Capitolo 19

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POV LUC

La mattina seguente mi sveglio con mille pensieri che affollano la mente.
Per un bacio non ho chiuso occhio per l'intera nottata, peggio di una maratona di sesso cosa che non ho fatto.
Mi giro nel letto e noto Hope dormire, questa notte di nuovo si è svegliata piangendo e l'ho portata con me.
Per mia figlia sono un tranquillante come si è appoggiata sul mio petto si è riaddormentata.
Le accarezzo i capelli e le do un bacio sulla fronte, non potrei mai stancarmi di guardarla.
Ho paura di quando un giorno mi dirà "papà vado via di casa" non sarò mai pronto a veder crescere e diventare grande la mia principessa.
È una bambina unica e bellissima sarò pure di parte ma lei per me è unica.
È nata in un momento in cui la mia vita e tutto quello che avevo costruito stava crollando, mi ha salvato la vita dal primo momento in cui l'ho vista tra le braccia di Mary, da quel giorno siamo inseparabili ci sono stato ai suoi primi passi, alle sue prime paroline, ci sono stato sempre e ringrazio dio per non avermi fatto perdere il lume della ragione quando non volevo prendermi le mie responsabilità.
Come avrei fatto a vivere senza di lei?
Non ho mai chiesto davvero scusa a Mary per non esserci stato nei nove mesi della sua gravidanza,per non aver visto la prima volta il battito del cuore di mia figlia, questo non me lo perdonerò mai ma a volte mi basta vedere il sorriso della mia piccola per dimenticare il grande errore che stavo per commettere.
Un giorno dirò a mia figlia i miei errori passati, Hope sta crescendo con la convinzione che sia perfetto ma non lo so e quando sarà abbastanza grande da capire le dirò tutto.
Tutti possiamo sbagliare ma mi sono promesso di non mentire alla persona più importante della mia vita cioè lei, mi sono promesso di aiutarla nei suoi errori e di comprenderla non sarò un padre menefreghista, magari l'accompagnerò la prima volta in discoteca o altro ma voglio vivermi tutto di mia figlia, così come farei  con un altro figlio.
Altro figlio?
Sto pensando davvero ad un altro figlio?
Quel bacio mi sta portando davvero alla pazzia.
Mi alzo lentamente dal letto per non svegliare Hope e mi affaccio nella camera degli ospiti dove dorme Mary.
Entro lentamente nella camera e mi soffermo a guardarla.
È bellissima non ho mai avuto dubbi sulla sua bellezza ma ho avuto modo di conoscerla in questi quattro anni ma sopratutto in questi giorni. È una mamma stupenda so che non ha mai voluto fare del male ad Hope e me lo ha dimostrato venendo a rifugiarsi qui e non andando altrove. Si sta fidando di me, mi ha teso la mano e sono disposto a guadagnarmi la sua fiducia,farò di tutto per non farla soffrire non se lo merita, nella sua vita ha davvero vissuto di tutto con il cominciare dalla perdita del suo bambino non si merita altro dolore.
Con questi pensieri ritorno nella mia camera da letto dove vedo Hope sveglia che ha preso la mia borsa da lavoro e ha uscito tutto il contenuto sul letto.
"Monella che combini?"

"Buongiorno papii"

"Buongiorno amore lo sai che non si prende quella?"

"Papà ma io aiutare te a lavoro"

"Sei piccolina tesoro, poi da grande vedrai non vorrai fare il medico"

"No io come te anti come zio lui bavo"

Scoppio a ridere e la prendo in braccio "si dice anzi e bravo tesoro"

"È lo tesso papà"

"Va bene se lo dici tu che è lo stesso. Sai che facciamo ora andiamo a preparare la colazione alla mamma così fai pace per sempre con lei che ne dici?"

"Papà pometti che tu sempre con me?"

"Te lo prometto tu e la mamma starete sempre con me"

"Alloa pace con mamma io"

"Brava andiamo a preparare la colazione che poi oggi ti porto a vedere i cuginetti"

"No scuola io?"

Ti amo...ma non posso 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora