schiaffo, lui tace massaggiandosi la parte dolorante. In quel momento arrivano anche gli altri tre ragazzi, che avevano sentito la mia voce. Prima che qualcuno mi possa fermare gli do una forte spinta sul petto facendolo cadere a terra
- stronzo - affermo prima che due grandi braccia mi bloccano
- Emma calmati - afferma il ragazzo portandomi la testa sul suo petto
- scusa Sal, non volevo - singhiozzo mentre lui mi accarezza i capelli
- non è colpa tua - mi tranquillizza portandomi lontano da Lorenzo
- mandalo via, non lo voglio vedere - grido isterica
- ci penserà Stefano, ora vai da Sascha e stai con lui - mi lascia andare
- okay Sal, grazie di tutto - gli dico prima di voltargli le spalle
Raggiungo la stanza dove Sascha stava riposando, riuscivo a vedere il suo volto circondato da macchine attraverso il vetro della porta scorrevole. Appoggio una mano su di essa, faccio un sospiro profondo ed entro. Prendo una sedia e mi siedo vicino a lui, aspettando il suo risveglio. Aveva un'aria così beata e tranquilla, la mascherina copriva le sue dolci labbra e un camice tutto il suo corpo, gli accarezzo la fronte scansando i capelli da esso. Appoggio la mia mano sotto la sua e passo il pollice numerose volte sul dorso di essa finché non sento dei segni da parte sua. Me la stava stringendo, il mio sguardo cade sui suoi occhi ancora chiusi
- Emma... sei tu?- mi chiede con un filo di voce
- si Sascha, sono io - rispondo ansimante
Un sorriso spunta sulle sue labbra
- non volevo farti prendere un spavento - si giustifica aprendo leggermente gli occhi
- un po' di paura la ho avuta, ma ora sono più tranquilla con te al mio fianco - sospiro appoggiando la mia testa sul suo petto, stando attenta a non fargli male
Sento le sue grandi braccia appoggiarsi su di me stringendomi verso di lui, accompagnate da un - mi sei mancata - ' sentimento reciproco ' penso tra me e me
- sei arrabbiata?- mi chiede in tono comprensivo
- con chi?- gli rispondo confusa
- con Lorenzo - afferma guardandomi dritta negli occhi
- abbastanza, ci dovrebbe essere lui qui - gli rispondo fissando quelle due pozze scure
- lui non ha colpa, era la prima volta che guidava e io non ho guardato la strada - mi racconta passandomi una mani fra i capelli
- per ora mi basta sapere che stai bene - sospiro baciandogli la guancia
Mi fa un po' di spazio e mi fa sdraiare nel letto insieme a lui. I suoi occhi puntano alle mie labbra e la cosa è reciproca. Avviciniamo i nostri visi finché i nasi non si toccano, mi desidera glielo leggo in faccia. Le nostre labbra sono vicinissime, fa il passo più grande, si appoggia brevemente si di esse credendo non fosse mia intenzione farlo. Prendo il suo viso tra le mie mani e lo bacio per qualche minuto, vengo interrotta dal suo sospiro che diceva - ti amo - io ripetei la stessa cosa e ripresi a baciarlo
- disturbiamo?- domandano i ragazzi leggermente fuori luogo
- no no - rispondo lanciando sguardi imbarazzanti a Sascha
- vedo che ti sei ripreso - esclama Stefano avvicinandosi al ragazzo
- ti lascio il posto - affermo cercando di alzarmi dal letto
- resta qui, voglio sentirti vicina - dice Sascha stringendomi a se
- stasera ceneremo qui, tutti insieme - propone Salvatore indicando il distributore di merendine
- per me va bene - annuisce Stefano
- anche a me - lo susseguono Sascha e Giuseppe
- fino a quell'ora che facciamo?- chiedo un pochino annoiata
- obbligo o verità?- propone Salvatore
- okay - rispondono gli altri in coro
Comincio io, mi giro verso Stefano e gli faccio la domanda
- verità - afferma convinto della sua scelta
- ai mai flirtato con una persona del tuo stesso sesso?- gli domando curiosa
- beh Sascha, mi sembri parecchio affascinante oggi...- ironizza avvicinandosi a braccia aperte
Il ragazzo si allontana
- eh! Volevi, guarda che faccia! Non se l'aspettava - dice Sascha puntando il dito
Scoppiamo tutti quanti in una fragorosa risata
- comunque la risposta è no - torna serio, non riuscendo a far scomparire quel sorrisetto dalla sua bocca
- Giuusee - lo chiama mio fratello con voce alquanto strindula
- si? - gli risponde con lo stesso tono
- obbligo o verità?- chiede mio fratello con uno sguardo furbetto
- obbligo - dice non molto sicuro
- bacia Surry - afferma tutto d'un fiato
- cosa?!- ribatte stupito aprendo gli occhi
- bacio - urliamo in coro
- bacio - ripetiamo numerose volte
Vedo i due ragazzi avvicinarsi, non si guardano in faccia, Sal cerca di allontanarsi con un'espressione disgustosa, finalmente si toccano
- ohhh - li sussegue un coro
- che schifo - esclama Salvatore
Passano così i minuti finché non arriva l'ora di cena. La fame si fa sentire e il primo che la percepisce è Stefano
- andiamo a prendere qualcosa?- domanda ansimante
- dai andiamo - sbuffa Giuseppe
Mi alzo ma prima di uscire definitivamente sento una voce chiamarmi
- che c'è Sascha?- chiedo in tono comprensivo
Risponde con un piccolo bacio sul collo
- ti amo anch'io - gli sussurro all'orecchio
Seguo quei due ragazzi fino al distributore, prendiamo panini, insalate e taralli per poi tornare dentro. Passo il cibo ad ognuna delle persone presenti nella stanza e di un morso al panino. Qualità scadente, tutto surgelato ma almeno si può addentare qualcosa. Tra avanzi di cibo e giochi vari si fanno le undici di notte
- l'orario di visite è finito - ci avvisa l'infermiera di turno
I tre ragazzi si avviano verso la porta d'ingresso senza far troppo caso a me
- devi proprio andare....- sbuffa Sascha afferrandomi il polso
- non sono obbligata, ma credo di darti fastidio restando ancora qui.....- vengo interrotta dal suo dolce bacio
Mi sdraio vicino a lui, non lo lascio, intrecciamo le nostre mani e ci addormentiamo rannicchiati uno affianco all'altro.......

Ciao fanciulle!
Questo capitolo era un po' lungo perché non so se domani riuscirò ad aggiornare. Devo andare in una città per un raduno di degli youtubers e non so se la mattina riuscirò a pubblicare qualcosa. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, se vi va scrivetemi qualcosa nei commenti, ciaoo

Gli amici di mio fratello || MATES || ( completa )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora