Capitolo 4

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Qui Armin é troppo pucci pucci...

Sono cambiato...punto...

Mai mi sarei immaginato di vivere in una casa dove si é commesso un suicidio.
L'ho visto...era lì...davanti a me...soffriva, piangeva ed io...non ho potuto fare niente.
Era così reale quel sogno.
L'ho visto con le lacrime...con quegli occhioni pieni di lacrime...esprimevano solo tristezza...tremava,forse per paura...forse era l'adrenalina...non so.
Poi quella parola...
Cosa mi vuoi dire Eren...come ti posso aiutare?

-Buongiorno signor Ackerman,il signor Smith la sta aspettando.-mi informa una ragazza sui 20anni con i capelli color carota.

Mi accompagna davanti una porta. La ragazza bussa chiedendo il permesso per entrare,mentre l'uomo all'interno pronuncia un semplice "Avanti!"

Entriamo in quell'ufficio, a mio parere esageratamente grande,al centro un uomo alto,con capelli biondi e occhi azzurri.
Ora che lo guardo bene questa faccia non mi é nuova...

-Signor Smith,il signor Ackerman é venuto per il colloquio di lavoro.

-Grazie signorina Ral, può andare.-la ragazza fa un inchino e lascia la stanza.

L'uomo davanti a me mi guarda per poi dire

-Ci si rivede,eh Levi?

-Sinceramente non avevo tutto questo piacere di rincontrarti Erwin...come avrai ben capito sono qui solo per cercare lavoro.

-Sempre il solito scorbutico. Abbiamo tutto il tempo per parlare di lavoro. Perché invece non mi racconti che cosa hai fatto in questi anni?

-Quello che ho fatto o non ho fatto non sono cose che ti riguardano.

-Calmati Levi, ricorda che eravamo amici una volta.

-Una volta Erwin...una volta sì che eri mio amico.-silenzio...in quella stanza regnava il silenzio.

Lo guardo con disprezzo,rimproverandomi mentalmente di aver frequentato certa gente.
Ma allora ero solo un bambini,non capivo cosa significava far soffrire gli altri, poi quando finalmente l'ho capito ho preso una strada diversa decidendo di aiutare chi era in difficoltà.

-Dai siediti.-mi dice lui indicandomi la sedia posta di fronte a se,mentre lui si va a sedere in quella dietro la scrivania.

-Fammi vedere la tua laurea.-io prendo dalla borsa a tracolla che mi sino portato la mia laurea e gliela porgo.
Lui la legge per poi fare una specie di ghigno.

-Allora ti sei laureato in psicologia.-mi dice sempre con quel ghigno stampato in faccia.

-Si,qualche problema?

-Nessuno.-dice porgendomi i fogli.

-Per trovarti lavoro posso metterci qualche mese, hai qualche preferenza? Scuola o robe varie?

-Qualunque posto va bene.

-OK allora,dammi i tuoi dati.-dice prendendo un foglio ed una penna.

(Ogni fatto,luogo o persona é puramente casuale XD)

-Dove sei nato?

-Nizza, in Francia.

-Data?

-25 dicembre.

-Genitori?

-Isabelle Caron e Pierre Ackerman.

-Fratelli o sorelle?

Destinazione Paradiso... (ERERI)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora