Enrique era seduto nel suo studio leggendo e rileggendo il ricorso da presentare per la riapertura del caso Spina.
Il suo staff aveva lavorato davvero bene e senza sosta, e avevano trovato tutti quei vizi di forma per chiedere la riapertura del caso.
Il medico legale spagnolo aveva palesemente mentito, e dichiarato il falso. Le indagini erano state frettolose e svolte male, evidentemente non c'era davvero interesse a dare giustizia a quella povera ragazza.Leggendo le indagine svolte su Ramon da Agustin, anche se erano ancora all'inizio nel senso che il ragazzo era stato per circa 3 settimane negli states per allenarsi, emergeva chiaramente che Ramon era un ragazzo assolutamente montato, e sregolato in tutto quello che faceva.
Dopo queste 3 settimane di allenamenti era rientrato a Madrid ed aveva ricominciato a frequentare feste, occasioni mondane e ad uscire con gli amici con i quali spesso è volentieri esagerava con l'alcol.
Cambiava ragazza ogni sera e non si allenava praticamente mai.
Viveva in perfetta simbiosi con il suo manager e non frequentava gli altri atleti spagnoli della nazionale di nuoto, anzi sembrava che addirittura non volesse averne nulla a che fare.Quello che si chiedeva Enrique era come mai un coglioncello del genere fosse tenuto tanto in considerazione dalla stampa e dall'opinione pubblica.
E si chiedeva cosa sarebbe successo se si fosse riaperto il processo. Come avrebbe reagito?
Perché il ragazzo era anche un attaccabrighe patentato, non disdegnava risse o situazioni pericolose, ed ogni volta non si sa bene come ne usciva pulito.
Enrique aveva capito perfettamente che non sarebbe stato facile metterlo sotto pressione, perché comunque era evidente che si sentiva un intoccabile.I genitori di Claudia lo aveva descritto con una personalità 'instabile'.
Nel periodo in cui lo avevano ospitato a casa loro passava da momenti di estrema socievolezza a momenti di chiusura totale, dove era anche nervoso.
Dei momenti sembrava il ragazzo più estroverso e dolce del mondo, con mille attenzioni verso Claudio e in altri cercava di rimanere solo e se provavano a parlargli neanche gli rispondeva, tenendo lontana anche Claudia.Quello che Enrique aspettava come un bicchiere d'acqua nel deserto erano i dischi di backup sui quali stava lavorando José Manuel. Era convinto che li avrebbe trovato qualcosa di interessante.
Doveva esserci per forza qualcosa di compromettente che riguardava Ramon o il suo manager e allenatore.Si alzò dai suoi fogli e si sistemò sulla poltrona accendendosi una sigaretta, non sapeva dove l'avrebbe portato quel caso così intricato e difficile, ma sapeva che non sì sarebbe fermato, quella ragazza meritava giustizia e la meritavano anche i genitori.
Il telefono squillò'avvocato...'
'dimmi Mariana'
'cè una telefonata per lei'
'ah e passamela'
'avvocato...io non so...'
'chi è?'
'ehm è Rodrigo Perez...da parte dello studio De Gadillo...'Enrique rimase un attimo in silenzio, si chiese da quanto non parlava con Rodrigo. Si aspettava quella telefonata, era certo che l'avrebbe ricevuta,ma la domanda vera era solo una...si sentiva pronto?
'avvocato che faccio? Dico che è impegnato?'
'no Mariana...passamelo'
'bene avvocato'Aspettò qualche secondo in linea fino a che non sentì la voce di Rodrigo
'kikito come stai?'
'ciao Rodrigo bene grazie'
'né sono felice'
'non servono i convenevoli, vai al punto'
'ehi ehi quanto siamo nervosi, sto chiamando in pace'
'sono assolutamente pacifico'
'sei sempre stato una persona pacifica'
'dimmi'
'abbiamo ricevuto la tua citazione in tribubale lo sai?'
'bene, da quel che so dovreste averla ricevuta un paio di giorni fa'
'si si, ma sai siamo molto impegnati in questo momento, e sai una cosa del genere la si può risolvere in modo extragiudiziale non credi?'
'si, se la persona citata è ragionevole si può fare'
'oh kikito, lo sai che la ragione è sempre del più forte'
'oh Rodrigo la ragione è di chi è nel giusto e non di chi è più forte'
'come siamo filosofici, sarà merito della tua giovane e bella compagna? Ah devo farti i complimenti è davvero una..'
'fermati non dire altro, non sono cose che ti riguardano'
'scusa, siamo diventati suscettibili'
'allora vai al punto, quando vuoi tentare questa conciliazione extragiudiziale?'
'se ne può parlare da amici il prossimo giovedì, senza coinvolgere Rafael e Laura non credi?'
'no, non credo sia possibile'
'ufff...la fai difficile'
'vi aspetto il prossimo giovedì alle 17'
'ah dobbiamo venire noi?'
'mi sembra il minimo visto la situazione'
'lo comunicherò a Rafael e ti darò conferma domani'
'puoi lasciar detto alla mia segretaria grazie'
'come preferisci, però ti do un consiglio, abbassa le penne amico mio o in tribunale vi mangiamo'
'tutto da vedere Rodrigo'
'come sei sicuro di te. Sarà merito della super bambola con cui giochi al dottore?'
'buona giornata Rafael'C
osì dicendo chiuse il telefono e spezzò la matita che aveva in mano, sentiva la rabbia crescere in lui.
Era a dir poco furioso, il tono di Rodrigo, il tono sprezzante di chi si crede di essere superiore a tutto e tutti gli ricordava suo padre.
Sarebbe stata la concilizione più difficile della sua vita, doveva prepararsi e doveva preparare sua madre.
Era quasi l'ora di pranzo, si conosceva sapeva che non sarebbe più riuscito a concludere niete.
Si ricordò che Giulia il venerdì usciva alle 13:30, si infilò la giacca, comunicò a Mariana dell'incontro di giovedì prossimo ed uscì.Erano le 12:30, passò davanti a una gioielleria in calle Goya, e ripensò al fatto che aveva che aveva chiesto a Valeria di sposarlo e lei aveva accettato, ma poi gli eventi, tra cui l'arrivo di sua madre a casa l'avevano frastornato non poco, ma vedendo quella gioielleria decise che era il momento di rendere ufficile la cosa.
Quasi inchiodò, entrò un pò titubante'buongiorno signore posso esserle utile?'
'ehm si...avrei bisogno di un anello'
'che genere di anello?'
'è per la donna che voglio sposare'
'ah per prima cosa congratulazioni!'
'grazie'
'aveva un idea? Un budget?'
'nessuna idea, nessun budget'
'va bene mi segua, preferisce vedere prima i più preziosi che abbiamo o cominciamo da quelli di fascia media'
'i migliori'
'benissimo, eccoli'La signora aprì una piccola cassaforte e tirò fuori un astuccio di velluto, l'aprì mostrando una ventina di anelli.
Enrique era confuso, ed indeciso'posso darle un consiglio?'
'sì con piacere'
'chiuda gli occhi, pensi alla sua futura moglie e poi scelga, il primo che le piacerà sarà quello giusto per lei'
'va bene'Enrique chiuse gli occhi, e pensò alla prima volta che l'aveva vista all'aereoporto, al battito del suo cuore che era improvvisamente accelerato senza alcuna ragione apparente, aprì gli occhi, guardò gli anelli
'prendo questo'
Indicò un anello in platino con diamante, era quello più luminoso
'questo?'
'si'
'è un anello in platino di Damiani con il diamante lavorato da Leo Cut...è il più prezioso che abbiamo'
'va benissimo, mi faccia un pacchetto'
'sì signore...vuole un incisione dentro?'
'si...'
'bene però sarà pronto per il pomeriggio va bene?'
'si'
'cosa ci scriviamo'
'grazie del tuo amore'
'la sua futura moglie è una donna fortunata e non per il valore dell'anello'
'penso di essere io quello fortunato'P
agò e corse verso la scuola di Giulia, non era ancora riuscito ad andarla a prendere una volta e voleva farle una sorpresa, avvisò Valeria che però già era a scuola per prendere i ticket per il pranzo. L'avrebbe aspettato davanti all'ingresso, aveva bisogno di abbracciarla, la rabbia che sentiva dentro non era passata era viva più che mai, ed era viva da anni, non era stata la telefonata di Rodrigo, o meglio non era stata solo quella ed Enrique lo sapeva bene.
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Buttati In Un Sogno
RomanceNon bisogna mai perdere la capacità di sognare anche quando la notte ha il cielo nero ricordate sempre che dietro le nuvole ci sono miliardi di stelle e in quel mare sterminato di piccole luci c'è ne è una tutta nostra che ci indica la strada . Enri...