Anima tormentata...-Vivo a casa sua.-sgrana gli occhi.
-Davvero?-mi domanda incredulo.
-Si.-rispondo sicuro. Lui fa una faccia seria e malinconica,ma poi gli scappa un sorriso divertito.
-Non sei il primo ad abitare in quella casa,molti si sono trasferiti lì, non so perché...curiosità, ingenuità, prepotenza...non so...so solo che chiunque sia uscito da quella casa sia uscito pazzo. E da lì...beh...hanno cominciato a parlare..."Quella casa é maledetta"...dicevano.
Le voci correvano. Tutto il quartiere ha saputo della morte di Eren,forse é per questo che hanno cominciato ad abitarci...poi c'erano persone come te che non sapevano nemmeno dell'esistenza di Eren.-E adesso? Dove sono tutte queste persone?
-Naturalmente in manicomio.-risponde come se fosse la cosa più ovvia del mondo...in effetti lo é.
-Conosci qualcuno di loro?
-Si,conosco qualcuno,si chiama Erd. Lui é entrato apposta in quella casa...voleva sfidarlo.
-Il motivo?
-É uno dei motivi per cui Eren si é ucciso.-restiamo un po in silenzio,poi Armin ricomincia a parlare.
-Come mai abiti in quella casa?
-Mi sono trasferito per cercare lavoro, ma la casa l'ha scelta una che conosco io.
-E come mai non te ne sei ancora andato?
-Diciamo che questo caso mi incuriosisce. Gente finita in manicomio,un adolescente morto per un motivo misterioso,casa meledette...
-...un ragazzo che può portare Eren nella luce.-interrompe la mia frase con un sorriso dolce.
Io faccio un ghigno e gli rispondo freddo...-Mi dispiace,non sono un salvatore.-dico incrociando le braccia al petto.
-Chissà...della vita non si può sapere niente però... il fatto che non sei scappato e che vorresti sapere della morte di Eren...
-Questo non significa niente.-lo interrompo bruscamente. Lui mi guarda serio ma poi sorride.
-Sei molto autoritario Levi, però hai buon cuore.-si alza e mi porge la mano.
-Arrivederci Levi,mi ha fatto piacere conoscerti.-io mi alzo e ricambio la stretta di mano.
-Arrivederci Armin,anche per me é stato un piacere.-mi sorride.
Usciamo dal salotto e ci dirigiamo in cucina dove ci sono mia sorella con Jean.
-Io vado Mikasa.-dice il biondo.
-Di già, non vuoi restare un altro po?-gli domanda mia sorella.
-No davvero,magari un altro giorno, ora devo andare.-lo accompagnamo alla porta e lui ci concede con saluto cordiale.
-Mikasa, Jean...-si ferma e mi guarda e poi mi sorride-...signor Ackerman.-e se ne va.
Mia sorella sospira,come se avesse trattenuto il fiato per tutto il tempo.
Poi il suo sguardo diventa malinconico e senza guardarmi negli occhi mi rivolge la parola...-Allora? Cosa intendi fare?
-É ovvio no? Devo scoprire perché é morto Eren e quale é stato il suo passato.-rispondo ovvio con un sorrisetto stampato in faccia.
-Non finirà bene Levi.-mi dice con un'aria triste.
-Già, non si disturbano i morti.-si intromette Jean.
-Tranquilli,Eren non mi farà niente,ne sono certo.
-Come fai a dirlo? Come fai ad esserne sicuro,a non avere paura?-domanda mia sorella.
Nella sua voce si può percepire preoccupazione e paura.
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Destinazione Paradiso... (ERERI)
FanfictionStoria Ereri Tutti credono ai fantasmi,no?! D'altronde...tutti sanno,o possono immaginare,che c'è vita oltre la morte. Ma lui no...lui non credeva ai fantasmi. "Cose da stupidi" pensava. Ma avrà una prova...avrà la prova che esiste il Paradiso,ma...