15.

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Travis

"Ma Lena che fine ha fatto?" Chiesi a Emily.
Eravamo tutti in mensa e lei mancava, strano non salterebbe mai il pranzo.
"È andata a posare dei libri, dovrebbe essere già qua.." Non fa in tempo a finire che la confusione che prima si era creata in mensa svanisce.
Tutti si girano verso l'entrata centrale, non capendo cosa stavano guardando decisi di vedere chi ci fosse.

Era Lena.
Con James.
Aspetta perché è con James?
In quel momento in me stava succedendo qualcosa, avevo un istinto omicida.
James si allontanò da lei e lei venne da noi.

La guardavo, ero incazzato, ma non capisco perché.

-gelosia?-
Non dire cazzate.

I miei occhi si posavano su di lei e lei sembrava accorgersene.
Non facevo altro che fissarla e lei si sentiva in soggezione ma non incontrò mai il mio sguardo.

Iniziarono a parlare di qualcosa ma non capivo bene cosa dicevano.
Sentivo pronunciare James, carino, armadietto, non porta tutte in mensa.
Serrai i pugni quando lei per una stupida cosa che riguardava quel coglione arrossì.
Continuavo a guardarla.
La vidi per un momento girarsi a guardare James e poi riconcentrarsi sul suo cibo.
La vidi sorridere, un sorriso che sicuramente era per lui.

Mi alzai sbattendo contro il tavolo e a pugni chiusi uscii dalla mensa.
Non sapevo dove sarei andato, che avrei fatto, il perché della mia reazione.
Infondo a me che mi interessa se sorride o arrossisce per lui.

Andai in bagno, poggiai le mani sul lavandino e mi guardai allo specchio.

Che mi stava succedendo?
Perché mi comportavo così?
Mi ero ripromesso che nessuno avrebbe dovuto deluderla, e James probabilmente per come era fatto l'avrebbe delusa.
Non potevo permetterglielo.
Ma d'altronde anche io l'avrei delusa se fossi stato troppo vicino a lei.
Ma starle lontano mi era impossibile.

Come sta mattina, quando l'ho vista in quella pozzanghera con quella faccia buffa non riuscivo a trattenere le risate, ma poi vedendola tremare dal freddo mi sono preoccupato. Ho pensato che sarebbe stata male, così mi era venuta l'idea di andare a casa e farla cambiare.

Quando l'ho vista sull'auto tutto bagnata, infreddolita, ho visto come una bambina che aveva bisogno di coccole e di calore.

Poi adesso la vedo con quel coglione.
Che dal suo tavolo non faceva altro che squadrarla.
Mi maledico di averla fatta vestire così.
Quei jeans le stavano maledettamente bene.
Quello ne approfitta.

Ripensai e ripensai ancora a cosa succedeva, perché mi sentivo tanto di proteggerla, perché volevo a tutti i costi starle vicino, perché volevo che arrossisse solo per me.

In bagno poi si sentirono delle voci ma inizialmente ero troppo occupato per sentirle.

Mi voltai e vidi James con alcuni suoi amici.
Mi avvicinai a lui:"dobbiamo parlare." Dissi con voce ferma. Lui non se lo fece ripetere due volte e mi segui fuori.

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