Il bagno era stato sempre il mio posto rassicurante.
Potevo tagliarmi senza che nessuno mi vedesse."Toc toc."
Il suono di qualcuno che bussava alla porta mi aveva spaventato.
Mi bloccai all'improvviso, con la paura che mi potessero vedere.
"Occupato."risposi con l'ansia che saliva a mille.
"Esci!"sentii
Era Tomas, nascosi la mia lametta e ripulì velocemente il sangue caduto.{Tomas}
"Andiamo Jade, apri questa porta."dissi continuando a bussare.
Nessuno parlava,ma sentivo strani rumori.
"Se non apri,butta giù la porta."iniziavo ad arrabbiarmi.
"Sto in doccia."disse con voce tremante.
"Non sento il rumore dell'acqua e poi hai fatto la doccia stamani."dissi cercando qualcosa per aprire la porta.
"Sono una maniaca del pulito."gridò.
"O apri tu o entro io."dissi arrabbiato.
"Quanta impazienza."disse e mi apri la porta.
Aveva un asciugamano in mano ed era vestita.
"Ora mi devi spiegare una cosa."dissi sorridendo.
"Ho capito già,mentre tu parlavi io mi asciugavo e mi sono vestita."disse con la faccia vittoriosa.
"Tu non me la racconti giusta,ma lo scoprirò presto."dissi per poi farla uscire e chiudere la porta.{Jade}
Sospirai di sollievo appena uscì dalla porta. Mi accorsi di avere ancora l'asciugamano e bussai alla porta.
"Chi è?"disse e si sentiva il rumore dell'acqua.
"Mi sono scordata di darti l'asciugamano."dissi ridendo.
Aprii la porta e aveva in vita un asciugamano e si vedevano i suoi pettorali.
"Wow"esclamai guardandolo.
"Lo so,faccio sempre questo effetto."disse ridendo.
Lo guardai e sorrisi. Cazzo, i suoi occhi.
Erano ghiaccio e il suo sorriso era qualcosa di stupendo.
"Vuoi farti la doccia con me?"chiese ridendo.
"No."dissi per poi andarmene.
"Dai scherzavo."disse rincorrendomi.
"Non ti dovevi lavare?"dissi preparandomi uno spuntino.
"Ho finito di lavarmi."rispose mangiandosi una mela.
"Gli altri dove stanno?"domandai curiosa.
"Don Graziano in chiesa,Roberta e Piero a fare la spesa e Elena e Aurora sono andati a fare una passeggiata."disse guardandomi sorridendo.
"Perché sorridi?"chiesi imbarazzata e sorridendo anche io.
"Perché sei bella."disse avvicinandosi.
"Devo andare."dissi respingendolo.
"Perché non la smetti?"disse fermandomi per il braccio.
"Di fare...cosa?"dissi sentendo dolore al braccio.
"Ti piaccio,ma non lo ammetti"disse con una voce sensuale.
"Non mi piaci e non voglio avere a che fare con te."dissi cercando di liberarmi.
"Menzogne."disse lasciandomi.
"Per favore, lasciami in pace."andai in bagno,ma come sempre mi ha seguito
"Parlami di te. Parlami di quel passato
che ti porti anche nel presente."disse gridando.
"Non gridare e vattene."dissi girata, sperando che se ne andasse.
Non sentii niente e mi girai,ma stava sempre lì,fermo.
"Senti tu non sai cosa ho dovuto passare, vattene. Adesso!"gridai
Alzò le mani e se andò."Ancora non tornano? Sono le 20:30."dissi a Tomas.
"Non lo so, io devo uscire."disse prendendo le chiavi della moto.
"Posso...venire con te?"dissi guardando a terra.
"No. Vado già con una ragazza,mi aspetta fuori."disse acido.
"Non è vero."dissi ridendo.
"Pensa ciò che vuoi."disse e poi uscii.
Andai fuori e vidi che nessuna ragazza stava e che se ne andò.Uscii anche io e andai al parco dove andammo noi.
Mi accesi una sigaretta e vedevo i bambini giocare a calcio.
Più in là lo vidi.
Volevo andare da lui,ma non sapevo se era la cosa giusta.
Prima lo respingo e poi voglio stare con lui.
Se lui avesse ragione? Mi piace?
Ma no cosa penso. Io lo odio.
Presi coraggio e andai da lui.
"Mi segui?"disse fumando.
"No,ti ho visto e dato che voglio tornare a casa-mi fermai e lo guardai.- voglio andare con la moto."
"Andiamo."disse prendendo il casco.
"Che hai?"dissi tutto d'un fiato.
"Niente."disse acido.
"Perché sei arrabbiato allora?"dissi ridendo.
"Jade cosa vuoi? Prima dici che non vuoi avere a che fare con me, poi vuoi uscire con me e mi chiedi il passaggio."disse guardandomi dritta negli occhi.
Io non risposi,abbassai lo sguardo. Se lo avessi guardato ancora una volta gli sarei saltata addosso.
"Allora?"disse alzandomi il viso.
Non risposi un'altra volta e lo baciai.
Le nostre labbra combaciavano perfettamente.
"Questo cos'era?"disse sorridendo.
"Era per farti stare zitto."mi giustificai.
"Si,certo."disse di nuovo arrabbiato.
"Però ti arrabbi facilmente."presi il casco e me lo misi.
"Perché non ammetti ciò che sentì per me."mi guardò con sguardo dolce.
"Non sento niente. Ho solo fame e voglio tornare a casa"dissi ridendo e guardando a terra.
"Dimmelo guardandomi negli occhi."mi alzò un'altra volta lo sguardo.
"Non puoi chiedermi questo."dissi guardandolo negli occhi.
"Se non provi niente sarà facile."disse con le braccia conserte.
"Ho capito,torno a casa a piedi."dissi togliendomi il casco.
"Rimettilo. Andiamo a casa"disse rimettendomi il casco.Arrivammo a casa, scesi dalla moto e mi tolsi il casco.
"Scusa per il bacio, è stato un errore."dissi guardandolo mentre si toglieva il casco.
"Errore?"mi chiese serio.
"Ragazzi, dove siete stati?"disse Don Graziano sorridendo.
In quel momento mi sono sentita salvata da una domanda difficile.
"In giro."dissi per poi entrare.
"Successo qualcosa?."mi chiede Don Graziano.
Lo abbracciai forte.
"Domani voglio confessarmi, vuoi?"chiesi sorridendo.
"Certo."rispose preoccupato.
Sorrisi e andai nella mia stanza e mi addormentai piano piano.
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Mi hai salvato.
RomanceSi parla di una ragazza, Jade, orfana con un passato problematico. Affronta vari problemi:Alcoll,droga e autolesionismo. Ma grazie a Tomas, Jade riesce a cambiare.