5. Mi piaci.

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Mi svegliai,mi lavai e feci colazione.
"Ti devo chiedere un favore."disse Roberta sedendosi.
"Dimmi tutto."dissi.
"Io, Piero, Elena e Aurora partiamo per Parigi. Mi hanno voluto fare questo regalo e staremo via un mese. Rimarrete a casa tu,Don Graziano e Tomas. Per te va bene?"disse continuando a sorridere.
"Un mese?"dissi. Era come se mi fosse crollato il mondo addosso. Io e Tomas in casa da soli?
C'era anche Don Graziano,ma lui sta sempre con il maresciallo o in chiesa. Viene qui solo per pranzare, cenare e dormire.
"Si, passa veloce un mese."
"Va bene."dissi sospirando.

Andai in chiesa e vidi Don Graziano che stava dentro il confessionale.
Andai vicino e entrai.
"Buongiorno."disse sorridendo.
"Buongiorno Don Graziano."risposi.
"Dimmi pure."disse serio.
"Da quando sto a casa sua. Io e Tomas non andiamo molto d'accordo,ma credo che mi piaccia. Non ho mai provato questa sensazione. Ma quando lo vedo,mi brillano gli occhi e sento qualcosa che svolazza nello stomaco."dissi in lacrime.
"Perché piangi? Tomas prova lo stesso, si vede. Fai passare un pò di tempo e avrai delle risposte."disse sorridendo.
"Grazie Don Graziano."

"Chiamatemi."dissi salutando tutti.
"Ma certo."disse Elena abbracciandomi forte.
"Informami."disse ridendo.
"Cosa?"Risi.
"Di te e Tomas. Andiamo,si vede che c'è qualcosa."disse sorridendo.
"Io lo odio."mi misi a braccia conserte.
"Sì certo Ahaha."rise e se ne andò con gli altri.
"Io vado dal maresciallo."disse Don Graziano e se ne andò.
Mi girai verso Tomas e mi guardava.
"Hai fame?"disse sorridendo.
"No..."dissi sedendomi.
"Mh, va bene."
"Vado a lavarmi."dissi andando verso il bagno.
"Vuoi che ti faccia compagnia?"urlò e si sentiva che rideva.
Non risposi, andai in bagno e basta.
"Lo odio."dissi allo specchio che mi rifletteva.
"Con chi parli?"disse ridendo.
"Ma che fai? Origli?"dissi aprendo la porta. Solo dopo mi accorsi di avere l'accappatoio.
"Ho tantissima voglia di baciarti."disse guardandomi da sopra a sotto.
Lo guardai imbarazzata.
Mi sbatte vicino al muro e mi sussurra "dimmi che non mi vuoi guardandomi negli occhi e io non ti disturberò mai più."
Non dissi niente,lo guardavo e basta.
"Allora?"disse sensuale.
"Baciami e stai zitto."dissi per poi buttarmi sulle sue labbra.
Mi stava staccando l'accappatoio,ma lo fermai.
"Che fai?"dissi arrabbiata.
"Dai,divertiamoci."mi baciava il collo e mi lasciava baci umidi.
"Non posso."dissi staccandomi.
Avrei voluto così tanto fare l'amore con lui,ma non potevo. Avevo i tagli ovunque. Sul seno, sulle braccia, sulle gambe. Ero piena.
"So che lo vuoi."disse prendendo il mio braccio.
"Non ho detto che non voglio,ma che non posso."dissi e dopo realizzai ciò che ho detto.
"Scordati ciò che ho detto."dissi dandogli schiaffi sulla testa.
"Ma che fai?"disse cercando di fermarmi.
"Scordati ciò che ho detto."dissi seria.
"No! Mi piaci e so che io ti piaccio."disse per poi baciarmi.
"Non possiamo."dissi staccandomi e entrando in bagno e chiudere la porta.
Piansi e stessi in bagno per due ore.
Uscii e lo vidi che stava lavando i piatti.
"Tomas...scordati tutto, per favore."dissi seria.
"Non posso dimenticarmi tutto quello che è successo. Non voglio farlo."disse fermandosi.
"Devi per forza. Noi non saremo niente."dissi e me ne andai.
Mi segui fino alla  stanza.
"Perché dici così?"disse prendendo la mia mano.
"Non ci sarà niente con te. Ti ho usato per giocare,nient altro."
Lo guardai e i suoi occhi diventarono spenti.
"Guardami negli occhi e dimmi che non ti piaccio. Io non ti disturberò più."disse con la voce spezzata.
Lo guardai negli occhi e non avevo intenzione di mentire a quegli occhi che tanto amavo, che in quel momento per colpa mia divennero spenti.
"Se non parli e non mi dici niente,non concluderemo niente."disse continuando a fissarmi.
"Non siamo niente."lo guardai negli occhi e abbassai lo sguardo.
Si allontanò e disse "Non ti disturberò più."disse per poi andarsene.
Andai verso di lui e vidi che prese le chiavi della moto e uscii.
Piansi tutta la serata.

"Pronto?"dissi con voce triste.
"Sono Elena. Allora?"disse contenta.
"Ho appena finito di mangiare e adesso vado a dormire."dissi facendo finta di fare rumore.
"No, parlo di Tomas."
Appena pronunciò il suo nome, mi fermai e il mio cuore perse quattro battiti.
"Non siamo niente."gridai e piansi.
"Calmati amica...cosa è successo?"disse preoccupata.
"Se n'è andato,mi ha lasciata sola e...mi piace Elena. Io me ne andrò da qui e non tornerò più."dissi piangendo e mentre parlavo con lei mi tagliavo.
Era come se fosse il mio sfogo.
"Calmati Elena. Parlaci,conoscetevi e state insieme.."disse
"Tu non capisci."dissi per poi chiudere la chiamata.
Dopo mezz'ora chiamò di nuovo,ma non risposi.
Andai in soggiorno e aspettavo lui.
"Ehi, sono le undici. Come mai qui?"chiese Don Graziano.
"Niente, si sta meglio qua."dissi sorridendo in modo finto.
"Vado a letto,mi devo svegliare presto domani." disse per poi darmi un bacio sulla fronte e se ne andò.

Erano le due di notte e ancora non arrivava, intanto il mio telefono era impazzito per tutte le chiamate e i messaggi di Elena.
Mi addormenti sul divano di fronte la porta.

{Tomas}
Mi ha chiamato Elena abbastanza preoccupata, ha detto che Jade piangeva disperatamente e che poi non ha risposto più alle chiamate e i messaggi. Poi mi ha detto che c'è un motivo grave e preoccupante, ecco perché non vuole stare con me.
Io sto in giro da sei ore, sono le due e mezza. Forse è meglio tornare a casa.
Me lo ha detto chiaramente che non siamo niente e non saremo mai niente.

Entrai in casa e la vidi stesa sul divano e dormiva.
Mi avvicinai a lei e le diedi un bacio.
Mi alzai e sentii qualcuno che mi prese la mano.
"Resta qui con me."disse aprendo gli occhi.
"Non siamo niente, ricordi?"dissi guardando in basso.
Si alzò e mi abbracciò.
"Non era vero."disse staccandosi e guardarmi negli occhi.
"Mi piaci tanto."disse con tono basso.
Sorrisi e la baciai.
"Anche tu mi piaci tanto piccola."dissi stringendola forte a me.
"Ma non possiamo stare insieme"disse staccandosi.
"Perché?"chiesi confuso.
"Parliamo domani..."disse sorridendo per poi andare in camera.
Mi sedetti sul divano e misi le mani tra i capelli.
"Cosa nascondi Jade?"pensai.

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