CAPITOLO 7

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Dopo essermi preparata per andare alla festa di compleanno di Matthew,il quale si è rivelato essere molto simpatico durante il corso di questa settimana, scendo le scale, e aspetto che arrivi Nash a prendermi.
"Addy,perché così elegante stasera?"chiede mio padre sbucando dal nulla.
"Vado ad una festa con Nash, puoi fidarti di me. Sai che non bevo e non faccio sciocchezze. " dico rassicurandolo.
" Ok,mi raccomando però. Stai attenta."dice con fare protettivo.
Qualcuno bussa alla porta, e quando vado ad aprire, vedo che è Nash.
Dopo mezz'ora di macchina, ci fermiamo difronte ad una villa enorme dalla quale proviene un rumore assordante e un forte odore di alcool che mi manda in subbuglio lo stomaco.
Attraversiamo l'enorme giardino,passando attraverso due gruppi di persone, uno a destra e uno a sinistra, fino a quando entriamo dentro, rischiando di essere schiacciati da un ammasso di persone che ballano appiccicate tra di loro.
"Addy,cerca Matthew , io vado un attimo in bagno. "mi parla Nash sopra la musica.
"Ok. " annuisco.
Mentre mi dirigo verso il giardino sul retro, mi viene sete e quindi cambio direzione, andando verso il lungo tavolo disteso lungo la parete destra. Con mia sorpresa trovo solo degli alcolici, quindi decido di andare alla ricerca della cucina per vedere se c'è dell'acqua,e per mia fortuna la trovo e ne verso un'po in un bicchiere,lasciandolo mezzo pieno , perché non si sa mai, magari in giardino mi verrà sete.
Camminando in mezzo a corpi sudati e puzzolenti, ovviamente, essendo sfortunata vado a sbattere contro la schiena di qualcuno, rovesciandogli addosso la poca acqua che mi è rimasta. "Fantastico, brava Addy!"dico tra me e me. Appena questa persona si volta verso di me scopro che non è semplicemente qualcuno, ma è quel qualcuno.
" Guarda dove vai la prossima volta!"dice riducendo i suoi occhi marroni  in due fessure.
"Scusa."dico sperando che mi abbia sentita per evitare di ripeterlo un'altra volta,e visto che mi oltrepassa vado in giardino, dove vedo Matthew intento a parlare con una ragazza.
"Ciao Matt,auguri di buon compleanno!"lo saluto.
"Grazie. Sei qui da sola? "mi chiede.
"No , sono venuta con Nash. Credo che arriverà a momenti perché è andato in bagno. "spiego.
Il resto della serata procede bene tra qualche bicchiere di troppo, balli e chiacchierate con Nash e Matt,e per mia fortuna senza rovesciare niente addosso a nessuno, e senza incrociare quel tipo, Cameron credo si chiami..adesso non ricordo bene anche se Nash me lo ha detto poco tempo fa quando gli ho detto dello spiacevole incidente di poche ore fa.
"Nash ,vado a prendere una boccata d'aria."dico pensando che devo chiamare mio padre.
"Ok."risponde biascicando, visto tutte le cose strane che ha ingerito.
Nel giardino anteriore non c'è quasi più nessuno, perciò decido di sedermi sul muretto e chiamo mio padre.
"Addy dove sei? Ti rendi conto che sono le due di notte? "chiede assonnato.
"Si,lo s..s..sso."rispondo biascicando.
"Addy, per caso hai bevuto? Perché se è così sono molto molto arrabbiato."sbuffa.
"Si,e allloraaa?"dico seccata decidendo di riattaccare.
Finalmente trovo un'po di svago dopo essere arrivati qui , e mio padre si arrabbia. Perché non posso bere se voglio? Credo di averne tutto il diritto essendo maggiorenne.
Una volta rientrata in casa torno da Nash e da gli altri per l'ora della torta,la quale si dimostra essere molto buona.
Dopo un paio di altri bicchieri ,aver fatto di nuovo gli auguri a Matt e averlo ringraziato, io e Nash  ci incamminiamo verso la macchina, ma una volta entrati Nash si rende conto di essere troppo ubriaco per guidare e io lo stesso,e con questo esce dalla macchina senza dire una parola e si inoltra nuovamente dentro alla villa dalla quale esce qualche minuto dopo seguito da Cameron ,facendomi così venire voglia di vomitare tutto l'alcool che ho ingerito  nella sua bellissima BMW nuova di zecca.
Però mi chiedo, per quale motivo Cameron  è alle sue spalle?
La risposta mi viene data quando il ragazzo dagli occhi color nocciola  si siede al posto di guida,che si trova alla mia sinistra . Nash  invece è seduto dietro di me, così decido di sedermi al suo fianco, scendendo dall'auto e aprendo lo sportello posteriore.
"Guarda che non ti mangiavo mica. " dice il moro rivolgendosi alla sottoscritta solo perché si è spostata vicino al suo migliore amico.
Fantastico,adesso parlo di me stessa in terza persona! Ecco perché non bevo mai l'alcool,perché comincio a ragionare come se avessi 2 anni.
"Volevo s..s..soltanto starrre vicino al miio migliore amiccco. Qualche problema?"biascico.
"Assolutamente no."risponde.
Per il resto del viaggio nessuno apre bocca e finalmente dopo una lunga mezz'ora arriviamo sotto casa mia,perciò saluto Nash e mi incammino verso la porta senza badare a ringraziare Cameron  per il passaggio.
Quando mi avvicino alla porta scopro di aver lasciato le chiavi nello zaino, e non volendo svegliare mio padre decido di farmi una camminata, tanto mancano solo due ore e mezza alle sette,tanto vale restare sveglia ormai,tanto domani è domenica perciò potrò stare a letto tutto il tempo che voglio.
Quando sputa il sole riemergo dai miei pensieri e mi accorgo che sono le sei meno cinque, così mi incammino nuovamente verso casa.
A pochi metri di distanza da casa mi accorgo di una persona seduta sul muretto , e più mi avvicino e più mi sembra di conoscere la persona in questione, infatti appena mi ritrovo a pochi passi da lui, riconosco Cameron,il quale alza lo sguardo dalle sue mani concentrandolo così su di me.
"Che ci fai a casa mia?"chiedo seccata dalla sua presenza.
"In realtà sono soltanto seduto sul muretto, non mi trovo in casa tua."dice enfatizzando la preposizione in,e facendomi arrabbiare anche di più.
"Comunque che vuoi?"
"Volevo restituirti la giacca .L'avevi dimenticata nella mia macchina."dice. "Come nella tua macchina, non è la macchina di Lucas?"chiedo sorpresa.
"No è solo mia. " dice serio.
"Ok,grazie per la giacca. "dico stappandogliela di mano e dirigendomi verso la porta con l'intenzione di bussare.
"Non credi di dimenticare qualcosa? "
chiede con un mezzo sorriso sulle labbra.
"E cosa avrei dimenticato? "chiedo.
"Queste."dice sollevando in aria le chiavi di casa mia. E io che credevo di averle lasciate nello zaino.
"Ce le avevi tu quindi! "cerco di strappargliele di mano, ma lui le solleva sopra alla testa impedendomi di prenderele.
"Si. Credi di volerle riavere? "
"Tu che pensi? "dico sottolineando l'ovvio.
"Allora credo che tu mi debba delle scuse per avermi bagnato la maglia ieri sera. "
"Scusa . Adesso me le ridai?"chiedo sforzandomi di arrivare a prenderle da sola.
"Tieni."dice buttandole sul prato,così mi chino a prenderle e quando mi rialzo mi ritrovo a due centimetri dalla faccia di Cameron , il quale guarda le mie labbra molto intensamente,poi però si volta dall'altra parte e mi lascia lì in mezzo al prato come una scema,salutandomi con un semplice 'ciao',mentre io comincio a pensare a quanto avevo sperato che mi baciasse.

YOU ARE MY SAFETY (Cameron Dallas )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora