Oggi sul set doveva andare solo Tom.
Doveva provare qualche scena da solo.
Arrivò puntuale.
Carico come sempre.
Prese un caffè lungo e poi andò a cambiarsi.Iniziarono le riprese.
Non vedeva l'ora di aver finito.
Non vedeva l'ora di correre in macchina.
Non vedeva l'ora di andare nel Centro di Londra.
Non vedeva l'ora di andare a casa di Daniel.Stavano riprendendo una scena.
Quando all'improvviso l'imbragatura di Tom si sganció.
Un volo di 5 metri.
Sotto c'era la scenografia...
Si fece molto male.Era a terra.
Privo di sensi.
Un tubo gli aveva trapassato un fianco.
Riportava una grave lesione interna,ferite lancinanti,tibia destra rotta e scapola sinistra pure.
Forse aveva avuto anche un trauma cranico ma la diagnosi dei volontari dell'ambulanza non ne erano totalmente certi.Lo portarono con urgenza all'ospedale più vicino.
Operato con urgenza per rimozione di un corpo esterno che ha lacerato parte del pancreas e stomaco e per trauma cranico sull'emisfero sinistro colpendo la zona motoria e in parte quella del linguaggio.Insomma non era messo tanto bene.
Passarono 7 ore dall'intervento.
Il tempo di togliere il tubo,vedere se avesse lasciato qualche scheggia,controllare se ci fossero altre lacerazioni,ricucire il tutto e poi passare all'ingessatura sia per gli arti che per il cranio.Ora Tom era nella sua stanza in sonnoveglia.
Non capiva cosa fosse successo.
Non capiva perché aveva un dolore lancinante alla testa e all'addome.
Non capiva perché sentisse solo un bip bip al suo fianco e poi silenzio totale.Si svegliò.
Si guardò un po in torno e poi le sue condizioni fisiche.
Aveva la gamba destra in aria trattenuta su una fascia,l'addome fasciato e nudo, una fasciatura in testa e una specie di corpetto rigido sulle spalle.T:"O mio Dio..."
D:"Ehm...ciao Tom. Ehm scusa se sei in queste condizioni...ma ecco...il nostro ragazzo non ha controllato tutti i moschettoni...hai fatto un volo di 5 metri...davvero scusa e credo che interromperemo le riprese"
T:"MI STAI REALMENTE DICENDO CHE QUEL FOTTUTO RAGAZZO NON HA CONTROLLATO LE CORDE SU CUI ERO APPESO?!!"
"MA CHE CAZZO DI TROUP INGAGGI SE NON SA FARE NEMMENO IL SUO LAVORO"Nel frattempo il battito cardiaco del ragazzo si stava accelerando.
Col rischio che entrasse in una crisi epilettica (che poteva provocare rotture interne con gravi conseguenze).
Continuava a imprecare contro David.
Dopo pochi minuti gli infermieri diedero due dosi di calmante a Tom.
Facendolo calmare.T:"Ti prego vattene..."
D:"Posso capirti benissimo se non vuoi più far parte del film"
T:"VATTENE ORA!"Cercò di calmarsi massaggiandosi le tempie,invano.
Respirando a fondo e pensando a cosa avrebbe fatto per il film.*chat Feltcliffe*
Hey Tom.
Come sono andate le riprese?Sei serio o mi prendi per il culo?
Realmente non sai niente?No. Cosa è successo?
Sono in ospedale. Sono volato da 5 metri di altezza,avevo un tubo incastrato nello stomaco,ho scapola e tibia rotta e per di più ho avuto un trauma cranico.
David non te l'ha detto?O mio Dio.
Non mi ha detto niente,dove sei che vengo a trovartiNon preoccuparti...sto bene. Davvero
TOM.DIMMI.DOVE.SEI.
Epsom. Kingston Hospital
Ok arrivo
Già che ci sei non è che porteresti del cibo cinese...odio il cibo dell'ospedale
Cosa ti porto?
Fai tu.
Ti aspetto mentre dormoDaniel si fiondò fuori casa.
Prese tutto l'occorrente.
Chiavi. Telefono. Caricabatterie. Soldi.
Aveva intenzione di dormire lì.
L'ultima volta che andò in un ospedale era quando aveva perso suo nonno e non aveva nemmeno passato i suoi ultimi minuti di vita con lui.
Avrebbe giurato su tutti che se Tom morisse lui era lì...a supportarlo (almeno per quanto poteva).
Andò in un ristorante cinese-giapponese ritirò il suo ordine.
Principalmente cibo per Tom, a lui gli si era chiuso lo stomaco.
Aveva preso un brodo di pollo, del sushi,spaghetti di soia e pollo alle mandorle.Si fiondò verso l'ospedale.
Erano le 7:45 pm e quasi nessuno era sull'autostrada.
Arrivò dopo una mezz'oretta fatta a 90-100 km/h.
Prese le sue cose e corse all'ingresso.
Non sapeva nemmeno lui perché corresse.
Si autoconvinse che fosse per il cibo.Dan:"Buonasera, dov'è la stanza di Thomas Felton?"
La segretaria era troppo impegnata a parlare al telefono e guardasi le unghie per capire che Dan fosse di fretta.Dan:"Mi scusi,di nuovo, Thomas Felton?"
Non ricevette risposta.
In compenso la segretaria gli indicò con il dito di aspettare un minuto.
Stizzito si mise con le braccia incrociate a fissarla.Passati qualche minuti Daniel aveva perso le staffe.
Prese a forza quel benedettissimo telefono.
Lo riattaccò.
E con abbastanza rabbia gli urlò contro
Dan:"È DA DIECI MINUTI CHE LE STO CHIEDENDO DOVE SI TROVI UN CERTO THOMAS FELTON. È IN CONDIZIONI PENOSE E STO RISCHIANDO DI PERDERLO. NON ME LA FAREI PASSARE LISCIA SE NON LO SALUTO PER BENE!"
S:"Inanzittutto si calmi-"
Dan:"NON MI CALMO AFFATTO E RISPONDA ALLA MIA DOMANDA!"
S:"Reparto traumatologia. Secondo piano a sinistra. Stanza 83"
Dan:"Grazie" disse con la voce che gli mancava come se si fosse appena fermato dopo chilometri di corsa.Prese l'ascensore.
Premette sul 2.
Attese qualche minuto.
Uscito andò a sinstra.
Iniziò a squadrare i numeri delle stanze.
Sinistra quelle pari.
Destra dispari.
83.
Si fermò,lì davanti.
Col fiatone per la corsa.
Il cibo appena appena tiepido.Si prese coraggio ed entrò.
Le gambe quasi gli cedettero per quella visione.
Gli scivolò il sacchetto così tutto il cibo cadde.
Dan:"Ma porca puttana"
T:"Mmm buonasera anche a te Radcliffe..."
Dan:"Pensavo stessi dormendo così non volevo disturbarti"
T:"Non ho molto sonno...sai ho dormito per 7 ore" si mise a ridere sperando che il suo compagno facesse lo stesso.
Ma Dan si limitò a fare un sorrisino forzato e continuare a fissare Tom.
T:"Dai vieni qui...Non ti attacco mica! Ah non fa niente per il cinese...mi hanno dato una stupidissima insalata per celiaci...Non sono nemmeno celiaco!"Daniel andò vicino.
Si sedette sulla poltrona di fianco,la stessa sul quale David era seduto qualche ora prima.Non sapeva come comportarsi.
Cosa fare e cosa dire.
Prese coraggio.
Dan:"Quando ti dimetteranno?"
T:"Credo tra due settimane. Per via di questo" *indica il suo addome*
Dan:"Capisco...Ti fa male?"
T:"La testa e la spalla si ma il resto no"
Dan:"Sei messo male...ma poi come farai?"
T:"Uhm non lo so..."
Tom sperava tutto se stesso di rimettersi meglio e andare a casa al più presto.
Dan:"Vuoi dire nel Surrey? Da solo? No. Non se ne parla proprio...o ti trovi una badante,carina così ci fai le tue storielle o vieni da me!"
T:"Non voglio né l'aiuto della badante, anche se l'idea non è male, e non voglio nemmeno che mi dai una mano...davvero"
Dan:"Ti prego lo farei volentieri...poi non dirmi che a casa da solo ci si annoia!"
T:"Hai ragione...va bene verrò da te però quando mi rimetto in sesto andrò a casa. Ok?"
Dan:"Ok"Ci fu un momento di silenzio.
Si udiva soltanto il bip bip del battito cardiaco di Tom.Dan:*sussurro*"Non mi lascerai solo,vero?"
T:"Cosa? No. Hey Daniel,guardami"Ma lui non si girò.
T:"Dan guardami. Io sto bene, andrà tutto bene...poi ci sei tu al mio fianco no?"
Acconsentì con la testa.
Era spaventatissimo ma sapeva che ce l'avrebbe fatta.Passarono le ore e Tom si addormentó verso le 9:45.
Daniel poco più tardi.
Passarono la notte lì.
Uno accanto all'altro.
Tom protetto da Daniel.
E Daniel lo proteggeva il meglio possibile.
Si addormentarono mano nella mano per darsi forza tutti e due.
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Tutta colpa di un film//Tom Felton//Daniel Radcliffe^^Feltcliffe^^
Fanfiction"Adoro le prime volte. Voglio che la mia intera vita sia composta da prime volte. La vita è interessante soltanto se è la vita e basta." Tutto partì da un film. Poi interviste. Nuove conoscenze. Litigi e riappacificazioni. Colpi di scena a più non p...