Mi sveglio a causa del forte profumo di caffè. Mi giro qualche volta nel letto per poi notare l'assenza di Luke. Apro gli occhi ed è davanti a me, fermo all'inpiedi con una tazza di caffè in mano. Certo, fa un po'di paura, ma apprezzo il pensiero. «Buongiorno...» bofonchio io, sorseggiando il caffè. Alle mie parole seguono quelle di Luke «Aspetta! Non ho messo lo zucchero!». Lo guardo interrogativamente per poi ricordargli «Io lo bevo amaro», ridendo un po'. Luke mi propone «Tu. Io. Luna-park. Stasera.». «LUNA-PARK?! SIIII!» urlo io come una bambina piccola. Non sono mai stata al luna park ed è il sogno della bambina che c'è ancora in me. «Ma prima.. Dammi un bacio!». «Perché dovrei darti un bacio?» chiedo io. «Perché.. Ehm... Forse perché sei la mia fidanzata?». A quelle parole il cuore mi si ferma per un attimo. 3 secondi di silenzio e poi mi lancio su di lui, facendolo cadere. Adesso siamo qui, io che lo bacio e lui a terra, forse rimasto un po' stupito dalla mia reazione. Lui si stacca, alzandosi, per poi riabbracciarmi e baciarmi, dondolandoci sul posto. «Mh, spiegami a cosa devo tutto ciò» chiede lui. «Non saprei... Forse perché sei il mio fidanzato?» imito le sue parole. Finisco di bere il mio caffè per poi lavare la tazza. «Io amo il teatro!» confesso. Continuo dicendo «Mio fratello fa teatro. Stare dietro le quinte, l'ansia prima dello spettacolo. La percepisco tutte le volte che accompagnavo Billy (mio fratello) alle prove teatrali». Si avvicina a me, promettendomi «Quando torneremo a casa, ti giuro faremo teatro insieme». «Quando torneremo a casa ci ammazzeranno!» lo correggo. »... E poi andremo a teatro». «Facciamo un gioco!« propongo io. Lui mi fa cenno di proseguire. «Io dico una lettera e tu devi trovare una parola che inizia con questa. Ok?». «Okay» risponde. «Mh.. L!» ordino e lui mi risponde di scatto «Licantropo». «Lettera.. V!». «Vaso!». «Ora la M». «Vediamo.. Mela» dice lui. «Ora E». «Elizabeth!». Rido entrando nella doccia. «Quando ti dico io me la passi l'asciugamano?» chiedo io e lui annuisce. L'acqua è fresca. Mi ricorda tanto l'acqua di casa mia, che non è mai tiepida, neanche in inverno. Mi sciacquo bene, insistendo nei capelli che sono ancora colmi di sabbia. Appena finisco urlo «Luke la tovaglia?!». Lui arriva di corsa, sembrandomi spaventato. Apre la tendina dicendo «Ti avvolgo io!». «Luke ma che problemi hai?! Chiudi subito!» gli ordino, ma a lui non sembra importare la situazione: Deve per forza mettermi quell'asciugamano! Gli faccio segno di sbrigarsi e lui me la butta addosso. Uscendo dalla doccia gli do un pugno sulla spalla e gli dico «Tu sei pazzo!». Lui ride, bofonchiando qualcosa che non voglio sapere. Per pranzo volevo preparare un insalata, visto che la sera al luna park ci saranno gli hot-dog e gli American hamburgers. E così faccio: Mentre Luke apparecchia, io condisco l'insalata con del tonno, pomodori, lattuga, mais, olio e aceto. Solo quando ci sediamo a tavola e cominciamo a mangiare, Luke mi ricorda che ho ancora l'asciugamano addosso. «Comunque buona quest'insalata» nota lui. «Dai non è nulla di speciale» nego io. «Invece è speciale!». Gli lancio un chicco di mais, cercando di centrare in pieno il naso, ma dato la mia mira scadente, gli prendo l'orecchio. «Bella mira» mi prende in giro lui, mentre io cerco di non dargli corda ignorandolo. Finito di mangiare, sparecchiamo. Ci riposiamo un po'aspettando che si facciano le 5pm. Dopo un po'è arrivato il momento di prepararci per andare al Luna park. Arriviamo là, davanti alle elevatissime montagne russe e agli spericolati go-kart che si scontrano fra di loro. Paghiamo il biglietto ed entriamo. I volti della gente sono indescrivibili: Divertiti, spaventati, terrorizzati, sorpresi. E poi ci siamo io e Luke, che non so quale espressione abbiamo! «Iniziamo dalle montagne russe?» chiede. Io esito un po' ma poi concordo con Lui. Ci dirigiamo a destinazione: Davanti abbiamo un cartello con su scritto :"Montagne Russe [+14]". Sono un po' impaurita, ma Luke mi tiene la mano, il che rende tutto più piacevole. Ci fanno sedere, noi siamo il 3a fila, insieme a moltissime altre persone. Ci fanno aspettare qualche secondo e poi azionano il tutto. Per ora sento solo tensione e paura. Adesso stiamo iniziando a salire, il che mi fa pensare che dopo ci sarà una discesa paurosissima. «Luke ho paur... AAAAAAAAAAAA». Mi sento mancare per qualche secondo, per poi subito dopo ricominciare con qualche giravolta. Il tutto dura pochi secondi, ma sono stati i secondi più paurosi della mia vita. «Cavolo è stato mitico!» esclama, mentre io lo fisso con le pupille dilatate per la paura. Luke mi obbliga a fare altri tipi di montagne russe: Una piena di curve che ti faceva vomitare, e un'altra tutta in discesa, ma nessuna di queste è stata come la prima. Poi facciamo anche altri giochi: La casa dell'orrore che mi ha letteralmente fatto venire film mentali su cosa ci sia sotto al mio letto o sotto le scale di notte, poi il go-kart e un gioco ad acqua con i gommoni, almeno quest'ultimo è stato divertentissimo. Adesso stiamo per prendere qualche panino. «Cosa vuole messo?» chiede a Luke il ragazzo dall'altra parte del camioncino. «Insalata, wurstel, patatine... Mh.. Ketchup e maionese» conclude. Un panino molto leggero! «E lei signorina?» mi chiede poco dopo. «Insalata, cotoletta e funghi» rispondo. Anche il mio un panino molto salutare!. Ci sediamo in un rialzo. Luke morde una buona parte del suo panino, per poi voler assaggiare il mio, nuovamente in un grande morso. «Dopo aver urlato in quel modo, ci voleva un panino» noto. Lui ride, poggiando la sua testa sulle mie gambe. «Non avevo mai fatto un esperienza del genere» gli dico. «Neanche io» risponde. Dopo altri giochi, all'1am decidiamo di ritornare al camper. «Tu hai sonno?» mi chiede. «Non tanto. Ma un po'si. Perché, tu non hai sonno?» rispondo io, ricambiando la domanda. «Si, ho sonno». Neanche il tempo di dire quelle parole che cala in un sonno profondo. Penso che ad un tratto abbia russato pure. Dato le circostanze, decido di mettermi a dormire anch' io. Domani è un altro giorno.
|Spazio autrice|
Heilà! Grazie a tutti per i Like, non sapete quanto mi rendiate felice! Anyway, vi è piaciuto il capitolo? Se sì,come sempre, lasciate una stellina gialla. Presto scriverò altre storie, quindi se volete restare aggiornati, cliccate il tasto "Segui" del mio profilo. Con questo, ho detto tutto. Buona lettura!!
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Ti andrebbe di vivere?
Teen FictionElizabeth, una ragazza che frequenta il quarto anno di college, desidera tanto un avventura ed è in cerca di se stessa. La vita che fa non le piace, vedere continuamente le stesse persone la delude e ha un ragazzo che non le da abbastanza attenzioni...