Mi sveglio di scatto. Luke è davanti a me, come ieri. «Elizabeth, dobbiamo tornare a casa». Cosa? Cosa gli prende? «No ti prego, a casa no!» mi riappoggio sul cuscino, coprendomi la faccia con esso. «Forza!» ribadisce lui. Non capisco proprio cosa gli stia prendendo. «Elizabeth! Elizabeth! Elizabeth..».
«Elizabeth!! Svegliati». Aspetta, ma questa non è la voce di Luke. L'aria cambia. Il letto cambia. Apro gli occhi, respirando affannosamente. «Elizabeth, devo andare a lavoro, muoviti». È mia madre. Se ne va, chiudendosi la porta alle spalle. Mi ci vuole un po' per svegliarmi del tutto e riprendermi. Resto seduta a pensare. Nessun viaggio. Nessuna avventura. Era tutto un sogno. Mi alzo veloce, scendendo le scale rumorosamente. «Mamma aspetta!» urlo. «Cosa c'è, Elizabeth?!» dice con tono stufo e seccato. «Sono stata sempre qua?» le chiedo. «E dove saresti dovuta andare?» chiede confusa. «Io ho viaggiato all'insaputa di voi, con Luke. Siamo andati a mare, alle feste, un orso ci ha seguiti, siamo andati in Messico e infine al Luna-Park!» insisto. Lei mi prende per i polsi, sistemandosi la borsa e dicendomi «Ora ascolta: Appena torno mi racconti del sogno che hai fatto, ok? Ora sono in ritardo. A dopo tesoro» conclude, lasciandomi un bacio in fronte. Non mi può pace. Non è potuto accadere tutto così. Ho passato i giorni più belli della mia vita. C'è un solo modo per capire se è accaduto davvero. L'ultimo giorno di scuola è stato il 15. Quindi se ho viaggiato veramente oggi dovrebbe essere il 23. «Billy che giorno è oggi?!» urlo e lui dall'altra parte della camera risponde «Mi pare 16». No. Non è possibile. Mi accascio sul divano, esausta. Tutto ciò è accaduto nella mia mente. Non ho vissuto niente di tutto ciò, non ho mai fatto un bagno, non ho mai visitato il Museo. Non ho alloggiato in un albergo e non sono mai stata inseguita da un orso. Non ho mai conosciuto Sam e non sono mai stata in Messico, nè al Luna-Park. Non ho ancora realizzato. Mi tocco i capelli per vedere se ho sabbia, controllo i miei vestiti, apro il cellulare per vedere se ho tolto la scheda. Ma niente. Rassegnati, Elizabeth. Era tutto un sogno. Delusa, mi dirigo al piano di sopra, dove cerco di riaddormentarmi per continuare il sogno, ma non ci riesco. Resto sdraiata, a fissare la parete, con qualche lacrima agli occhi. Poi penso che devo ancora andare a comprare la frutta, e se non lo faccio mia mamma mi metterà in punizione. Mi lavo e mi vesto. Prima di uscire da casa vado a controllare Billy. «Hey Billy, facciamo un gioco?» propongo, e lui annuisce contento. «Io dico una lettera, e tu devi dire una parola che inizia con questa. Lettera L» lui continua dicendo «Limone!. «Ora lettera V e M». «Volpe e maglietta» dice lui. «E adesso lettera E» dicco infine. «Mh... Elizabeth!». «Cosa?» chiedo. «Elizabeth!» ripete. Per poco non mi metto a piangere. Decido di uscire. Tutto sembra strano. Anche il negozio di frutta qui all'angolo non è più lo stesso dopo quel sogno. Entrando aspetti in fila. Noto un manifesto con su scritto: "California: Orso insegue due persone". «Signorina? Signorina?!». La sua voce rimbomba nelle mie orecchie. «Oh, scusi... Un kilo di pesche per favore». È tutto così strano... Prendo il sacchetto con la frutta e vado via. Per strada un ragazzo urla «Hey Sam, vieni?!». Non smetto di pensare a quel sogno, proprio non ci riesco. Camminando camminando, sono quasi arrivata a casa. Sento correre dietro di me. I passi si fanno sempre più vicini. Mi volto. «Ti andrebbe di vivere?».
|Spazio Autrice|
Okay okay, vi starete facendo un sacco di domande e probabilmente vorreste anche uccidermi, ma questo era il finale più appropriato. Vi spiego: Ho raccontato la storia immedesimandomi in Elizabeth. Io non ho mai viaggiato, a casa faccio sempre le stesse cose e l'unica cosa che posso fare è sognare ciò che voglio che accada, come ha fatto Elizabeth. Adesso lascio alla vostra fantasia interpretare il finale della storia: È stato veramente Luke a pronunciare quelle parole? Elizabeth è una sensitiva ed ha sognato tutto ciò che stava per accadere? Presto scriverò una nuova storia, quindi tenetevi aggiornati seguendo il mio profilo. Grazie a tutti!
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Ti andrebbe di vivere?
Teen FictionElizabeth, una ragazza che frequenta il quarto anno di college, desidera tanto un avventura ed è in cerca di se stessa. La vita che fa non le piace, vedere continuamente le stesse persone la delude e ha un ragazzo che non le da abbastanza attenzioni...