Capitolo 19

265 17 2
                                    

*Qualche giorno dopo*

*Maria's pov*

Quando mi svegliai vidi una luce fioca nella stanza dove mi trovavo,stanza che identificai come quella di un ospedale qualche secondo dopo grazie alla sua disposizione.

'Ma che ci faccio qui?'pensai.

Cercai di alzarmi ma ebbi una fitta al cuore che me lo impedì.

Iniziai a preoccuparmi,cosa mu era successo?

Appena vidi un'infermiera fuori dalla mia stanza,la chiamai.

'Signorina!'disse lei sorpresa nel vedermi sveglia.

'Buongiorno,scusi potrebbe spiegarmi come mai mi trovo qui?'domandai agitata.

Se ero lí sicuramente mi era successo qualcosa di abbastanza serio.

'Ha fatto un brutto incidente in moto e abbiamo dovuto operarla al cuore'

'Cosa?'urlai stupefatta.

A quel punto mi spiegò ogni dettaglio dell'operazione e ogni parola che pronunciava mi faceva sempre più male.

Com'era possibile?Non ricordavo nulla dell'incidente nè quello che era successo prima.

'Come mai é stata necessaria l'operazione?Proprio al cuore poi'chiesi lacrimando per il dispiacere non avendo ancora capito il vero motivo dell'operazione.

'Signorina le abbiamo riscontrato un problema e operarla era l'unico modo per salvarla'rispose lei.

'Va bene grazie'dissi lasciandomi andare ad un pianto liberatorio.

E anche se non volevo,dovevo piangere per una volta,dovevo liberarmi da tutto il dolore che avevo accumulato negli anni e avevo sempre nascosto nel mio cuore diventato ormai di pietra.

*Narrator's pov*

'Signor Morata?Siamo dell'ospedale,la sua amica si è svegliata'comunicò l'infermiera che in precedenza aveva incontrato Maria allo spagnolo.

'Oddio!'urlò lui iniziando a correre all'impazzata per il corridoio.

Una volta davanti alla stanza dell'amica si fiondò all'interno e travolse Maria in un abbraccio spacca ossa.

'Álvarooo!'urlò la ragazza piangendo di gioia.

'Mi sei mancata tantissimo hermana.Venivo qui ogni giorno quasi ad ogni ora sperando che tu ti svegliassi e adesso finalmente eccoti qui'le confessò il numero 9 bianconero emozionatissimo.

'Aww grazie infinite Álva'lo abbracciò forte Maria commossa per le parole dell'amico.

'Ti voglio un bene immenso'gli disse stringendolo ancora di piú.

In seguito li raggiunse anche Alice che al rivedere l'amica pianse di gioia.

'Abbiamo pensato tutti al peggio qui,anche Simone'le comunicò lei ridendo.

'Simone?'chiese incredula Maria.

'Simone'le ripeté la veneziana.

'Eh si Mari,è pazzo di te'le disse Álvaro.

Maria arrossí.

'Davvero?'chiese ridendo per camuffare la gioia.

Sotto sotto,nel suo cuore aveva avvertito qualcosa di grande al sentire il nome dell'attaccante lucano.

'Che scemo!Crede di avere delle speranze con me?'disse poi.

Álvaro e Alice la fulminarono con gli occhi.

'Tesoro,a te ci tiene,davvero'la informò Alice.

Maria allora la smise e continuò a parlare con gli amici,ma di altro.

___

'Posso uscire allora?'chiese per la quinta volta.

'Oggi no,domani'continuò allora sillabando Álvaro.

'Uff qua è una noia!'esclamò Maria sbuffando.

Il telefono di Álvaro squillò e lui al vedere chi lo stesse telefonando guardò l'amica sorridendo.

'È Simone'rise.

'Cazzo ridi brò?Rispondi e basta'lo ammonì ridendo anche lei però.

Lui eseguì l'ordine e dopo un pó tornò dicendo alla ragazza che sarebbe dovuto andare via.

Fece un occhiolino ad Alice che capì perché il suo ragazzo volesse andare e lo seguì salutando la sua migliore amica per informarla che sarebbe tornata piú tardi.

'Che cazzo mi lasciate sola!Ma si andate pure a scopare che vi fà bene'urlò Maria accovacciandosi su un fianco.

Improvvisamente nella stanza entrò qualcuno.

Lei si girò pensando che fosse Álvaro tornato lì per lei ma si ritrovò davanti Simone.

In quel momento si stava per sentire male.

Aveva capito che in realtà qualcosa per Simone lo provava e che avrebbe potuto dargli un'opportunità lasciandosi alle spalle il passato,ma tutto ciò la faceva sentire debole e quindi decise di comportarsi come al solito con quel ragazzo perché in fondo in fondo tutto quello che sentiva l'infastidiva davvero.

'Ciao'le disse lui scrutandola bene.

'Ciao'rispose la ragazza visibilmente urtata.

Non che volesse mostrarsi in quel modo o che davvero non le avesse fatto piacere,ma i suoi sentimenti le impedivano di comportarsi bene con lui,voleva allontanarlo e quello era l'unico modo.

'Come stai?'

'Come vuoi che stia?Male no?Voglio tornare a casa e uscire da sto carcere'si lagnò lei.

'Domani potrai farlo'le disse lui.

'Domani,domani.Tutti co sto domani.Voglio andare via adesso'

'Non posso portarti via tesoro'si lasciò scappare Simone.

'Tesoro ci chiami qualcun altra e non ho chiesto a te di portarmi via da qua'

Quante menzogne in una sola frase;in realtà non aspettava altro ma non voleva dargli la soddisfazione per vedere come si comportava lui.

'Va bene,va bene ma calmati'si rattristò Simone.

'Ora devo andare,ciao'aggiunse deluso.

'Ciao'rispose lei fredda.

Mentre Simone usciva dalla stanza Maria pianse.

Perché doveva fare così se sapeva anche lei di tenere a lui?

Non capiva,c'era quella parte di lei che aveva sempre il sopravvento nonostante tutto.

Doveva rimediare al piú presto e non perdere l'unico ragazzo che ci teneva a lei,e forse davvero.

Just Sex~Simone ZazaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora