Capitolo 22

229 24 7
                                    

Ilaria

Ricambio il saluto del mister alzando la mano e sorridendo, sposto lo sguardo a destra e vedo Paulo avvicinarsi a lui. Non so se non si è accorto di me o se ha fatto finta di non vedermi, fatto sta che i nostri sguardi non si sono incrociati.

"Hey ma c'è Ila!" sento gridare.
Mi giro e vedo Rachele e Ludovica venirmi incontro e poi sedersi vicino a me. Le saluto mentre l'allenamento dei ragazzi è già iniziato.
"Guarda Alvarooooo" grida Ludovica tirando gomitate a Rachele.
Sposto lo sguardo su Morata che ci sta guardando. O meglio, sta guardando Rachele. Sono sempre più confusa e dispiaciuta per ciò che sto facendo a Paulo. La mia compagna di squadra, seduta fra me e Ludovica, gli manda un bacio volante e vorrei troppo spingerla giù dagli spalti.
L'allenamento continua: finiti gli esercizi di stretching è il momento dei vari tiri, rigori e punizoni.
Paulo non è concentrato, ha la testa da un'altra parte e dopo tre tiri completamente sbagliati e fuori misura il mister se ne accorge.
Non ho idea di cosa gli abbia detto, ma dallo sguardo basso di Paulo e dall'espressione di Allegri si capisce che di certo non gli ha fatto i complimenti.
"Oh ma cos'ha Paulo?" esclama Ludovica
"Boh" rispondo continuando a guardarlo
"Tutto questo freddo gli avrà congelato il cervello, é sempre distratto ultimamente non ci siamo proprio" dice Rachele ridendo
"Ma saranno un po' cazzi suoi?" dico con un tono di voce forse troppo alto
"Ma calmati scherzavo!" risponde Rachele facendomi segno con le mani di tranquillizzarmi.
Non riesco a sopportarla quando fa così, in più è sempre attaccata ad Alvaro.
Infatti lo sta guardando e cerca di attirare la sua attenzione alzandosi in piedi e sbracciando. Non so se alla fine si siano fidanzati ma sono più che sicura che ad Alvaro non piace, si vede chiaramente dai comportamenti che ha quando sono insieme: sembra quasi che gli dia fastidio.
Finisce l'allenamento e anche durante la partitella Paulo ha sbagliato moltissimi dribbling, tiri e punizoni: non è da lui, non l'ho mai visto così.
Mi alzo dagli spalti, saluto le ragazze e vado verso casa. Non aspetto Paulo, anche se vorrei. Non voglio forzarlo o obbligarlo, non voglio metterlo in imbarazzo o fargli del male più di quanto gliene abbia già fatto.

Aspettavo solo te||Alvaro e PauloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora