7.Non lasciarmi mai.

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Passò una settimana da quel giorno. Io trovai lavoro al bar della piazza e con Tomas non ci parlavo molto.

"Buongiorno."dissi sorridendo.
"Buongiorno Cara."disse Don Graziano dandomi un bacio sulla fronte.
Sorrisi e lo vidi andarsene.
"Buongiorno."sentii qualcuno da dietro che mi abbracciava.
Mi girai e vidi Tomas sorridermi.
"Buongiorno."dissi per poi baciarlo.
"Perché eri distaccata da me questa settimana?"chiese curioso.
"Avevo paura."risposi.
"Smettila con questa paura...io ti voglio,nonostante tutto."disse arrabbiato.
"Non ti arrabbiare,per favore."dissi abbracciandolo.
Mi strinse forte e iniziò a baciarmi il collo.
Mi tolse piano la maglia e vide tutti i tagli.
Rimase fermo un attimo,ma continuò a baciarmi.
"Sei perfetta."disse baciandomi.
Sorrisi e lo abbracciai.
Mi prese in braccio e mi portò in camera.
Ci stendemmo e mi spogliò piano.
Rimasi con l'intimo e dopo lo vidi mordersi il labbro inferiore per poi baciarmi delicatamente tutto il corpo.
Ansimai,ma mi venne in mente l'immagine dello spacciatore che mi violentava.
"NOOO."urlai e lo allontanai da me.
"Che è successo?"chiese cercando di calmarmi.
"Non mi violentare."dissi piangendo.
"Ehi,non sto facendo niente..."disse abbracciandomi.
Lo abbracciai e facemmo l'amore.
Io persi la verginità con quello spacciatore, non lo avevo mai fatto prima. Non avevo nessuno al mio fianco. Nessuno che ho amato o che mi abbia amato.

Stavamo abbracciati sul mio letto con l'intimo, mi accarezzava dolcemente i tagli sulla mia pelle e ogni volta mi veniva la pelle d'oca.
"Devo andare in bagno."dissi alzandomi.
Mi fermò e mi baciò.
Andai in bagno,presi la lametta e la buttai.
Grazie a Tomas ho deciso di voltare pagina.

"Ehi... Ti aspettavo in camera."sentii dietro di me.
"Sono venuta qui per bere un pò d'acqua."sorrisi.
Sorrise anche lui.

"Pronto?"risposi.
"Sono Elena."
"Elena...mi manchi."dissi quasi in lacrime. Mi mancavano davvero tanto e mancava troppo tempo al loro arrivo.
"Anche tu amore. Come stai?"
"Bene,voi come state?"
"Tutti bene."
"Vi state divertendo?"chiesi.
"Oh,tantissimo. Ci vediamo presto amore. Volevo solo sentire la tua voce. Ci sentiamo presto. Ciao amore."disse e poi chiuse.
Andai verso la porta d'ingresso, la aprii un pò e vidi Tomas che parlava con una ragazza,gli sorrideva e lo abbracciava.
Chiusi la porta e iniziai a piangere.
"Voleva solo portarmi a letto."dissi tra le lacrime che non cessavano.
Preparai le valigie e cercavo disperatamente la lametta,ma non la trovavo.
Caddi a terra e piansi.

"Piccola, sono tornato."urlò.
Io stavo ancora stesa a terra,senza forze.
Mi vide e si avvicinò a me preoccupato.
"Piccola..."
"Vattene."dissi alzandomi e respingendolo.
"Non voglio farti del male!"disse calmo.
"Ma è ciò che hai fatto."dissi sedendomi sul divano.
"Ma...cosa stai dicendo?"chiese senza capire.
"Torna dalla tua rossa."dissi alzandomi e andare in camera.
"È un'amica."disse, si bloccò non appena vide le valigie.
"Cosa sono quelle?"chiese.
"Me ne vado."dissi prendendole.
"No, stai ferma...Adesso ti spiego."disse guardandomi con gli occhi sinceri.
"Non mi interessa. Saranno solo cazzate ciò che dirai."dissi piangendo.
"Non è vero."disse abbracciandomi.
"Lasciami-lo spinsi-tu mi hai solo voluto portare a letto e niente altro. Non mi hai mai voluto bene. Non ti sono mai piaciuta. Ti piaceva il mio corpo e basta."piansi.
"Non è vero-si fermò-tu mi piaci davvero, quella ragazza è mia sorella...non ti ho detto niente perché non lo sapevo nemmeno io fino a poche ore fa."disse con gli occhi lucidi.
"Sai dire solo puttanate."dissi guardandolo negli occhi.
"Ora la faccio venire qui. Ti spiegherà tutto."disse componendo il numero.
Glielo tolsi dalle mani. Lo guardai negli occhi e lo abbracciai.
"Scusami."dissi piangendo.
"Tranquilla...è tutto okay."disse abbracciandomi forte.
"Ho solo paura di perderti."

{Tomas}
"Ho solo paura di perderti."disse piangendo.
Appena sentì quelle parole le presi il viso e la baciai.
Era stupenda. Era gelosa e aveva paura di perdermi proprio come me.
Io non la la lascierò mai.

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