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Non ci mettiamo molto ad arrivare a casa di Emy.

"Mamma siamo a casa."grida Emily varcando la soglia.
Poi vedo una signora arrivare nella nostra direzione.
"Salve signora Williams." La saluto
"Ciao, Cara, tu devi essere Elena, Emy mi ha parlato molto di te."
Le sorrido, non sapendo cosa risponderle.
Assomiglia molto ad Emily tranne che per il colore degli occhi.
È una donna semplice e sempre sorridente.
Mi ricorda la mamma.

"Bene ragazze vi lascio. Emy hai bisogno di qualcosa? Io fra poco esco."
"No mamma."

"Ti va se facciamo un dolce per papà?" Poi si rivolge a me.
"Sì certo, sono una cuoca bravissima." Mi vanto.
"Perfetto. Chiedo a mamma se abbiamo tutto e poi iniziamo. Dammi queste, le porto su."

Prende le buste e sale le scale.
Mi aggiro un po' per il salone e vedo tantissime foto.
In tutte c'è Emily.
Una piccola Emily, Emily con i suoi genitori ed un bambino.
Ci sono tante foto con un bambino, che poi come Emily cresce, ma poi cessano.
E poi un uomo in divisa che sicuramente sarà suo padre.

Si sente la suoneria inconfondibile
dell'i-phone.
Controllo nella borsa per vedere se è il mio e vedo sullo schermo la chiamata da Liam.
"Ehi Liam."
"Lena dove sei?" Mi chiede
"Da Emy, perché?"
"Arriviamo."
"Come aspe.." Non riesco a concludere che già lui ha attaccato.

"Lenaa. ah sei qui. Andiamo."
"Mi ha chiamato Liam per chiedermi dove sono, e praticamente si sono auto invitati qui." Le dico mentre ci dirigiamo in cucina.
"Non preoccuparti non è un problema."

Oh sì che lo è. Se si fosse trattato solo di Liam ok ma c'è anche il coglione.
E poi avrei voluto passare il resto della giornata con la mia amica.

"Se lo dici tu." Le rispondo.
"Bene abbiamo tutto." Non riesce a concludere , si sente il campanello.
Drinn
La signora Williams:"Ragazze vado ioo."
"Mi raccomando ragazzi non distruggetemi la casa." Si sente poi.
Essendo migliori amici di Emily credo che lei li conosca bene.

"Ehi." Salutano
Emuily:"ehi"
Io:"Ciao" pochissimo entusiasmo.
"Quindi che si fa?" Ci chiedono i boys.

"Io e Lena due crostate per mio padre che ritornerà sta sera." Ci spiega Emily.
" Al lavoro. Voi state fermi lì, non vorremo mai che ci roviniate il lavoro."

"Ehii." Dice offeso Liam.
Scoppio a ridere ha fatto una faccia buffissima.
"Ci servono farina, lievito... " fa un elenco di cose che ci serviranno per 'l'opera."Marmellata di mirtilli e Nutella." Conclude.

"La farina e il lievito sono lassù." Mi indica."li prendi tu?"
"Si rispondo." Sarà un impresa arrivare lassù.

E d'altronde c'è anche Travis, non è la prima volta che faccio una figura del genere con lui.

"Nanetta hai bisogno d'aiuto?" Ed eccolo.
Come se mi avesse letto nel pensiero.
Io evito di rispondergli e con un saltello cerco di arrivare alla farina.
Ma il mio intento fallisce.
Mentre escogito un piano per arrivare alla farina, sento una presenza dietro di me.
Mi volto e vedo Travis, a pochi passi da me.
Allunga la mano e prende la farina sporgendosi completamente su di me.
Ecco doveva arrivare lui a mettermi in ridicolo.
So di non essere miss altezza ma mi da fastidio che lui me lo ripeta in ogni occasione.

Mi porge la farina.
Gliela prendo. E faccio per andarmene, ma nessuna via di uscita.
Lui rispetto a me è un gigante.
Ha le spalle larghissime, ed è altissimo.
-sei tu quella bassa-.
Non mi fa passare. Che stronzo.

È vicinissimo e mi è impossibile quasi muovermi.
I miei occhi si posano sulle sue labbra.
Sono cosi carnose e rosee.
Istintivamente mi mordo le labbra, non l'avessi mai fatto.
Poi alzo lo sguardo e allo stesso tempo lo fa anche lui.
Il mio battito cardiaco sembra rallentare.
Mi guarda dritto negli occhi.
Vederli così da vicino fanno un altro effetto.
Sono così profondi da perderti dentro.

"Mi fai passare?" Dico poi distogliendo lo sguardo e quasi spingendolo.
"Come si dice? Nanetta." Lo fa apposta,
fa tutto apposta.
Lo sottolinea per infastidirmi.
Uffa.

"Dai Travis." Gli dico.
Ma lui non sembra scomodarsi.
Così mi viene un idea brillante.
Apro il pacco della farina.
Lui mi guarda confuso, ma non si allontana.
Prendo fra l'indice e il pollice un po' di farina e glielo soffio addosso.
"Ma che fai?"
Ti sei messo con la persona sbagliata.

Elena 1
Travis 0

Lui si scosta leggermente per pulirsi la maglietta dalla farina ed io ne approfitto per scappare.
Ma lui se ne accorge."dove credi di andare?" Mi domanda afferrandomi per la vita.
Mi porta vicino a lui. Al suo tocco il mio corpo va in tilt.
Dei brividi mi percuotono per tutto il corpo.
Improvvisamente mi irrigidisco e lui sembra accorgersene perché sorride maliziosamente.
Lo odio.

Cerco in tutti i modi di scostarmi ma le sue braccia non me lo permettono.
I nostri sguardi si incontrano è come se si completassero a vicenda, come se si legassero, come se ci fosse qualcosa che li tiene uniti.
Ha degli occhi bellissimi, li sento posarsi su di me e questo mi mette in un imbarazzo assoluto.
Odio quando la gente mi fissa ma con lui era diverso, mi guardava dritto dritto, voleva arrivare dritto al cuore e i miei occhi glielo permettevano.
Cosa che non era mai successa con nessuno.
Sono sempre stati d'aiuto a nascondere tutto invece ora davanti ai suoi occhi si sciolgono e mostrano tutto.
Lui ovviamente ne approfitta.
Stronzo. Stronzo. Stronzo.

"Piccioncini faremo tardi." Scherza Emily.
Ovviamente lei e Liam erano lì ad assistere a quella scena, come fosse uno spettacolo.

"Se il coglione mi molla, forse potrei aiutarti." Le rispondo, sfidando Travis.
Mentre Emily e Liam ridono.

Fortunatamente mi molla senza fare storie.
Fra una chiacchiera e un'altra, fra uno sguardo e l'altro, riuscivamo a finire.
Puliamo tutto e mettiamo le stoviglie a lavarsi.

Le due crostate sono in forno e ci tocca solamente aspettare.
Mentre siamo seduti ad aspettare che le crostate si finiscano di cuocere, noto parecchie volte Travis che mi guarda.
Delle volte ha uno sguardo tranquillo altre invece sembra cambiare umore.
Io davvero non lo capisco.

Si sente la porta dell'entrata aprirsi.
Saranno arrivati i genitori di Emily.

"Papààà." Esulta Emily, quasi mi commuovo alla vista di lei così felice.
Riabbracciare suo padre dopo così tanto tempo.
Strano detto da me, visto che la mia reazione non è stata uguale alla sua ma d'altronde sono due cose completamente diverse.
"Travis, Liam siete cresciuti parecchio dall'ultima volta che mi ho visto." Dice il signor Williams.
"Sì signore, anche lei la vedo in forma." Dice Travis.
Sembra tutta un'altra persona davanti alla gente più grande.
"Papà ti presento Lena. Lena lui è mio padre."
"È un piacere conoscerla." Rispondo.

"Noi andiamo." Dico rivolgendomi ad Emily e i suoi genitori, mentre i ragazzi mi guardano perplessi, ovviamente avevo preso da sola l'iniziativa.
"Aspetta, il vestito, vado a prenderlo." Emy è in procinto di salire le scale ma io la fermo.
"Non preoccuparti, non mi serve, lo prenderò un altro giorno." La rassicuro.

Dopo aver salutato il padre di Emily, prendo i ragazzi a braccetto e andiamo via.
Nonostante loro ci abbiamo detto di rimanere non sembrava il caso.
Avevano bisogno di stare un po' soli.
Emily e sua madre dovevano recuperare i momenti passati senza il padre e non era giusto che noi ci mettessimo in mezzo.

Eravamo diretti verso casa e ovviamente Travis era con noi.
Poteva mai mancare?

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