18.

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Camminiamo per più di mezz'ora.
Lui riusciva a tenere il passo nonostante barcollasse di qua e di là.
Nessuno di noi parlò per tutto il tragitto.
Ed io non potevo far altro che godere di quel momento.
Le macchine cessavano di affollare le strade.
Si sentiva il silenzio notturno, un silenzio piacevole che vorresti sentire sempre.

Svoltiamo finalmente sulla strada rettilinea che ci avrebbe condotti fino a casa.

"Aspetta." All'improvviso si ferma." Voglio scendere in spiaggia."
"Travis è tardi." Rispondo. "Torneremo domani, ora andiamo a dormire." Cerco di convincerlo.
Ma lui sembra non ascoltarmi.
In quel momento sembrava un bambino viziato." Voglio andare in spiaggia. E se tu non vieni ci vado solo." Dice mettendo gli broncio.
Sul mio volto comparve un sorriso. Era così buffo.

Si staccò da me e attraversò la strada per scendere in spiaggia.
Nonostante la stanchezza che mi portavo dietro non avrei potuto lascialo solo così lo seguii.
"Trav, aspetta." Lo raggiungo
Mi prende nuovamente per la mano ed entrambi scendiamo in spiaggia.

Essendo a piedi nudi sento direttamente il contatto con la sabbia.
La sabbia fredda ma allo stesso tempo piacevole.
Era come se mi massaggiasse i piedi doloranti.
Era fresca, morbida, qualcosa di eccezionale.
Un esperienza che almeno una volta nella vita si deve provare.

Camminiamo un po' per la spiaggia poi Travis si stacca da me e si siede a terra.
Mi chiede di fare lo stesso ed io acconsento.
Un po' perché prima avremmo finito prima saremmo tornati a casa e un po' perché adoravo ammirare la luna riflettersi nell'acqua del mare.

Passammo un po' di tempo seduti.
Io mi ero totalmente incantata nell'ammirare quella meraviglia.

Improvvisamente sento un peso, che preme sul petto e su un braccio.
Vedo Travis completamente su di me.
Come se fossi la cosa più comoda del mondo.
"Come sei comoda." Dice seri sognante.
"Hai un buon profumo.Se fosse possibile dormirei sempre così."
Aveva la testa completamente sul mio seno.
In quel istante mi sentii parecchio in imbarazzo.
Stava esagerando.
Una vampata di calore si era nuovamente impossessata di me.
"Travis, andiamo è tardi." Cerco di farmi forza per sollevarlo.
Questa volta non fallisco perché lui mi asseconda.

"Shh, fai piano stanno dormendo." Mi raccomando con lui.
Non disse una parola.

Saliamo lentamente le scale, o meglio salgo trascinandolo con me.

Fortunatamente arriviamo al piano di sopra senza fare alcun rumore strano.

Andiamo in camera di Liam, lo avrei fatto dormire lì, era il minimo.

"Siediti qui, ti do qualcosa da mettere." Gli dico indicandogli il letto.
Poi vado verso l'armadio.
"Non voglio rimanere qui, solo." Dice.
Ma che gli prende?
Fa ancora quella voce da bambino indifeso.
"Ho paura." Aggiunge.
Mi volto per vedere la sua faccia.
Era serio e aveva anche messo il broncio.
Sorrisi nuovamente davanti a quella scena.
Presi una canottiera ed un paio di pantaloni e glieli porgo.
"Riesci a cambiarti?"
"No, ho bisogno d'aiuto." Eccolo qui lo stronzo.

Cerco prima di toglierli la giacca.
Fatto.

"Alza le mani!" gli dico e lui non se lo fa ripetere una seconda volta.
Predo la maglietta per i bordi inferiori e gliela sfilò.
Poi gli faccio indossare la canottiera.
"Adesso prendi questi e toglierti quei jeans."
Dico porgendoglieli e voltandomi.

"Ecco fatto mammina."
Mammina?
Ma questo è fuso.

"Bene ora mettiti a letto." Gli ordino.
Lui se ne stava seduto sul bordo del letto.
"No." Rispose.
"Come vuoi, io vado a dormire."
Poi volto per andarmene.
Cercai di chiuderla ma lui me lo impedisce.
"Fammi dormire con te, non voglio rimanere solo. It verrà da me e mi prenderà con se."
Non capivo il perché del suo comportamento.
Ma cessai di pensarci ancora e diedi tutta la colpa all'alcool.
"Ti prego." Mi supplica ancora.

"E va bene."
Poi entrambi attraversammo il corridoio, direzione camera di Lena.

Entriamo piano cercando sempre di non far rumore.
Nonostante la stanza degli adulti fosse dall'altro lato della casa non avrei mai voluto che sentissero qualcosa.

"Ecco adesso vai a dormire."
Mi sembrava di parlare realmente con un bambino.
Faceva gli occhiolini dolci come se fosse felice.
Si mise a letto con naturalezza, ed io lo coprii con il piumoncino.

Poi cercai di andare in bagno.
Mi fu impossibile.
"Dove vai?"chiese."non lasciarmi solo."
Ma che problemi ha?
Deve solo dormire.
"Travis dormi, è tardi, non vado da nessuna parte." Cercai di rassicurarlo come si fa per un bambino.
"Va bene." Rispose.
Chiuse gli occhi ed io proseguii per andare in bagno.

Chiudo la porta con cautela, sembrava già essersi addormentato non avrei mai voluto svegliarlo.
Mi avrebbe fatto passare le pene dell'inferno.
Sospirai scacciando quel pensiero.

Mi strucco e successivamente entro nel box doccia.
Apro l'acqua regolandola affinché non fosse né troppo fredda né troppo calda.
Insomma giusta.

Quando l'acqua fu di mio gradimento mi sistemai sotto il getto.
Passo un po' di tempo a rilassarmi a contatto con l'acqua.
Finito di lavare i capelli mi insapono il corpo.
Il mio bagnoschiuma preferito.
Vaniglia.
A quel profumo non potevo fare altro che pensare a Travis.
Al suo profumo così accogliente.
Sa di casa.
Sa di me.
Massaggiai leggermente le spalle e scesi delicatamente lungo i fianchi.
A quel tocco immaginai le mani di Travis su di essi.

Ma che sono impazzita.
Da quando ero entrata in doccia no facevo che pensare al suo profumo, al suo sapore di fragola e menta, al suo tocco.

Distolgo tutti i pensieri e mi sciacquo.
Avvolgo il corpo in un asciugamano e poi vado a sistemare il viso.
Metto un po di crema idratante e mi lavo i denti.

Finito tutto esco dal bagno ancora con i capelli bagnati. Si sarebbero asciugati soli, in quel momento avevo troppo sonno per sistemarli, poi sono lisci e fini in un battere d'occhio si sarebbero asciugati.
Esco in asciugamano consapevole di chi c'è nella stanza ma d'altronde si è addormentato.
Corro subito nella cabina armadio dove indosso l'intimo ed un pigiama.

Dopodiché ritorno da Travis.

Occupava solamente una parte del letto, ma in quel momento avrei voluto che quest'ultimo fosse più grande.
Una piazza e mezza è abbastanza grande per una sola persona  ma non per due.
-ammeno che quelle due persone non vogliano stare a stretto contatto.-
Esatto ma io non ci tengo.
Precisai, per essere chiara con me stessa.

Mi sistemo nel lato opposto lontana da Travis.
Mi volto dal lato di Travis.

È la fine.
Sembra un angioletto quando dorme.
Fosse anche da sveglio così.
Lo avrei già sposato.

Okay non esageriamo.

Il suo petto si alza lentamente.
Adoro quel movimento.
Il suo respiro è regolare.
Ed ha un sorriso stampato in faccia.
Chissà che starà sognando?

Decido di voltarmi dall'altro lato perché altrimenti non sarei riuscita a dormire.
Avrei preferito mille volte guardarlo dormire piuttosto che chiudere occhio.
-finalmente ammetti qualcosa. Abbiamo fatto progressi signorina.-
Oh ma smettila.
Mi giro nel letto cercando una posizione comoda e lontana dal suo corpo.

Finalmente riesco a trovarla ma qualcosa illumina la stanza.
Il mio cellulare.
Da Emily:"dove sei? Noi siamo al parcheggio, ti stiamo aspettando."
A Emily:"sono già a casa, non preoccuparti. Travis è con me non cercatelo."

Detto ciò chiudo il cellulare e torno fra le coperte calde.

In poco tempo riesco ad addormentarmi.

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