Capitolo 13

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Ero a Vinovo e stavo scherzando con i ragazzi ma quando vidi Simone avvicinarsi feci finta di essere in ritardo per qualche appuntamento ed andai a casa.

Non volevo stare dove stava lui,non volevo nemmeno vederlo.

Solo sapere delle sua presenza nel mio stesso posto mi irritava sebbene mi eccitasse un pò.

Stavo ascoltando della musica,quella di Gemitaiz ovviamente,mio grande idolo musicale,quando suonò il campanello.

'Chi è?'chiesi.

'Simone'

Cazzo.

Non volevo aprire ma poi cedetti e lo lasciai entrare guardandolo divertita.

'Zaza'dissi guardandolo come per prenderlo in giro.

'Senti non mi rompere il cazzo e fammi parlare'esordì lui.

Risi ma eseguii i suoi ordini.

'Partendo dal fatto che non avresti mai dovuto farti Francesco mi scuso per le parole che ti ho detto qualche settimana fà'

'Oh grazie delle scuse Zaza,non dovevi davvero,ti sei proprio sprecato'dissi prendendolo in giro.

'Perché fai così?'domandò irritato.

'Perché so che se sei qui ti ha costretto Álvaro'incrociai le braccia sotto al seno visibilmente divertita dal suo comportamento.

'Senti dovresti ringraziare solo come sono venuto qua per te'

'Ah beh grazie allora'dissi per lasciar perdere.

Lui mi guardò male,completamente infastidito dal mio comportamento.

'Mi sembri una bambina ed io odio quando le persone si comportano così'sbottò

'Allora vattene no?'lo invitai.

Fece per andarsene restando in silenzio ma poi si girò verso di me venendomi incontro.

'Embè?'feci.

'Non posso andarmene adesso'inizió guardandomi in modo strano.

'Ah e perché?'domandai mostrandomi disinteressata.

'Perché?Davvero lo vuoi sapere?'

'Zaza che c'è?Parla e non rompere ancora che meno ti sento meglio è.Che vuoi?Na scopata forse?Sei in astinenza?'dissi il tutto con irrtazione mista a riso per prendermi gioco di lui.

Lui mi si avvicinò con gli occhi diversi,come se avesse davvero voglia di me e mi bloccò contro la parete prendendomi con una mano un fianco,con l'altra il viso.

'Ti amo,ecco che c'è'confessò baciandomi.

Io contraccambiai sbarrando gli occhi.

Davvero avevo sentito quelle parole uscire dalla sua bocca?

Lui,ragazzo menefreghista che pensava solo al sesso e alle cose materiali aveva appena confessato di amarmi.

'Smettila di fare sempre lo scemo e sii serio per una volta.Mi prendi pure in giro adesso?'dissi ridendo dopo essermi staccata da lui.

Lui mi guardò in modo strano.

'Ti amo Mari,davvero,non sono mai stato piú serio in vita mia,ti giuro'disse a quel punto.

Io lo credetti,sembrava sincero davvero.

A quel punto sbiancai e mi sedetti sul divano con la testa tra le mani ripercorrendo il film horror del mio passato.

Just Sex~Simone ZazaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora