CAPITOLO 10

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Una volta a casa mi precipito in camera mia e mi butto sul mio comodo letto,quando ricevo un messaggio dal solito sconosciuto che dice :

Stalker :Sai che sei la ragazza più bella dell'universo?
Io: Aww...,grazie. Però io non posso dire lo stesso di te visto che non ti conosco ,o meglio ti conosco però non so chi tu sia.
Stalker : Lo scoprirai presto.
Io: Quanto presto? Al termine della scuola?
Stalker : Sì, più o meno.
Io: Dici sul serio? Davvero? Io stavo scherzando. Non direi che 5 mesi sono presto.

Ora come ora, sono più che sicura che questo qui mi stia tendendo una stupida trappola. Comunque voglio vedere come andrà a finire.

Stalker : Lo so. Però questo è l'unico modo per conoscerci meglio, e chissà, forze al termine di questi cinque lunghi mesi potremmo addirittura essere una coppia.
Io: Wowowo...non correre troppo. Poi di modi per conoscerci ce ne sono molti altri, ad esempio andare a fare una passeggiata, a mangiare un gelato. Insomma, passare del tempo insieme.
Stalker : Ma noi stiamo passando del tempo insieme e poi volevo conoscerti in un modo originale, non mi andava di fare le solite cose che fanno tutte le persone.
Io: Ok come vuoi tu...
Stalker : Che ne dici se per conoscerci meglio in questi giorni facessimo un gioco? Io credo che quello più adatto sia il gioco delle 20 domande. Tu ne farai venti a me , invece io te ne farò solo una il giorno in cui ti rivelerò la mia identità. Ci stai?
Io: Sì,ci sto.
Stalker : Allora che il gioco abbia inizio.

Una settimana dopo.

"Papà, dai sbrigati! "
È sabato mattina e oggi deve arrivare Philip, perciò sto cercando di sistemare la casa prima del suo arrivo,però mio padre continua a dormire e quindi non ho nessuno che mi possa aiutare.
" Ecco adesso arri.."viene interrotto dal campanello che suona. Fantastico cavolo! Philip è arrivato e io non ho ancora combinato un bel niente.
"Philip, quanto mi sei mancato! "gli salto subito addosso appena apro la porta, quasi rischiando di farci cadere entrambi.
"Anche tu,davvero tanto."mi bacia.
"Dai entra dentro così ti faccio vedere la tua camera."dico chiudendo la porta e portando Philip al piano di sopra.
"Caspita che casa! Tuo padre ha proprio buon gusto. Ah, quasi dimenticavo, devo ancora salutarlo."dice.
"Certo,adesso facciamogli uno scherzo. "
Dopo che Philip si è nascosto io chiamo mio padre e gli dico:"Papà, corri c'è un ladro in casa muoviti! Aiuto!"
Quando pronuncio queste parole mio padre spunta un cucina con solo in asciugamano adosso e i capelli tutti gocciolanti,con una mazza da baseball in mano e urla:" Dove? " e a quel punto spunta Philip da dietro il frigorifero, spaventando così mio padre e facendo crepare me dalle risate.
Dopo aver tranqullizato mio padre io e Philip decidiamo di andare a fare una passeggiata in centro, in fondo New York è grande,chissà quante cose ci saranno da visitare. Proprio per questo decido di chiedere a Nash di accompagnarci per non rischiare di perderci.

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"Wow!!!!"è tutto quello che  Philip è riuscito a dire una volta tornati a casa. In effetti, New York è proprio uno sballo, è piena di negozi di vestiti adatti per  passare interi pomeriggi a fare shopping con un'amica.  Adesso che ci penso, credo proprio di dovermi trovare un'amica femmina . Potrei chiedere a Sierra di accompagnarmi a fare un'po di compere, perché da quel che ho visto è proprio simpatica e ha anche gusto in fatto di vestiti.
Appena mi giro Philip mi afferra per la vita e  comincia a baciarmi come non aveva mai fatto.Ci dirigiamo verso il letto e io mi metto a cavalcioni su di lui e gli sfilo la maglia mentre lui fa lo stesso con me. Pochi minuti dopo ci ritroviamo solo in biancheria intima e proprio quando sono sul punto di rimanere senza niente addosso  la notifica di un cellulare, probabilmente il mio,ci interrompe. Infatti come volevasi dimostrare apro  il telefono leggendo un numero sconosciuto, però non del solito sconosciuto, perché lui è registrato come 'stalker' mentre questo fa vedere solo un numero. Incuriosita apro il messaggio e vedendolo quasi non casco dal letto per la rabbia che ho in corpo.

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