3.Non voglio che tu faccia parte della mia vita.

970 30 0
                                    

Passarono due mesi da quando vivevo nella casa di Don Graziano. Insieme a Roberta,Piero,Tomas,Elena e la piccola Aurora.
Hanno arrestato lo spacciatore. Sono diventata quasi migliore amica a Elena e con Tomas non ci parlo molto. Ha sempre tanto da fare o forse evito io di parlare con lui.

"Buongiorno Roberta."dissi andando verso Roberta e darle un bacio.
"Buongiorno Jade. Come stai?"disse dandomi del caffè sorridendo.
"Roberta,ma tu non ti stanchi mai di sorridere?"dissi sorridendo.
"Sai cara, quando ci sono al mio fianco persone a cui voglio bene. È difficile che io non sorrida."disse quasi in lacrime e sempre sorridendo.
"Sei dolcissima."dissi abbracciandola.

"Buongiorno."disse Tomas accompagnata da Aurora.
"Ciao piccola e la tua mamma?"dissi sorridendo.
"Sta dormendo. Adesso vado a chiamarla."disse sorridendo.
"Va bene,perché dobbiamo andare in giro per negozi. Arriva l'estate e dobbiamo comprarti le robe."dissi sorridendo e aggiustandole la maglietta.
"vado subito."disse sorridendo e correre verso la stanza.
"Appunto,sta arrivando l'estate e fa caldo. Inizia a metterti delle maglie a maniche corte,no maglioni."disse Tomas per poi bere il caffè.
"Credo che possa decidere io come vestirmi,non credi?"dissi avvicinandomi a lui.
Prese il casco e se ne andò.
"Ehi."disse Elena abbracciandomi.
"Allora,Andiamo?"disse Elena sorridendo.
"Andiamo."sorrisi.

Arrivammo vicino la caserma dei carabinieri e vidi il capitano e il maresciallo che litigavano,ma in fondo si vedeva che si volevano un gran bene.

"Buongiorno."dissi sorridendo.
"Signorina,buongiorno."disse il capitano.
"Come sta?"disse il maresciallo molto felice di vedermi.
"Sto bene. Il merito è tutto vostro, anche di Don Graziano. Per questo vi dico grazie."sorrisi.
"Non ci ringrazi. È il nostro lavoro, anche se con te ci abbiamo messo un pò più di cuore. La tua storia ci ha colpito molto. Siamo felici che dopo anni di sofferenza, lei è felice."disse il maresciallo per poi abbracciarmi, accompagnato dal capitano.
"Grazie mille,davvero.-sorrisi- e per favore, chiamatemi Jade e datemi del tu."dissi sorridendo per poi andarmene.

"Jade, noi andiamo. Aurora non si sente bene, vuoi venire?"disse Elena preoccupata.
"No, voi andate. Io starò un pò in giro."dissi e per sbaglio mi alzai un pò la maglia e Elena vide i polsi pieni di tagli.
"Jade..."disse con un filo di voce.
"Ne parliamo a casa. Vai a casa, pensa a Aurora."dissi per poi ad armene.

"Quindi tu per anni hai sofferto molto?"sentii dietro le mie spalle una voce familiare. Mi girai e vidi Tomas.
"Sono affari miei,non credi?"dissi andando verso di lui.
"No,mi importa di te e mi preoccupo."disse prendendo la mia mano.
Tolsi la mia mano dalla sua.
"Lasciamo stare."dissi quasi in lacrime.
"Perché da quel giorno, non parliamo più? Non ci diamo il buongiorno o la buonanotte?"disse con una voce triste.
"Non voglio che tu faccia parte della mia vita."dissi per poi andarmene.

"Roberta, dove sta Elena?"dissi entrando in casa.
"Nella sua camera -disse preparando il pranzo-avete litigato?"si preoccupò.
"No,tranquilla."dissi per poi andare da Elena.

"Elena?"dissi entrando.
"Perché non mi hai mai detto niente? Da quanto tempo lo fai? Ecco perché indossi maglioni e felpe anche quando fa caldo."disse agitata.
"Elena, calmati. Non ho detto niente a nessuno. Solo Don Graziano lo sa. Lo faccio da sette anni. Eh sì, indosso le felpe per questo in estate."dissi in lacrime.
"Mi dispiace."disse abbracciandomi.
"Tranquilla."dissi sorridendo e stringendola più forte.
"Tomas si preoccupa per te, perché non ti fidi un pò di più di lui?"disse guardandomi.
"Lo so che si preoccupa. Non voglio che lui stia con uno sbaglio come me. Sono solo uno sbaglio in questa vita."dissi piangendo.
"Non è vero Jade. Sei una ragazza bellissima. Tutto il male che ti fai, non te lo meriti."disse abbracciandomi per poi andarsene.

"Don Graziano."dissi abbracciandolo.
"Jade."mi strinse forte a lui.
"Come stai?"Chiese preoccupato.
"Sto molto meglio. Grazie mille."sorrisi e lo abbracciai.
Lui dopo uscì per aiutare Roberta a preparare il pranzo.
"Dobbiamo parlare."sento e dopo un pò la porta si chiuse.
Mi girai e vidi Tomas vicino la porta.
"Tomas te l'ho detto chiaramente,credo che non ci sia altro da dire."dissi guardando in basso.
"Okay,ma voglio che tu me lo dica guardandomi negli occhi."disse avvicinandosi.
"Non ripeto due volte le cose."dissi ammirando il pavimento che all'improvviso diventò interessante.
"Jade -prese il mio mento e fece in modo che io lo guardai negli occhi.- dimmelo adesso."
"No..."dissi guardandolo negli occhi.
"Perché no?"sorrise.
"Non voglio."continuai a guardarlo negli occhi.
"Perché non vuoi?"sorrise malizioso.
"Tomas"lo rimproverai.
Mi porse le sua mano e piano piano saliva un pò sopra e cercava di entrare dentro il maglione.
Mi staccai subito e mi alzai.
"Dobbiamo pranzare."dissi guardandolo.
"Perché quando ti tocco scappi?"disse prendendomi il braccio e fermarmi.
"Perché... Andiamo!"dissi per poi andarmene.

Mi hai salvato.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora