Capitolo 20

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*Maria's pov*

'Finalmente fuori da quaaa!'urlai sorridendo e correndo verso la macchina di Alice dato che lei era venuta a prendermi.

Lei mi sorrise e piano piano ci facemmo stada in mezzo al traffico per raggiungere le nostre abitazioni.

'Grazie mille Ali,sei un'amica fantastica'le dissi scendendo dall'auto dopo averla stretta in un forte abbraccio.

'Di niente tesoro mio,adesso vai e riposati che ne hai davvero bisogno'

Ci sorrisimo,poi andai via ed entrai in casa.

Una volta dentro sorrisi felicissima per essere tornata a casa mia dopo una settimana circa e decisi di fare una doccia rilassante,ne avevo proprio bisogno.

Andai in camera e presi l'intimo e una tuta,poi entrai in bagno e aprì l'acqua calda.

Una volta sotto il getto dell'acqua mi sentii davvero bene,tutto lo stress non potevo fare a meno di pensare.

Era in momenti come quello che,infatti,pensavo maggiormente e il mio pensiero più grande era proprio Simone.

'Cazzo sono appena le undici e mezza del mattino e mi stò già tormentando così con il pensiero di Zaza'mi rimproverai mentalmente.

Passai un pó di tempo sotto l'acqua,poi mi asciugai i capelli e mi vestí prima di andarmi a stendere sul letto per riposarmi.

Mi sentivo davvero stanca,di tutto.

Verso l'una e dieci mi svegliai e cucinai un pó di pasta poi ricevetti una telefonata da parte di Álvaro.

'Hermanaaa'urlò lo spagnolo.

'Hermanooo sono a casa!'urlai di rimando.

'Me l'ha appena detto Alice,sono troppo felice per te tesoro!'mi comunicò.

'Sei un tesoro Álvaro,grazie mille'risposi sorridendo di gioia per la telefonata inaspettata da parte del mio migliore amico.

'Mari ti salutano tutti qui,gli sei mancata tantissimo'mi avvisò Álvaro.

'Sono troppo teneri!Metti il vivavoce'

'Fatto Mari puoi parlare ora vai,ti ascoltano'

'Ragazziii vi amo,guardate che tornerò presto a trovarvi e tornerò presto anche a lavorare ovviamente quindi se volete farvi dei tatuaggi e non l'avete fatto per la mia assenza sappiate che lunedì torno in studio.Un abbraccio fortissimo'dissi ridendo.

'Ma sbaglio o stare all'ospedale le ha fatto male?Cioè è piú dolce,prima non dimostava tutto questo affetto'scherzò Simone.

Tutti risero ed io feci finta di non sentirlo.

'Però lo fà solo perché dobbiamo andare da lei a tatuarci!'esclamò Paul.

'Paul ma fammi il piacere'dissi ridendo per le parole del francese.

Però se vieni non fai male'aggiunsi ridendo ancora.

Ovviamente tutti risero come sempre.

Erano troppo divertenti.

'Mariii sei un amore,come ti senti?'mi chiese Paulo dopo esserci calmati.

'Muy bien Paulito,gracias'risposi in spagnolo.

Paulo rise e con lui tutti gli altri,a ancora una volta.

Parlai con loro un sacco di tempo,tanto che non mi resi conto che passò più di mezz'ora.

'Ora ti abbandoniamo Mari che torniamo ad allenarci'mi comunicó Stefano ad un tratto.

'Va bene,ci vediamo presto ragazzi!'

Álvaro tolse il vivavoce e mi avvisò che sarebbe passato per un pó appena uscito dall'allenamento.

Infatti il pomeriggio verso le 17 ricevetti proprio la visita dello spagnolo.

Inutile ripeterlo,ma Álvaro per me era il top,non potevo chiedere di meglio.

Una volta che Álvaro andò via,però,decisi di uscire,ne avevo una voglia immensa.

Misi una giacchetta per ripararmi dal vento e uscì percorrendo delle stradine di quartiere.

Ad un tratto mi ritrovai fuori casa di Simone.

Quando la vidi mi vennero in mente tutte le volte che avevo fatto la ribelle assieme a lui e mi venne un forte desiderio di tornare a fare pazzie.

Guardai piú volte il campanello ferma sul marciapiede combattuta sul da farsi,ma alla fine decisi di andare via.

Andare da lui non avrebbe avuto alcun senso.

È vero,all'ospedale l'avevo trattato male e forse avrei dovuto scusarmi,ma per il momento non me la sentivo.

Volevo solo stare un po' tranquilla,passare del tempo sola,solo per capire cos'avrei potuto fare,come avrei dovuto comportarmi con Simone.

Qualcosa per lui lo provavo,era certo,ma dovevo riuscire a capire se per lui sarei stata disposta ad lasciarmi andare ad una normale relazione,una come quella di Álvaro e Alice.

Non sapevo se decidendo di farlo avrei retto a lungo o se avrei avuto paura e quindi avrei lasciato perdere Simone per andare in cerca di qualcun'altro.

Alla fine sapevo di poterci provare ma la paura di essere lasciata,abbandonata o magari di subire qualche violenza mi bloccava sempre.

Dovevo pensare,era l'unica cosa che avevo chiara in mente,rilassarmi e lasciare che il tempo facesse di me ciò che doveva.

Perché si,forse avrei avuto bisogno solo di tempo,altro tempo per capirlo.

Che fossero state settimane,mesi,anni,dovevo aspettare e potevo,per il resto avrei potuto allontanarmi da qualsiasi ragazzo che stava iniziando a piacermi e andare avanti come se niente fosse successo,come se tutto fosse normale.

Just Sex~Simone ZazaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora